kant: Critica ragion pratica, pura e del giudizio

Materie:Riassunto
Categoria:Filosofia

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Testo

KANT
CRITICISMO (dal greco krino = io giudico) nasce dalla necessità di superare la tradizionale filosofia. Il nocciolo del criticismo era criticare la ragione per appurarne la limitatezza. Per fare ciò Kant parte dalle filosofie precedenti ( razionalismo, empirismo, scetticismo) estraendone le parti positive.
RAZIONALISMO --- idee innate ; uso della ragione 8che però è limitata dall’esperienza)
SCETTICISMO --- il dubbio (che però è sano, cioè serve da punto di partenza e non come punto d’arrivo)
EMPIRISMO ---- l’importanza dell’esperienza (che limita la ragione)
Elimina il dogmatismo
Proprio per mettere in luce la limitatezza della ragione egli mette in scena un Tribunale della Ragione.
Basandosi sulla filosofia del criticismo egli scrive tre opere molto importanti che analizzano tutto il suo pensiero:
• CRITICA DELLA RAGION PURA (problema gnoseologico – Che cosa posso conoscere?)
• CRITICA DELLA RAGION PRATICA (problema della morale – Che cosa devo fare?)
• CRITICA DEL GIUDIZIO (problema estetico – cos’è il bello?)

CRITICA DELLA RAGION PURA
ESTETICA TRASCENDENTALE
LOGICA TRASCENDENTALE
ANALITICA TRASCENDENTALE
DIALETTICA
TRASCENDENDENTALE
SENSIBILITA'
INTELLETTO
RAGIONE
si avvale dei giudizi
si avvale delle forme a
FENOMENI
FENOMENI
sintetici a priori di
priori delle CATEGORIE
INTERNI
ESTERNI
SPAZIO TEMPO
che servono ad ordinare
si unificano nel
si unificano nel
cose senso
tutto ciò che conosciamo
concetto di ANIMA
concetto di MONDO
esterne interno
attraverso lo spazio e il
la totalità
dei fenomeni
tempo; quindi attraverso
interni ed
esterni
partendo dalla nostra
la realtà sensibile.
si unifica nel
concetto di Dio.
conoscenza a priori di
Kant formula una tabella
spazio e tempo noi
delle categorie a cui
tutto ciò rappresenta la
sviluppiamo una
corrisponde una tabella dei
metafisica che, secondo
CONOSCENZA
giudizi in quanto
kant, rappresenta lo sforzo
FENOMENICA
pensare è giudicare.
della ragione di andare
cioè una conoscenza
GIUDIZI - CATEGORIE
oltre i limiti dellesperienza.
che tende sempre a
quantità
temporalizzare e a
qualità
spazializzare tutti gli
relazione causa-effetto
oggetti della realtà
modalità
fenomenica (cioè che
Nell'an. Trascendent. Si
appare)
parla dell' io penso che è
(NOUMENO= realtà
una funzione legislatrice
pensabile)
che si trova nella
(TRASCENDENTALE=
coscienza umana e che
condizione a priori che
attraverso le categorie
consente la
ordina la mente.
conoscenza)
RIVOLUZIONE COPERN
ICANA : l'uomo è al cent
ro del mondo ed è fi
ne a se stesso.
CRITICA DELLA RAGION PRATICA
Si occupa del problema morale : Che cosa devo fare?
Kant parte dall’idea che in uomo esiste una legge morale che è una forma a priori che si manifesta nella forma del dovere.
LEGGE MORALE:
• Incondizionata ogni uomo ha una diversa
• Autonoma – si autodetermina legge morale.
• Libera – è autolegislatrice
Il dovere si attua attraverso l’imperativo categorico (TU DEVI) che ordina il dovere. Questa legge è incondizionata e universale.
Un’azione per essere moralmente valida deve avere due caratteristiche : UNIVERSALITA’ E FORMALITA’.
Per questo si parla di etica formalistica in quanto non prescrive il contenuto di ciò che dobbiamo fare, ma è conosciuta a priori da tutti.
Inoltre la legge morale si attua attraverso l’ IMPERATIVO ETICO che detta di agire nel rispetto di se stessi, ma anche deli altri.
RIVOLUZIONE COPERNICANA: kant pone l’uomo al centro dell’universi che attraverso la legge morale definisce l’azione
CRITICA DEL GIUDIZIO
Problema estetico: cos’è i bello?
Kant in questa fase, si occupa della facoltà del giudizio e della facoltà del sentimento (piacere e dispiacere).
La facoltà di giudizio si occupa del GIUDIZIO ESTETICO e GIUDIZIO TELEOLOGICO O FINALISTICO (studia i fini a cui tende la natura).
Il giudizio estetico si divide in primo e secondo giudizio:
• Nel primo giudizio analizza e studio il bello che è universale, ma non una proprietà oggettiva o ontologica (che ha essenza). Il bello è una condizione soggettiva, intendendo come soggetto l’umanità e non il singolo individuo.
RIVOLUZIONE COPERNICANA: l’uomo è quindi il baricentro del giudizio estetico
• Nel secondo giudizio analizza e studia il sublime che è il sentimento dell’illimitato che provoca fascino e inquietudine all’uomo di fronte alla natura.
Il sublime può essere :
SUBLIME MATEMATICO: è suscitato dfalla grandezza della natura. Es: oceano, deserto, universo. Nasce in presenza dello smisuratamente grande che provoca sia piacere (perché porta la ragione ad elevarsi al concetto di infinito) che dispiacere ( perché non siamo in grado di abbracciare lo smisuratamente grande).
SUBLIME DINAMICO: è suscitato dalla potenza della natura. Es: uragano, terremoto, tsunami. Nasce in presenza di forze naturali e crea lo stesso sentimento del sublime matematico.
Il sublime non risiede nella realtà ma dentro di noi.

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