Critica al pensiero di Nietzsche

Materie:Appunti
Categoria:Filosofia

Voto:

1.5 (2)
Download:197
Data:13.02.2001
Numero di pagine:3
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
critica-pensiero-nietzsche_1.zip (Dimensione: 4.25 Kb)
trucheck.it_critica-al-pensiero-di-nietzsche.doc     22 Kb
readme.txt     59 Bytes


Testo

Critica al pensiero di Nietzsche: attualità e inattualità della filosofia nietzscheiana.

Certo, sono sicuramente molti gli aspetti che caratterizzano la filosofia di Nietzsche, ma quello che mi ha colpito maggiormente riguarda il principio della morte di Dio; anche se mi sembra alquanto assurdo analizzare un unico aspetto di questo complesso e articolato pensiero, dove ogni elemento è strettamente collegato a quello precedente e a quello successivo, proprio come un puzzle.
Nietzche afferma che gli uomini stessi hanno ucciso Dio in quanto lo hanno allontanato dalla loro esistenza e, di conseguenza tutti i valori fondamentali, perdendo ogni punto di riferimento.
Mi sembra che da questa teoria si possano trovare molti elementi di collegamento con la vita e con le tendenze odierne; per esempio il fatto che gli uomini al tempo di Nietzsche avessero abbandonato Dio mi sembra che rispecchi molto la condizione attuale della maggior parte della gente, almeno dei miei coetanei che sembrano non avere più quella considerazione nei confronti di Dio e della chiesa come invece era tempo fa. Infatti una volta si metteva al primo posto, in qualsiasi ambito della vita, i principi esposti dalla chiesa e si seguivano fedelmente, considerandoli come vere e proprie leggi assolute, la cui autorità non era mai messa in discussione.
Ora non è proprio più così, direi; la chiesa assume un ruolo marginale nella nostra vita, i pochi praticanti non rispettano in modo completo certi principi ecclesiastici, ecc…
Ovviamente espongo questo mio pensiero paragonando il nostro “oggi” ai “vecchi tempi” e non è certo mia intenzione mettere in dubbio che esistano ancora oggi persone molto credenti, in tutto e per tutto, così com’era allora; anche se, obbiettivamente, questi sono una ristretta minoranza.
Avendo “perso di vista” Dio e i suoi insegnamenti anche i valori delle persone sono molto cambiati, proprio come denunciava, a suo tempo, Nietzsche. Anche oggi è così, infatti l’essere credente o no comporta, conseguentemente, il credere in certi tipi di valori e rifiutarne altri; così, ponendo un chiaro esempio, se per una persona seguace di Dio un valore importante può essere la famiglia, e quindi avere anche dei figli; per chi non conosce Dio nella propria vita sposarsi e avere dei bambini può non essere importante, se non un evento da evitare. Ed è esattamente così per ogni altro tipo d'aspetto che si voglia considerare.
Da ciò che è stato enunciato fino ad ora mi sembra evidente che, volendo analizzare questo particolare aspetto del pensiero nietzscheiano, i punti in comune con la nostra vita e con la nostra società sono lampanti; per questo mi sento di affermare che questo filosofo riesce ad essere ancora attuale, anche se non per tutte le casistiche da lui analizzate.
Tornando a questa teoria della morte di Dio ho qualcosa da dire su un ultimo passaggio da me scritto precedentemente, e cioè quello riguardante la perdita di un punto di riferimento; secondo Nietzsche, infatti, la morte di Dio comporta la morte di qualsiasi punto di riferimento possibile. Mi sembra questo un punto di inattualità del suo pensiero. Infatti ritengo che non necessariamente chi non crede in Dio non debba avere alcun altro punto di riferimento; probabilmente era così al tempo di questo filosofo ma non mi sento proprio di dire che sia così anche ora. Chi ritiene di non aver bisogno di Dio potrà avere certamente altri punti di riferimento, altre attese e/o ambizioni; per chi, invece, crede, l’unico baluardo della vita sarà proprio Dio e sembrerà loro impossibile e impensabile sostenere una tesi diversa dalla loro.
Ma è certo che tutto dipende dal pensiero e quindi dalle ideologie del singolo; mi appare molto difficile, quindi, riuscire, con le mie scarse esperienze e conoscenze, poter porre delle regole generali sul comportamento umano davanti ad un aspetto così delicato, importante e soggettivo come questo.
Credo, però, di aver espresso fedelmente il mio pensiero riguardante quello di un grandissimo filosofo quale è Nietzsche.

FINE

Silvia Bertoni
4°B I.G.E.A.

Esempio