Materie: | Appunti |
Categoria: | Filosofia |
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Testo
Giorgio Guglielmo HEGEL (1770 1831)
(1788-93) Studia allo Stift di Tubinga insieme a Holderling e Shelling;
(1793-1800) Lavora come precettore prima a Berna poi a Francoforte. In questo periodo compone gli scritti teologici giovanili;
(1801-07) Muore il padre, che gli procura una certa ereditа. Diventa professore all’universitа di Jena. (1807) Pubblicazione de "La fenomenologia dello spirito" che segna la rottura con Shelling. L’atmosfera si fa pesante anche per via dell’invasione napoleonica e Hegel si trasferisce a Bamberga e poi a Norimberga, dove rimane fino al 1816 e pubblica "la scienza della logica";
(1816-18) Professore all’universitа di Heidelberg dove pubblica l’enciclopedia delle "Scienze filosofiche".
(1818-31) Professore all’universitа di Belino, dove pubblica "I lineamenti di filosofia del diritto". Dopo la morte per colera i suoi allievi pubblicano diversi volumi tratti dalle lezioni che teneva a Berlino.
Scritti Teologici Giovanili
Sono una raccolta di un gran numero di saggi contenuti in quaderni non destinati alla pubblicazione, che vennero raccolti e pubblicati soltanto postumi dal Nohl. Questi testi costituiscono il "laboratorio filosofico" del giovane Hegel, che riflette per iscritto sui temi filosofici che gli si affacciano alla mente battendo strade diverse che si interrompono anche bruscamente. Sono influenzate in questo periodo le riflessioni di Hegel dagli ideali di libertа e di uguaglianza di Rousseau, il vangelo di Giovanni, Spinoza, "La critica del giudizio" di Kant, "la critica della religione" di Lessing.
Le riflessione del giovane Hegel riguardano particolarmente la ricerca della veritа, veritа che viene ricercata ampiamente nel cristianesimo, di cui Hegel cerca di dare un interpretazione che lo renda capace di comprendere l’interezza della realtа. Hegel ripercorre la storia ebraica da Noи alla diaspora e segue la vita di Gesщ analizzandola partendo dal punto di vista storico.
Fenomenologia dello spirito (studio delle manifestazioni dello spirito e loro interpretazione)
La prefazione dell’opera scritta al termine della Fenomenologia costituisce quasi un’opera a sй stante. In essa Hegel enuncia i punti qualificanti del suo programma filosofico e considera le concezioni filosofiche precedenti. La sua tesi и che i vari pensieri filosofici, differenti e contraddittori tra loro costituiscono tutti insieme momenti reciprocamente necessari di un unico processo dialetti attraverso il quale si va verso la piena comprensione della veritа. Infatti la veritа и l’intero, e l’intero и il risultato di un movimento che si attua attraverso varie tappe. Compito della filosofia и presentare la veritа nella sua totalitа e nella connessione reciproca dei singoli elementi che la formulano. Per fare questo la conoscenza filosofica deve essere necessariamente sistematica, in quanto il sapere si deve sviluppare come un rigoroso movimento di concetti.
L’assoluto и sostanza e soggetto. Hegel opera una sintesi tra la concezione dell’assoluto di Fichte e quella di Shelling. Con la celebre formula "il vero и l’intero", Hegel recupera l’impostazione shellinghiana dell’assoluto concepito come sostanza a cui и ricollegata ogni parte della realtа. Tuttavia Hegel ritiene che Shelling abbia fatto un errore privando l’assoluto del suo carattere dinamico. Quindi l’assoluto di Hegel и pensato non solo come sostanza, ma anche come soggetto. In questo punto Hegel si riavvicina a Fichte che concepiva l’assoluto come un soggetto pensante che si contrappone a un oggetto pensato, riflesso speculare di esso, quindi un ideale privo del carattere di sostanza attribuitogli da Shelling e Hegel.
L’assoluto и spirito. L’assoluto и totalitа, sostanza dinamica elevata alla coscienza di se stessa. Totalitа in quanto l’assoluto и formato di tutte le parti che compongono la realtа. Sostanza in quanto l’assoluto и ideale e non qualcosa di reale. Dinamico in quanto l’assoluto и in continuo divenire. Coscienza in quanto l’assoluto и tale in quanto attraverso il meccanismo dell’opposizione o dell’alienazione l’assoluto ha compreso che ciascuno elemento in sй и parziale e non puт stare senza l’altro.
La dialettica dell’assoluto. Soggetto e oggetto si negano reciprocamente, ma allo stesso tempo l’uno non puт essere senza l’altro. L’oggetto и definito da Hegel come momento negativo dell’assoluto (dialettica = descrizione razionale del movimento intrinseco dell’essere).
Sviluppo triadico. Lo spirito
Tesi: Si pone;
Antitesi: Si sposta in qualcos’altro (alienazione);
Sintesi: Torna su di sй arricchito dal movimento della posizione b).
