Comte: i principali temi della sua filosofia

Materie:Riassunto
Categoria:Filosofia

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Testo

5. COMTE

Il punto di partenza della sua filosofia è la legge dei tre stadi; secondo questa legge ciascuna branca della conoscenza umana passa necessariamente attraverso tre stadi teorici:
1. Stadio teologico (fittizio), Nello stadio teologico, che rappresenta il punto di partenza necessario dell’intelligenza umana, lo spirito umano si dirige verso conoscenze assolute, spiegando i vari fenomeni come dipendenti da agenti paranormali il cui intervento spiegava le apparenti anomalie dell’universo;
2. Stadio metafisico (astratto) nello stadio metafisico, che non è altro che una modificazione del primo e rappresenta un momento di transizione, gli agenti soprannaturali sono sostituiti da forze astratte (si pensi alle essenze) inerenti ai diversi enti del mondo, in grado di generare da sole la totalità dei fenomeni naturali;
3. Stadio positivo (scientifico). da questo stadio transitorio si passa finalmente allo stadio positivo, in cui lo spirito rinuncia ad una conoscenza assoluta o alla conoscenza delle cause intime dei fenomeni, conscio dell’impossibilità di raggiungerla, e si limita allo studio, attraverso ragionamento e osservazione, delle leggi che regolano i fenomeni, per prevederne la comparsa.
Comte fa corrispondere ad ogni stadio un’organizzazione politico-sociale (monarchia teocratica e militare; sovranità popolare; organizzazione scientifica della società industriale). Si può inoltre far corrispondere ogni stadio ad una diversa età di un individuo o della società (infanzia; giovinezza; maturità)

Comte proponeva quindi di costruire il sistema di filosofia positiva, a cui doveva aderire la specie umana, stabilendo il preciso compito di ciascuna scienza e l’ordine complessivo di tutte le scienze. Tale classificazione andava fatta in base alla semplicità e alla generalità della scienza (che in questo contesto sono sinonimi): in ordine decrescente di generalità, e quindi crescente di complessità; in questo modo si finiva per avere l’ordine con cui queste scienze erano entrate a far parte dello stadio positivo: 1)ASTRONOMIA 2)FISICA 3)CHIMICA 4)BIOLOGIA 5)SOCIOLOGIA.

LA SOCIOLOGIA

La scienza alla quale tutte le altre sono subordinate è la sociologia; compito della sociologia è quello di dare una nuova organizzazione sociale, più salda rispetto a quella che riposava nello stadio teologico. Bisogna quindi studiare i comportamenti sociali come sottoposti a leggi naturali, che ne rendano possibile la previsione.
Tale scienza è divisa da Comte in statica sociale e dinamica sociale, legate ai concetti di ordine e di progresso. la statica sociale studia le relazioni fra le varie parti del sistema sociale: ad es. c’è un rapporto tra un regime ed una società, che fa si che quando cambiassimo società, tale regime non sarebbe più adatto. La dinamica sociale studia invece lo sviluppo continuo e graduale dell’umanità. Ciascuno degli stadi sociali è il risultato necessario di quello precedente, ed è il motore indispensabile del successivo, secondo un principio di graduale perfezionamento. Ciò non implica che un epoca passata sia più importante della presente, poiché la storia è sempre in ogni epoca compiuta, altrimenti sarebbe incomprensibile.

La dottrina della scienza e la sociocrazia

La dottrina della scienza è la parte dell’opera di Comte che ha avuto più vasta e duratura risonanza nella filosofia e maggiore efficacia nello sviluppo stesso della scienza. Per Comte il compito della scienza è quello di stabilire il dominio dell’uomo sulla natura: lo studio della natura è destinato a fornire la vera base razionale dell’azione dell’uomo su quest’ultima poiché solo la conoscenza delle leggi dei fenomeni ci consente di prevederne l’avvenire e modificarli a nostro vantaggio. Lo scopo dell’indagine scientifica è quindi la formulazione delle leggi: legge previsione azione dell’uomo sulla natura. Alla formulazione della legge si arriva mediante l’osservazione.
L’opera di Comte risulta esplicitamente diretta a favorire l’avvento di una nuova società chiamata sociocrazia, cioè un regime fondato sulla sociologia di cui il capostipite doveva essere ovviamente uno scienziato.

La divinizzazione della storia e la religione della scienza

Il sistema di politica positiva è diretto esplicitamente a trasformare la filosofia positiva in una religione positiva, esso tende cioè a fondare un’unità dogmatica, culturale e pratica dell’umanità infranta dalla decadenza del regime teocratico, non è perciò soltanto l’unità di una dottrina ma anche quella di un culto, di una morale, di un costume.
Il concetto di umanità deve prendere il posto di quello di Dio, l’umanità (il Grande Essere) è l’insieme degli esseri passati futuri e presenti che concorrono a perfezionare l’ordine universale. Non è quindi solamente un concetto biologico ma anche storico. Comte mette in luce la saggezza del Grande Essere che ha saputo gradualmente svilupparsi nelle sue età primitive fino a giungere all’età positiva che annuncia la sua piena maturità. La morale del positivismo è l’altruismo: l’uomo possiede istinti simpatici che l’educazione positivista può sviluppare fino a renderli predominanti su quelli egoistici.

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