Pitagorici

Materie:Appunti
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Testo

PITAGORICI

Per i Pitagorici la qualità = apparenza. Le qualità esistono e derivano dalla quantità. La quantità = essere. Le domande che si pongono sono: qual è l’archè? Qual è la legge? Si può arrivare alla salvezza dell’uomo?
I Pitagorici vedono l’archè nei numeri. Organizzati tipo setta perché univano la filosofia alla religione. Il culto dei numeri poteva aiutare l’anima a liberarsi dal corpo (credevano nella metempsicosi). Il numero era l’archè, la legge, l’oggetto di adorazione. Il numero è la legge perché tutto segue un ordine numerico.
1 era il più adorato perché l’unità da cui tutto discendeva (origine), perciò non era né pari né dispari (parimpari).
2 era il primo numero pari, 3 il primo dispari e quattro il quadrato. La somma di questi numeri è il 10, ossia il numero perfetto. I numeri pari sono illimitati, mentre quelli dispari sono limitati.
I pitagorici mettono in corrispondenza la matematica e la geometria, perché hanno una concezione fisica dei numeri (ossia, si possono rappresentare graficamente). Visione dualistica del mondo. Il crollo dei pitagorici si ebbe con la scoperta dei numeri pitagorici, che non potevano essere rappresentati graficamente.
Unità = bene, perché il molteplice deriva dall’unità.
Quiete = bene, perché è statico, eterno.
Retta era considerata perfetta perché dritta.
I pitagorici furono i primi a parlare della sfericità della terra, e di una terra non al centro dell’universo, perché al centro c’era il fuoco della vita, intorno al quale ruotavano i 10 pianeti che producevano una musica cui noi siamo abituati, e perciò, non sentiamo più. Il decimo pianeta è l’antiterra, che noi non possiamo vedere.
I filosofi furono attratti dai contrasti, perché il mondo è fatto da contrasti. L’attrazione fu così forte, perché non riuscivano a lenire i contrasti e vivevano la cosa drasticamente.

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