Omero minore e Esiodo

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Testo

- Omero minore e Esiodo -

OMERO MINORE

GLI INNI

Prendono nome dalle divinità a cui vengono rivolti, ma non sono di natura religiosa. Ce ne sono giunti 33 e i più importanti sono 5:

Inno a Ermes: vi si narrano le gaie astuzie del dio neonato, il quale si costruisce una lira, ruba ad Apollo i buoi e quando viene scoperto, gli dona la lira.
Inno ad Apollo Pizio: parla delle leggende riguardanti la fondazione del tempio di Delfi
Inno ad Apollo Delio: narra della nascita del dio a in Delo, e seguono accenni autobiografici del poeta che si dice un cieco vivente nell’isola di Chio: è da qui che nacque la leggenda che il poeta fosse cieco.
Inno a Demetra: è di carattere profondamente religioso, narra di Demetra addolorata dal rapimento della figlia Persefone da parte di Plutone, e della sua ricerca.
Inno ad Afrodite: narra gli amori della dea con il troiano Anchise
Inoltre vi sono anche l’Inno a Pan, dove vi è la nascita del dio silvestre, che per la sua bruttezza, spaventa persino la nutrice, e l’Inno alla terra, considerata madre e benefattrice di tutti gli esseri.

LA BATRACOMIOMACHIA

È un poemetto in 303 esametri, sulla guerra delle rane e dei topi. Le due razze vengono in lotta per la morte del re Psicarpace, causata dalla rana Fisignato. Inizialmente le rane hanno la peggio, ma Zeus invia in loro aiuto i granchi, che mettono in fuga i granchi. All’azione partecipano anche gli dei, ma non intervengono nelle mischie. È definita una parodia della poesia epica, con molti episodi divertenti.

IL MARGITE

Prende nome da uno stolto, che sapeva molte cose, ma tutte male. Del poema rimangono solo sei versi

GLI EPIGRAMMI

Rientrano in un racconto biografico, che presentava Omero come un rapsodo del popolo., che non disprezza gli usi, i riti e i modesti mestieri. Dei sedici componimenti , il più grazioso sono la fornace, dove si augura la buona fortuna o malanni a dei vasai a seconda del comportamento che hanno con il poeta.

ESIODO

Era tramonta l’età felice degli eroi, cantati da Omero, quando dalla Beozia, arrivò Esiodo. Piccolo agricoltore, egli volle celebrare la fatica modesta e lieta dei campi e l’amore della giustizia. La tradizione volle che Omero si incontrasse con Esiodo nella Calcide, e che da lui fosse sconfitto in una gara di canto. E da questo che si deduce come nella poesia al posto delle geste gloriose sia subentrata la riflessione sulla vita pratica. Mentre Omero è noto attraverso la leggenda, Esiodo è noto dai cenni delle sue stesse opere. Egli visse fra l’VIII e il VII secolo; suo padre si era stabilito nella Boezia, povera regione della Grecia orientale. Alla divisione dei beni del padre morto, il fratello Perse, aveva ottenuto la parte più grossa , corrompendo i giudici. Piombato tuttavia nella miseria per la sua pigrizia, Perse chiese aiuto ad Esiodo, che gli offrì consigli delle sue opere. Si ignora dove sia morto.

LA QUESTIONE ESIODEA

La questione su Esiodo venne iniziata da Wolf, che giudicò le Opere slegate. Dapprima gli fu assegnata la paternità degli erga, mentre la teogonia e altri poemetti furono ritenuti spuri. Al contrario, critici moderni hanno attribuito la Teogonia e le Opere come lavori unitari.

LA TEOGONIA

È un poema mitologico scritto in 1022 versi. Dopo l’invocazione alle muse, il poeta distribuisce così la materia:

1) Origine delle cose: il Caos genera la Notte e l’Erebo; Gea (la terra) genera Urano (il cielo) e Ponto (il mare).
2) Regno di Urano: da Gea e Urano nascono i Titani, fra i quali Crono (padre di Zeus), i Ciclopi e i centimani. Urano è mutilato da Crono; nasce Afrodite.
3) Regno di Crono: che da Gea genera Estia, Demetra, Era, Ade, Poseidone, Zeus; Crono è detronizzato da Zeus.
4) Regno di Zeus: questo deve lottare contro i titani, e con l’aiuto dei Ciclopi trionfa. Nascita delle Ore, delle Grazie, delle Muse, di Dioniso, di Eracle, e nascita degli eroi, come Achille ed Enea.

Dal punto di vista poetico, la Teogonia, rivela l’orgoglio nazionale per le vecchie leggende della tradizione, ed è inoltre uno dei documenti storici principali sulla religione greca.

LO SCUDO

Il poemetto narra la lotta di Eracle e Cicno, figlio di Ares; il poema è costituito soprattutto dalla descrizione dello scudo di Eracle, con notizie sui costumi e sui lavori campestri del tempo. Ci è giunto per intero.

IL CATALOGO DELLE DONNE

Ne restano pochi frammenti: vi si celebravano le donne doriche ed eoliche, le quali, per quanto famose, non erano eroine, cioè non avevano sposato dei, e non erano madri di eroi.

Esempio