Thomas Hobbes

Materie:Appunti
Categoria:Filosofia

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Testo

Hobbes

VITA
Famoso per il pensiero politico. Nasce nel 1588, si definisce il figlio della paura (per l’arrivo degli spagnoli)muore nel 1679, 10 anni prima della Gloriosa Rivoluzione. Famiglia piccolo- borghese, studi umanistici a cui è molto interessato. Và a Oxford e si laurea, avversione per la filosofia scolastica. Precettore di Lord Cavedish, frequenta gli ambienti culturali giusti. Ama la letteratura antica (Tucidide, Euclide). Durante la rivoluzione resta legato al Partito. Scrive il De Corpore (natura), il De nomine (uomo) e il De cive (politica), ma in realtà pubblica per primo l’ultimo. “Elementi di legge politica” → filo monarchico, nel De cive tratta la teoria dello stato → mentre per Aristotele la natura umana è quella sociale, per lui la natura dell’uomo è autosociale, Homo hominis lupus. Sarà più chiaro nel Leviatano (metafora dello stato)→ assolutismo ( poter in un’unica mano, separazione dei poteri) è scritto in inglese e traduce in inglese il De cive. Nel ’51 torna e si schiera con Cromwell perché combatteva il disordine. Lui combatte il Parlamento perchè il guaio è che ci sono troppi protagonisti che vogliono dire la loro → caos. Per lui la Chiesa deve stare sottomessa perché quando si scatena c’è anarchia. A lui interessa che ci sia ordine. Non ammetteva le posizioni dogmatiche della Chiesa: il potere civile soprattutto!
FILOSOFIA
2 filoni:razionalista (deduttivista, Cartesio) ed empirista (induttivista, Bacone), Hobbes→via di mezzo. Cartesio è razionalista perché la sua gnoseologia è improntata nei principi della ragione. Ragione = realtà, è sia logico che ontologico. Razionalmente arriva al cogito. Con Hobbes la gnoseologia è razionalistica convenzionalista perchè non ha pretese sull’essere: nomi convenzionali con ragione che li abbraccia. E’ un razionalismo diverso da Cartesio perché non ha pretese ontologiche, bensì convenzionalista. E’ empirista perché in fondo tutto parte dall’esperienza, ma non lo è se lo confrontiamo con Bacone → la verità dipende dalla razionalità.

Monismo materialistico, è lo stesso problema affrontato da Cartesio. Ha scritto materia, antropologia e politica ( non in questa successione). Con Cartesio si apre la filo moderna→ scarto tra mondo e soggetto che lo pensa. Dubbio che il mondo in sé corrisponda al mondo che ci appare → il mondo sarebbe così se ci azzerassimo? Questa ferita si perpetua da sempre, Platone e Aristotele non l’avevano mai considerato. La diversità sta nella risposta: per Hobbes c’è della materia nel movimento, sono evidenti. Non esclude che vi sia la res cogitans come possibilità, ma lui vede la materia: c’è la materia e il movimento. Materialismo, non c’è un dualismo (res extensa e res cogitans) + convenzionalismo, noi ci mettiamo d’accordo di.. Di base c’è il materialismo, poi usa il convenzionalismo.
GNOSEOLOGIA
2 tipi di conoscenza: 1)originaria, 2)scientifica/derivata.
1)La conoscenza attraverso i sensi → l’inizio, grande valutazione della sensibilità → metodo galileiano ( si parte dall’esperienza). Nella conoscenza ci sono dei fantasmi → impressioni che noi abbiamo alla prima occhiata, l’immagine che ne ho nella mente. Nel cervello c’è la memoria ( gli animali non l’hanno) che conosce i fantasmi ( conoscere =sapere soddisfare le nostre necessità), così il fantasma memorizzato diventa l’idea. Inoltre inventiamo il linguaggio che serve a risvegliare idee simili:le mie idee sono particolari e il nome è un segno che le collega. Non ho l’idea generale di cane, solo particolari. Così posso evocare e collegare le varie idee in modo più efficace, i nomi sono una convenzione ma la loro organizzazione è logica (2). Questo è il secondo gradino della conoscenza. Per prevedere sempre meglio e avere un potere sulla natura → scienza.
Procedimento per avere una conoscenza più rigorosa per organizzare meglio: fare definizioni ( cosa sono i nomi?) rigorose. Gli strumenti dei filosofi (nomi) erano poco rigorosi, bisogna essere più chiari e tutti devono essere d’accordo. I nomi più importanti sono corpo e movimento, è scontato che noi ci siamo a contatto. Il 2 vale di più dell’1 → scire per causas, và dalle cause agli effetti o dagli effetti alle cause possibili ( metodi induttivo e deduttivo), lui preferisce il primo: il 2 lo abbiamo generato noi e per questo è migliore perchè ne siamo sempre certi, avendolo fatto sempre noi. La fisica non l’abbiamo fatta noi e per questo non ne siamo sicuri e dobbiamo usare il metodo induttivo→ ha la possibilità di essere vero → scienze = opere possibile, il vero sapere è quello che noi costruiamo. Sapere vero → che tutti noi concordiamo per convenzione: obiezione, è poi il vero essere?? E’ solo l’uomo che ha la sensazione, non c’è vuoto è tutto contatto → l’uomo ha un conatus, un moto reattivo: và nella direzione opposta, il fantasma è anche la mia reazione verso l’esterno. Prevale il conatus e la cosa mi sembra esterna. Ontologia → l’essere è conoscibile, è dentro ai nomi (2), dice solo che questo sapere serve per padroneggiare le cose. E’ emersa anche l’ontologia → tutto è materia e movimento. Ciò vale anche in poetica? Certo, è opera nostra! E li posso avere pretese scientifiche→ Galileo della politica, anche qui possiamo essere scientifici. Anche l’etica? Sì. E’ un problema squisitamente umano → pretesa meccanicistica (non cerca anime ed essenze).
Il bene non và desiderato, il male non và evitato. Ciò che desidero è il bene, ciò che evito è il male e la loro origine è l’uomo, non Dio o chissà cos’altro. La loro origina è umana, da qui nascono le passioni. Conatus, impetus sese conservandi→ natura umana = stare in vita, evitiamo le minacce alla nostra esistenza e cerchiamo i bene: concezione contrattualistica.

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