Materie: | Riassunto |
Categoria: | Filosofia |
Download: | 401 |
Data: | 02.04.2009 |
Numero di pagine: | 2 |
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Testo
Arthur Schopenhauer in breve
Cosa significa Volontà per Schopenhauer?
Per S. il mondo può essere visto o come volontà o come rappresentazione. Il mondo come rappresentazione è fittizio: è l’immagine del mondo che noi costruiamo utilizzando come modello il principio di causa/effetto; di conseguenza il mondo come rappresentazione è razionale.. il mondo reale, invece, non è razionale, non si basa sul principio di causa ed è solo ed esclusivamente un’enorme massa di energia, di materia, il cui unico scopo è l’autoconservazione. Per S. la materia che compone il mondo è propriamente detta Volontà. Essa è l’unica forza che governa il mondo reale.
Cosa sono le idee a giudizio di Schopenhauer e qual è il loro ruolo?
Le idee sono le diversa manifestazioni della volontà, che noi cogliamo nel mondo come rappresentazione. Tutti gli esseri viventi colgono le manifestazioni della Volontà allo stesso modo perché per costruirle (fanno parte della rappresentazione, quindi le costruiamo noi) utilizzano lo stesso modello (principio di causa/effetto o di ragion sufficiente). Di conseguenza il ruolo delle idee è proprio quello di rendere la realtà rappresentabile. Poi ci sono le idee eterne, che sono quelle che caratterizzano tutti gli esseri viventi, come il dolore. S. ha infatti una concezione del mondo notevolmente pessimistica, che ricorda da vicino il pessimismo cosmico di Leopardi, secondo la quale tutti gli esseri viventi sono soggetti al dolore; tutti gli esseri viventi costituiscono la materia che compone il mondo (sono quindi Volontà per proprietà transitiva), quindi tendono all’autoconservazione; per autoconservarsi bisogna mangiare, ma nel mangiare l’essere vivente distrugge altri esseri viventi; ma siccome tutti gli esseri viventi sono materia, l’essere vivente distrugge materia nell’autoconservarsi, quindi distrugge se stesso. Da qui deriva l’idea eterna del dolore, che caratterizza tutti gli esseri viventi.
Quale fu la critica di Nietzsche nei confronti della filosofia di Schopenhauer?
S. sostiene che gli esseri viventi debbano negare la Volontà attraverso la mente (quindi negare se stessi), seguendo delle tappe precise (gradi dell’ascesi: compassione, castità, sacrifico eroico di sé, ovvero rifiutare la propria vita per salvarne un’altra e l’abolizione dell’egoismo, ascesi vera e propria, cioè la negazione di ogni bisogno fisico, che è quindi la totale negazione della Volontà, negazione che può essere anche riassunta nel termine di noluntas, sinonimo di ascesi). Nietzsche sostiene invece che la Volontà debba essere accettata e sopportata, non rinnegata.