Il programma del Neopositivismo di una demarcazione tra asserti significanti e non significanti è tuttavia scartato da Karl Raimund Popper (1902 – 1994). Egli sostiene infatti che le teorie della scienza sono sistemi ipotetico-deduttivi: sono cioè ipotesi o congetture (per tanto fallibili) da cui far derivare conseguenze da sottoporre al vaglio dell’esp
Filosofia
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Il resoconto di quel processo e le considerazioni che lo concludevano furono pubblicate sulla rivista e poi riunite nel1963 nel libro "La banalità del male" (Eichmann a Gerusalemme).In questo libro la Arendt analizza i modi in cui la facoltà di pensare può evitare le azioni malvagie. La banalità del male ha accentuato la relazione fra la facoltà di pen
Quando si parla del divino, di dio, si parla d’assoluto e d’immortalità e quindi il singolo, volendo essere immortale, vorrà essere divino, dio mostrando così orgoglio e presunzione.
Il divino però è anche ciò che è autosufficiente, l’individuo non può quindi considerarsi divino perché non possiede questa caratteristica, egli non basta a se stesso
I Titani per la loro empietà sono colpiti dalla folgore di Zeus e dalle loro ceneri si forma il genere umano, nel quale perciò si trovano riuniti i due elementi, il bene e il male, il titanico e il dionisiaco, fusi insieme fin da quando i Titani divorarono il corpo divino di Zagreo3. Tutta la disciplina orfica consiste appunto nella liberazione dell’ele
Proprio in questo sta il vertice dell’erica plotiniana: nell’ “unificazione” o nell’ “estasi” ossia nella capacità di spogliarsi di tutto, di ogni alterità e di congiungersi con l’Uno.
Tale itinerario è detto anche via del “ritorno” o della “conversione”, in quanto porta l’uomo alle origini del suo essere. Le vie del ritorno all Assoluto sono moltep
Queste ricerche, e il dibattito che ne è conseguito sono molto importanti per la comprensione del pensiero aristotelico, che può apparirci in una luce diversa da quella in cui è stato vissuto per circa due millenni nella storia della filosofia occidentale; ci sembra quindi giusto darne conto, anche se in maniera sommaria.
1 ARISTOTELE E PLATONE
Immanuel Kant alla fine del ‘700 disse: “L’illuminismo è l’uscita dell’uomo dallo stadio di minorità che egli deve imputare a se stesso. Minorità è l’incapacità di avvalersi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a se stesso è questa minorità, se la causa di essa non dipende da difetto di intelligenza, ma dalla mancanza di decisio
Opere
La maggior parte delle opere sono a carattere filosofico; alcune di queste furono raccolte in dodici libri sotto il nome di Dialoghi non sotto forma dialogica, ma secondo la tradizione del dialogo filosofico (Platone) su questioni etiche e psicologiche:
1.Ad Lucilium de providentia; 2. Ad serenum de Constantia Sapientis; £-5. d Novatum de
Secondo Hegel l’uomo assorbito dall’oggetto che contempla non può essere richiamato a sé se non da un desiderio. È il desiderio che spinge l’uomo a distogliere l’attenzione dall’oggetto e a focalizzarla su sé stesso, spingendolo a dire ‘io…’
È nel desiderio che l’uomo scopre sé stesso e diventa cosciente di sé stesso, si rivela a sé e agli altri com