Nietzsche

Materie:Appunti
Categoria:Filosofia

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Testo

NIETZSCHE
Le due grandi produzioni della civiltà ellenica furono la tragedia e la filosofia presocratica. Nella prima l’arte si fonda attraverso un dualismo tra lo spirito apollineo (armonia delle forme, impressione del bello) e spirito dionisiaco (esaltazione della vita, passionalità e sentimenti). Questa conciliazione non comportava però una visione ottimistica dell’universo, infatti l’ottimismo greco si radica in realtà su un profondo pessimismo, che è tuttavia espressione di forza e non di decadenza. La filosofia presocratica anticipa Socrate e il suo razionalismo e ottimismo; egli fu il primo a contrapporre il dominio del razionalismo sull’istinto, nonostante fosse ben consapevole che ciò avrebbe provocato catastrofiche conseguenze. Superuomo : egli si distacca da Schop. e gli rimprovera di aver ricavato dal proprio pessimismo un atteggiamento di rinuncia e di abbandono come quello della morale cristiana. Egli invece contrappone un pessimismo eroico, che accetta la vita con tutte le sue contraddizioni. N. esalta così la volontà di vivere, di espandersi, di infrangere gli ostacoli e in particolare di vincere le forze della natura. E’ influenzato dal fascino dell’illuminismo e dalla scienza positivistica. Predilige Darwin e la sua lotta per l’esistenza che ha dato origine al superuomo. Ciò che egli riconosce è soltanto il valore della scienza come strumento per l’affermazione dell’uomo. Ma non bisogna subire tale ragione scientifica perché come il razionalismo di Socrate è in grado di uccidere lo spirito della tragedia, la sincerità dell’istinto e di sostituirvi l’ipocrisia , l’equivoco, la finzione. Sarebbe come accettare una forma di ascetismo, altrettanto innaturale come quello cristiano, che opprime ciò che vi è di più vivo e profondo nell’uomo. Con l’annuncio della “morte di Dio” egli vuole negare la necessità di porre un principio metafisico alla base del mondo e dell’uomo e rendere quest’ultimo responsabile della propria esistenza. È in questa dimensione senza illusioni rassicuranti né valori immutabili che il superuomo deve imparare a vivere. Superuomo e darwinismo :la tematica del superuomo si ispira apertamente al darwinismo :infatti il sup. è visto come il frutto più dell’evoluzione , l’esponente più elevato della specie umana, formatosi attraverso la lotta per l’esistenza Polemica vs morale cristiana :egli ricerca attraverso un metodo genealogico le linee attraverso le quali si è sviluppata la morale ascetica cristiana e i meccanismi umani che hanno generato un ideale di umanità basato sulla rinuncia dei valori vitali, preda del risentimento e della vendetta. Nichilismo :rappresenta la conclusione inevitabile della metafisica occidentale per cui i concetti capitali che l’hanno caratterizzata (essere, verità,io,realtà e così via)si nullificano ,si rivelano infondati, cioè niente. In questo nulla l’uomo sembra vivere in una condizione di orfano in cui inevitabilmente cerca e crea nuovi miti. Forse solo il superuomo potrebbe riuscire a sopravvivere in questo mondo rivelato dal nichilismo. La condizione generale del mondo è il caos, esso non ha alcun ordine né finalità, né un principio né una fine. Il superuomo compresa tale condizione prosegue nella sua missione, che è quella di elevare il destino della nostra specie e di insegnarci a vivere superando la natura umana. Perciò abbatte senza pietà tutti i vecchi dogmi della metafisica, della scienza e dell’etica ed essendo l’uomo veramente libero il suo insegnamento aprirà al mondo una nuova era. Proprio perché la natura non possiede alcun ordine, essa non è in grado di imporre alcun dovere . La volontà di potenza, di creazione, di continuo dispiegamento della propria forza è il carattere più profondo del superuomo . Il superuomo insegna la volontà di potenza non con le parole, ma con l’esempio ; è infatti il filosofo dell’avvenire perché non pretende di provare con argomenti razionali la propria verità, ma la vive affrontando i più duri sacrifici per abbattere ogni ostacolo al nostro divenire. Il pensiero di N. rappresenta quindi una forma radicale di irrazionalismo vitalistico

Esempio