Vero-falso. La veritа и il risultato di un processo di conoscenza passato per il falso.
Noto e conosciuto. Noto significa conoscere qualcosa per quello che и, nella sua fissitа. Conosciuto vuol dire: comprendere di qualcosa sia il suo carattere statico che quello dinamico.
Strumento della ricerca filosofica. Mentre per Kant era l’intelletto per Hegel и la ragione.
Coscienza:
Coscienza sensibile: il soggetto percepisce l’oggetto nella sua immediatezza, senza riflettere su di esso e senza interpretarlo tramite concetti. L’oggetto и distinto dall’oggetto, ma certezza e veritа coincidono
Percezione: il soggetto distingue gli oggetti che percepisce tramite dei concetti astratti. Per distinguere il particolare l’oggetto ricorre a un concetto universale. In questa fase ogni ente della realtа viene identificato rispetto agli altri attraverso un meccanismo di affermazione negazione.
L’intelletto: la percezione entra in crisi quando non riesce a comprendere tramite la semplice mediazione del concetto universale i legami tra gli enti della natura. Supera questa crisi e quindi riesce a comprendere la dinamica delle forze che regolano il mondo quando comprende di essere parte della natura. A questo punto la coscienza и divenuta autocosciente.
Autocoscienza:
Il servo padrone: quando un uomo incontra un altro uomo, viene colto dalla volontа di essere riconosciuto dall’altro uomo come autocoscienza. Questo vuol dire che entrambi cercano di negarsi a vicenda e di sottomettere l’altro inserendolo nel proprio sistema di relazioni di cui sono il centro. In questa lotta ciascuno deve essere disposto a rischiare la morte per essere riconosciuto dall’altro. Chi non accetta di rischiare la propria morte assume la posizione del servo, riconoscendosi come coscienza dipendente da quella del proprio padrone. Il padrone utilizza questa dipendenza facendo compiere un lavoro al posto suo. In questa maniera inconsciamente il padrone si trova a dipendere dal servo in quanto non puт avere un rapporto con la natura se non attraverso la mediazione del servo, ma nemmeno il servo per ora comprende il proprio potere.
Stoicismo: il servo ha imparato a riconoscere nel lavoro la via per una nuova forma di libertа e quindi a superare il proprio rapporto di dipendenza dal signore. Questa libertа perт и semplicemente formale e sarа incapace di dominare la realtа effettiva del mondo finchй non si astrarrа da esso.
Scetticismo: il pensiero entra in rapporto diretto con la realtа effettiva del mondo e dell’esperienza e scopre che non c’и alcun tipo di certezza. Si accorge che l’unica certezza possibile и in se stesso quindi esalta la libertа assoluta della soggettivitа.
Coscienza infelice: la coscienza scettica comprende la profonda contraddizione che и in se stessa e che consiste nel negare tutto ciт che и estraneo alla soggettivitа fino a negare se stessa: questo genera l’infelicitа. La coscienza che ora si percepisce come finita, aspira ad ancorare se stessa ad un assoluto che и concepito come estraneo alla coscienza. La figura della coscienza infelice и tipica delle coscienze religiose ebraica e cristiana che ritengono che l’uomo sia un essere finito di fronte ad un Dio finito.
La ragione: La coscienza infelice comprende che и impossibile comprendere se stessa restando entro i limiti di se stessa, allora immagina che ci sia un principio originario a fondamento del mondo; la differenza tra se e la vita, tra se e Dio, tra se e la natura, non и affatto radicale, ma и espressione dell’assoluto.
Nella seconda parte della fenomenologia viene considerato il dispiegarsi dello "spirito" nel mondo. Le tappe fondamentali di questo dispiegamento sono: la civiltа del mondo greco romano cui segue il passaggio verso il mondo moderno i cui momenti decisivi sono: la crisi dell’illuminismo e della rivoluzione francese; la concezione morale del mondo annunciata dall’idealismo di Kant e Fichte; la fenomenologia della "religione" (naturale, artistica, rivelata)- ultima tappa
Il sapere assoluto: Coincidenza perfetta tra sapere e veritа. Il sapere и proprio dell’uomo. Seguendo il percorso tracciato dalla Fenomenologia il sapere coinciderа con la veritа, che invece и oggettiva ed и insita nell’assoluto. La veritа и l’intero.
La coscienza comune.: Il sapere posseduto da tutti gli uomini. La coscienza comune и un pensiero assoluto che non sa ancora di esserlo. Compito del filosofo и renderla consapevole di questa coincidenza.
Enciclopedia delle scienze filosofiche
Vi и differenza marcata tra la fenomenologia e l’enciclopedia: la prima ha come centro la coscienza comune e segue la sua elevazione a spiriti, a coscienza filosofica. La seconda presuppone che lo spirito sia giа dall’inizio in possesso del sapere assoluto. Proprio per questa ragione Hegel si и posto il problema di dove cominciare la trattazione; infatti tutti gli argomenti dell’enciclopedia sono tutti punti di un unico cerchio e sono legati reciprocamente gli uni a gli altri (processo dialettico circolare). Hegel sceglie arbitrariamente di cominciare a trattare dell’elemento piщ astratto per giungere all’elemento piщ concreto.
