Materie: | Appunti |
Categoria: | Filosofia |
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Data: | 27.06.2001 |
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Testo
F. W. J. SCHELLING (1775-1854)
Natura
A differenza di Fichte, che identifica la natura come uno dei costituenti del non-io, Schelling crede che la Natura sia creativa, e che quindi non sia un limite bensì una forza dinamica che si manifesta progressivamente a partire “dal sasso fino al cervello di Kant”.
La Natura secondo Schelling è organizzata in modo teleologico e può essere spiegata attraverso il principio di polarità, cioè l’attrazione o la repulsione tra cose.
Tappe di progressiva Manifestazione:
1) Forza Gravitazionale, Attrazione elettromagnetica
2) Fenomeni elettrici
3) Fenomeni Chimici (passaggio da inorganicità ad organicità: prima testimonianza del finalismo della Natura)
4) Biologia (la Natura è sensibilità)
5) Uomo e sua intelligenza (la Natura diventa “intelligenza conscia”)
⇒ Processo dinamico che parte dalla “materia irrigidita in cui la vita sonnecchia” fino ad arrivare, seguendo un percorso teleologico, all’uomo, in cui la Natura è pienamente
consapevole di sé.
⇒ “La Natura è Spirito nella forma dell’esteriorità, mentre lo Spirito è Natura nella forma dell’interiorità”.
L’uomo, il cui spirito ha radici nella Natura, parte dalla consapevolezza e arriva a conoscere i segreti della Natura stessa.
Idealismo Estetico
Schelling afferma che la conoscenza dell’assoluto è possibile.
Tuttavia per realizzarla non ci si può servire della conoscenza scientifica, in quanto questa è parziale, settoriale, non può avere una visione d’insieme del tutto.
La conoscenza scientifica è di tipo quantitativo, in quanto divide, astrae, cataloga, ma secondo Schelling “Tutto ciò che è vivo non può essere catalogato”.
In risposta ad una conoscenza giudicata eccessivamente logocentrica, Schelling afferma che l’Arte è l’organo supremo della filosofia, la scienza preposta alla conoscenza dell’assoluto: idealismo estetico.
L’Arte può riuscire dove la scienza fallisce perché è un tipo di conoscenza intuitivo, geniale e riesce a fare parlare l’assoluto, che è il momento in cui lo Spirito si fonde con la Natura.
L’Arte disvela l’assoluto in bellezza, verità e giustizia, che sono tre elementi da considerare sempre connessi tra loro.
Holderlin afferma che “l’uomo è un dio quando sogna, un mendicante quando riflette”.