Trattato sulla tolleranza

Materie:Scheda libro
Categoria:Filosofia
Download:1412
Data:23.03.2009
Numero di pagine:3
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
trattato-tolleranza_1.zip (Dimensione: 8.21 Kb)
trucheck.it_trattato-sulla-tolleranza.doc     31 Kb
readme.txt     59 Bytes


Testo

TRATTATO SULLA TOLLERANZA
di Voltaire

Il Trattato sulla Tolleranza di Voltaire è un’opera di polemica civile e politica, con una forte vena malinconica, poetica.
Tema dominante è la tolleranza, che è “ una conseguenza necessaria della nostra condizione umana.(…) ed è questa la prima legge naturale: il principio a fondamento di tutti i diritti umani.”
Il libro si apre con la vicenda di Jean Calas, un pastore protestante ugonotto che viveva con la moglie e quattro figli in Francia.
Il figlio maggiore, nonostante aveva studiato legge, a causa della sua religione non riusciva a trovare lavoro, così decide di convertirsi. La sera prima del battesimo però,il fratello con un amico trovano il ragazzo impiccato alla trave della cantina. Il padre, Jean Calas, impedisce ai presenti di rivelare che il figlio si è suicidato perché a quell’epoca i suicidi venivano denudati, messi a faccia in giù e trascinati per le strade. Jean Calas in realtà voleva risparmiare al figlio tale umiliazione, ma facendo ciò si iniziò a diffondere la voce che era stato lui stesso ad uccidere il figlio perché non era d’accordo con la conversione del figlio. Il pastore ugonotto fu quindi condannato a morte per ruota.
Voltaire è contrario alla decisione presa dai giudici(quella di condannare Jean Calas a morte) perché le prove che loro hanno considerato sono state date dai fanatici delle autorità religiose. Voltaire argomenta dicendo che un padre ucciderebbe un figlio solo se fosse un fanatico religioso, ma dato che Calas non lo era, di conseguenza era innocente. Continua inoltre dicendo che la società, che si definisce civile, uccide spinta dal fanatismo religioso, per fare una cosa grata a Dio e per liberare la terra dal male, ma facendo ciò hanno creato l’inferno sulla terra.
Inoltre dice che l’intolleranza non ha mai provocato guerre civili, mentre L’intolleranza non ha fatto altro che ricoprire le terre di massacri e porta come esempio le colonie inglesi nel nuovo mondo che proprio grazie alla tolleranza hanno fondato una società pacifica.
Nessun popolo antico aveva ostacolato la libertà di religiosa, neanche i Greci, che tolleravano gli Epicurei che negavano l’esistenza dell’anima e la provvidenza. Anche se un’eccezione c’è: Socrate.
Ed i Greci non erano i soli, anche i Romani erano molto tolleranti, infatti fecero della tolleranza la legge più sacra del diritto delle genti.
Abbiamo poi una forte polemica contro i Cattolici che, col crocifisso e la Bibbia in mano hanno distrutto città, sparso sangue e acceso roghi, con una domanda, quand’è che si applicheranno i giusti principi dell’umanità?. Descrivendo l’assurdità dell’intolleranza religiosa scrive che se perseguitare coloro che non la pensano come noi fosse cosa giusta, allora colui che ha ucciso, e ha fatto uccidere più eretici è il più gran santo del paradiso.
La libertà di credo è quindi l’unica via per fondare una società che non sia immersa nel sangue e che fondi la propria giustizia nella religione del più forte.
Abbiamo poi un esame dell’intolleranza negli Ebrei che accettarono il culto di tutti; anche se molti re ebrei si assassinarono non lo fecero per fede, ma per il loro interesse. Inoltre anche se si esamina il vangelo ci si accorge che sono pochi i passi in cui si conclude che l’intolleranza e la costrizione sono legittime: le parole di Gesù predicano solo pazienza e dolcezza. È proprio Lui che per primo perdona i peccatori, quindi se volgiamo assomigliare a Gesù Cristo, bisogna essere martiri e non carnefici. Questo è il messaggio costante in tutta l’opera di Voltaire.
Troviamo però anche alcuni casi in cui è lecito essere intolleranti: il governo deve punire gli errori degli uomini, ossia i delitti che turbano la società dal momento che ispirano il fanatismo. Di conseguenza tutti gli uomini per meritare la tolleranza non devono essere fanatici.
Verso la fine Voltaire affronta il tema della superstizione dicendo che essa è lecita se non è in presenza di una religione, perché nel caso contrario essa è inutile ed anche pericolosa, soprattutto quando spinge ad odiare il prossimo per le sue opinioni. Molto significativa anche la preghiera che Voltaire rivolge a Dio in cui si augura che tutti gli uomini, un giorno, possono ricordarsi che sono fratelli.
Conclude dicendo che è molto crudele perseguitare coloro che hanno idee diverse da noi e pronunziare la loro dannazione eterna. Non spetta a noi uomini prevenire i giudizi del Creatore e poiché Dio perdona, anche gli uomini devono perdonare.
1

Esempio



  


  1. renzo bolognesi

    sto cercando documenti sulla tolleranza per esame università

  2. docrenzo

    sto cercando documenti sulla tolleranza