Astratto-concreto. Hegel da un particolare significato alle parole astratto e concreto. Ogni elemento и presentato come concreto se viene descritto mediante le relazioni che ne descrivono la natura; al contrario и presentato come astratto quando viene compreso isolatamente. In estrema sintesi l’astratto и il finito, il concreto l’infinito (la veritа).
Vero e l’intero. Il vero и l’intero. Ma l’intero и soltanto l’essenza che si completa mediante lo sviluppo. Per apprendere la veritа dell’essere bisogna ricostruirlo nella sua totalitа sistematica e organica. Solo attraverso la complessitа dell’intero и possibile giungere alla veritа; il punto di vista giusto per cogliere la veritа delle cose и l’interezza. Non и possibile arrivare alla veritа con le parti.
Scienza della logica: studia l’assoluto come soggetto (=idea), indipendente rispetto alla natura.
Filosofia della natura: studia l’assoluto come oggetto. Cioи materia priva di coscienza e indipendente rispetto la pensiero.
Filosofia dello spirito: studia l’assoluto come sintesi dei due momenti dell’idea e della natura.
Filosofia dello spirito soggettivo: Studia lo sviluppo della coscienza individuale, ossia dell’uomo come persona singola. Sviluppo che viene seguito fino alla piena consapevolezza da parte dell’individuo della propria finitezza.
Filosofia dello spirito oggettivo: Studia l’insieme delle relazioni esteriori al singolo individuo che costituiscono lo sviluppo della sua vita (famiglia , societа civile e stato). Anche lo spirito oggettivo a uno sviluppo triadico in cui la tesi и il diritto (=imposizione all’individuo di leggi che sono espressione della volontа generale che rendono possibile la vita di relazione). L’antitesi и la moralitа (= insieme delle leggi interiori della coscienza che determinano l’agire del singolo) e la sintesi и l’eticitа (= coincidenza tra le norme esteriori del diritto e le norme interiori della moralitа).
La famiglia: E’ la prima istituzione dell’eticitа. Il suo elemento coesivo и l’amore, che si eleva a spirito diventando il fondamento di un’istituzione della quale i membri accettano le regole.
La societа civile: E’ il secondo dell’eticitа, ossia quell’insieme di istituzioni nelle quali l’individuo puт entrare in relazioni con gli latri uomini sulla base del proprio interesse. Proprio per questo la societа civile rimane un momento conflittuale.
Lo stato: E’ la sostanza etica consapevole di sй, riunione del principio della famiglia e della societа civile. Lo stato и garante dell’eticitа ed и lui a permettere l’esistenza della famiglia e della societа civile: lo stato и realtа concreta, l’individuo realtа astratta.
Filosofia dello spirito assoluto: Considera l’assoluto nella sua piena totalitа. Esistono tre percorsi di comprensione dello spirito: l’arte, la religione, la filosofia; ma soltanto quest’ultima puт effettivamente arrivare al sapere assoluto, perchй solo essa utilizza lo strumento di conoscenza adeguato all’oggetto da conoscere: la razionalitа dialettica. Il limite dell’arte и costituito dal fatto che essa riesce a cogliere lo spirito assoluto soltanto attraverso le formule della sensibilitа e la mediazione dell’intuizione (la bellezza и veritа espressa solo in modo intuitivo e non puт rendere ragione nell’infinito dispiegarsi del mondo nei suoi passaggi dialettici). La religione opera attraverso la mediazione della rappresentazione, costituita dall’immagine di un Dio personale che trascende il mondo. Alla sua morte ci sono state due diverse interpretazioni della filosofia di Hegel riguardo religione: la destra hegelliana la ritiene il piщ alto tentativo compiuto in etа moderna di spiegare alla ragione umana il mistero del divino e del suo rapporto col mondo; invece la sinistra hegellina la ha interpretata come una concezione atea, perchй considera la rappresentazione di Dio una visione imperfetta della veritа dello spirito, e dunque da abbandonare
Filosofia della storia: La storia и la storia della vita dello spirito, lo studio del suo dispiegamento nel tempo che lo porta a realizzarsi (= diventare conscio di se stessi). La storia dell’individuo и di quasi nessuna importanza rispetto al movimento del tutto. Ciт che interessa a Hegel и la storia universale (=movimento complessivo di civiltа e di popoli che pervengono a coscienza di sй come spirito). I grandi personaggi storici non hanno fatto la storia, ma in essi и vissuto lo spirito e ha utilizzato il loro agire per il proprio obbiettivo universale. La storia и razionale, a dispetto della sua apparente insensatezza, perchй in essa l’idea si dispiega.
Lineamenti di filosofia del diritto.
Ciт che и reale и razionale e ciт che и razionale и reale.