Sant' Agostino

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Categoria:Filosofia

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Testo

Sant’Agostino

chiarezza di sè e del proprio destino c⇒ conoscere il messaggio divino
duplice ricerca guidata dalla ragione, propria di ogni uomo
neoplatonici: ragione propria solo degli uomini superiori
VITA
nasce nell’africa romana da padre pagano e madre cristiana
vita disordinata unita a studi classici latini e di grammatica
iniziato alla filosofia leggendo l’ortensio di cicerone, a 19 anni
aderisce al manicheismo dai 19 ai 29 anni e ne confuta subito le più importanti tesi
insegna retorica a cartagine
a 30 anni ha la folgorazione (cfr scheda) e diventa cristiano
studia gli scritti di plotino e le parole di ambrogio
si ritira a cassiciacco con amici e parenti e inizia a formulare teorie filosofiche
diventa battezzato, prete, vescovo e torna in africa come vescovo di Ippona
difende e chiarisce i principi della fede
ne combatte i nemici
RAGIONE E FEDE
rifiuto di fideismo: la fede si affida a postulati ed esclude la ragione
razionalismo: la ragione esclude la fede
⇒ fede e ragione si rimandano (crede ut intelligas, intellige ut credas: per credere è indispensabile capire, per capire è indispensabile credere)
ILLUMINAZIONE
esisto comunque anche se dubito della mia esistenza
per dubitare della verità devo essere nella verità (ritengo vero che la verità non lo sia)
n il dubbio presuppone un rapporto con la verità (confutazione dello scetticismo)
uomo: cerca la verità, quindi è imperfetto e mutevole
verità: perfetta e immutabile per definizione
v l’uomo non è la verità
dio si identifica con la verità, illumina l’uomo che la apprende
n intelligenza e ragione individuali sono testimonianza della luce assoluta (dio, verità)
platone – idee p agostino – dio
la verità non è la ragione ma la legge della ragione
l verità misura delle cose intelletto umano misurato rispetto a essa
DIO
distinto in padre (essere e verità), figlio (verbo, logos, intelligenza), spirito santo (amore)
- amore per la verità e nella verità: l’uomo per amare dio deve amare il prossimo
- occorre cercare dio (trascendente apposta) nella profinda interiorità, confessarsi
cristo è logos o verbo perchè mediatore tra dio e il mondo e salvatore di tutti gli uomini
UOMO
ha tre facoltà, a immagine di dio: memoria (essere), intelligenza (ragione), amore (volontà)
sono in quanto so e voglio, so di essere e volere, voglio essere e sapere
- uomo vecchio: esteriore e canale
- uomo nuovo: rinato spiritualmente, anima aggiogata a dio
peccato non come realizzazione ma come defezione
la causa del decadere dell’essere è la superbia di non rapportarsi a dio
CREAZIONE E TEMPO
dio ha le idee-paradigma nella sua mente
crea le cose dal nulla attraverso il logos
immette nel creato le ragioni seminali
(determinano nella creazione la divisione e l’ordine di tutte le cose)
dio è il creatore di ciò che esiste nel tempo
del tempo stesso
prima della creazione non c’era nulla, neanche il tempo
il tempo è fuggevole
presente: attenzione all’attuale che trapassa nel passato, altrimenti sarebbe eternità
passato: memoria del presente che fu
futuro: attesa del presente che sarà
anima n misura del tempo
tempo t distendersi dell’anima
vs MANICHEISTI (problema del male)
mani: princìpi del bene e del male in eterna lotta tra loro
m negazione dell’incorruttibilità di dio (tesi filosoficamente insostenibile)
dio cristiano: bene, amore e provvidenza
essere e bene coincidono: dio non crea il male
e insostanziabilità del male (il male è il non essere del bene)
male assoluto: non essere assoluto
privazione del bene
• nelle realtà naturali (alcune cose buone non si accordano con altre)
• derivano dalla struttura gerarchica dell’universo (completezza = esseri superiori + inferiori)
• fungono da elementi per l’armonia cosmica (momenti o funzioni di una totalità che è bene)
• sono mali fisici (effetto del peccato originale, necessari per raggiungere la salvezza)
• nella realtà umana: mali morali residenti nel peccato (la volontà rinuncia a dio)
( ottimismo teologico: tutto è bene, il male non esiste, l’essere dipende dallla volontà
vs PELAGIANI
pelagio: la colpa di adamo non impedisce all’uomo di fare il bene, di operare virtuosamente
l’opera redentrice di cristo non serve, l’uomo non ha bisogno del soprannaturale
dio non può creare un’anima peccatrice, dio non può creare il male
d pessimismo sulla natura e le possibilità umane
- tutta l’umanità, “massa dannata” ha peccato con adamo e in adamo
- traducianesimo: l’anima passa di padre in figlio, e con essa il peccato
t carattere imperscrutabile della salvezza divina
identità della grazia divina con la libertà umana
- l’anima non è libera se non nel vizio e nel peccato
- libertà minore: adamo poteva non peccare (posse non peccare)
- libertà maggiore: i beati non possono peccare (non posse peccare) : possibilità dell’uomo fondata sul dono divino, liberazione totale dal male
AMBIGUITÀ DELLA GRAZIA
grazia determinante: dio, conferendola, determina ciò che renderà l’uomo giusto e lo salverà
concomitante: la sua concessione da parte di dio non determina la salvezza stessa
in agostino ci sono appigli per entrambe le risposte
la grazia è determinante, indispensabile
- dio concede a tutti la grazia per arrivare alla salvezza, basta sfruttarla
(necessaria per i bambini non battezzati e per chi non conosce la parola di cristo)
- esaltando la sua potenza essa è concessa solo ad alcune anime
(per giustizia almeno alcuni devono incorrere nella condanna dovuta alal colpa di adamo)
lettura cattolica: mitigazione del dettato di agostino, cooperazione uomo-dio
lettura protestante: doppia predestinazione (calvino)

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