Relazione sulla colorazione della fiamma

Materie:Appunti
Categoria:Fisica
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Data:12.01.2001
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Testo

TITOLO DELL’ESPERIENZA: riconoscimento delle sostanze alla fiamma.
SCOPO DELL’ESPERIENZA: imparare a riconoscere i vari gas attraverso la colorazione della fiamma.
MATERIALI UTILIZZATI:
- anse di platino;
- provetta con acido cloridrico;
- becco Bunsen;
- litio cloruro;
- clorato di bario;
- cloruro di sodio;
- nitrato di stronzio;
- solfato di rame.
DESCRIZIONE OPERATIVA: avendo a disposizione una o più anse di platino, bastoncelli di vetro con un filo di platino, e un certo numero di sostanze chimiche, l’esperimento è stato effettuato in base alle seguenti modalità: l’ansa di platino è stata intinta all’interno di una delle sostanze chimiche (quelle utilizzate sono state il litio cloruro, il clorato di bario, il cloruro di sodio, il nitrato di stronzio e il solfato di rame), effettuato ciò è stata posta sul fuoco di un becco bunsen, del quale si è prima accertato il colore azzurro della fiamma. Ponendo l’ansa di platino a contatto con il fuoco, la fiamma ha assunto così diverse colorazioni a causa dell’utilizzo delle differenti sostanze. È stata effettuata questa operazione più volte, con i vari composti chimici, badando che prima di utilizzarla, l’ansa venisse bagnata nell’acido cloridrico, tanto per pulirla quanto per far si che le sostanze vi si attaccassero più facilmente.
TABELLA:

sostanza chimica
colorazione della fiamma
litio cloruro
rosso fucsia
clorato di bario
verde chiaro
cloruro di sodio
giallo
nitrato di stronzio
rosso di siena
solfato di rame
verde smeraldo
OSSERVAZIONI E CONCLUSIONI: dai dati riportati sulla tabella possiamo osservare che in base alla sostanza che è a contatto con il fuoco, lo stesso può assumere una colorazione differente. Da ciò è possibile osservare che ogni sostanza chimica reagisce alla fiamma, a causa della sua composizione, in modo differente, emettendo, quindi, gas diversamente colorati. Dai colori emessi è possibile osservare le sostanze chimiche corrispondenti.


TITOLO DELL’ESPERIENZA: riconoscimento delle sostanze alla fiamma.
SCOPO DELL’ESPERIENZA: imparare a riconoscere i vari gas attraverso la colorazione della fiamma.
MATERIALI UTILIZZATI:
- anse di platino;
- provetta con acido cloridrico;
- becco Bunsen;
- litio cloruro;
- clorato di bario;
- cloruro di sodio;
- nitrato di stronzio;
- solfato di rame.
DESCRIZIONE OPERATIVA: avendo a disposizione una o più anse di platino, bastoncelli di vetro con un filo di platino, e un certo numero di sostanze chimiche, l’esperimento è stato effettuato in base alle seguenti modalità: l’ansa di platino è stata intinta all’interno di una delle sostanze chimiche (quelle utilizzate sono state il litio cloruro, il clorato di bario, il cloruro di sodio, il nitrato di stronzio e il solfato di rame), effettuato ciò è stata posta sul fuoco di un becco bunsen, del quale si è prima accertato il colore azzurro della fiamma. Ponendo l’ansa di platino a contatto con il fuoco, la fiamma ha assunto così diverse colorazioni a causa dell’utilizzo delle differenti sostanze. È stata effettuata questa operazione più volte, con i vari composti chimici, badando che prima di utilizzarla, l’ansa venisse bagnata nell’acido cloridrico, tanto per pulirla quanto per far si che le sostanze vi si attaccassero più facilmente.
TABELLA:

sostanza chimica
colorazione della fiamma
litio cloruro
rosso fucsia
clorato di bario
verde chiaro
cloruro di sodio
giallo
nitrato di stronzio
rosso di siena
solfato di rame
verde smeraldo
OSSERVAZIONI E CONCLUSIONI: dai dati riportati sulla tabella possiamo osservare che in base alla sostanza che è a contatto con il fuoco, lo stesso può assumere una colorazione differente. Da ciò è possibile osservare che ogni sostanza chimica reagisce alla fiamma, a causa della sua composizione, in modo differente, emettendo, quindi, gas diversamente colorati. Dai colori emessi è possibile osservare le sostanze chimiche corrispondenti.

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