Raddrizzatori

Materie:Altro
Categoria:Elettronica

Voto:

2 (2)
Download:97
Data:03.10.2005
Numero di pagine:2
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
raddrizzatori_2.zip (Dimensione: 28.12 Kb)
trucheck.it_raddrizzatori.doc     54 Kb
readme.txt     59 Bytes


Testo

Data esperienza: 17/03/2005
IVa A Elettronica e Telecomunicazioni Data consegna: 31/03/2005
AS 2004-‘05
Raddrizzatori
Scopo: Verificare il funzionamento di alcuni raddrizzatori ad una o due semionde
Obbiettivi didattici: 1) Imparare ad usare correttamente l’oscilloscopio;
2) Imparare ad usare un generatore di funzioni;
3) Imparare come si comporta un raddrizzatore;
4) Imparare a compilare una relazione tecnica in maniera completa;
5) Imparare come si collega correttamente un operazionale;
6) Imparare a leggere un Data Sheet.
Schemi dei circuiti:

Componenti: TL082
R1 = R2 = 50 kΩ (Trimmer)
R0 = R = 22 kΩ
D = 1N4148
Rd = 2.2 kΩ
C = 180 nF
Alientazione: ±12 V
Strumenti: Oscilloscopio
Generatore di funzioni
Informazioni sui componenti: TL082
Piedinatura dell’integrato
-
- Valore di Slew Rate: La massima velocità di variazione della tensione di uscita dell’operazionale quando all’ingresso è applicato un segnale a gradino
SR=(∆Vu/∆t)max
I manuali definiscono generalmente il valore dello SLEW RATE in condizioni di guadagno unitario. Il valore per il nostro integrato è circa 13V/µs.
- Frequenza di transizione: indicata come FT, è la frequenza alla quale il guadagno di tensione a catena aperta(Aol) è uguale a 1.
- Guadagno di Tensione a Catena Aperta: indicato come Aol, varia al variare della frequenza in maniera inversa, cioè all’aumentare della frequenza il guadagno diminuisce. (ol = sta a indicare l’open loop ossia catena aperta)

Aol = Vu/Vid Dove la Vu sarà la tensione di uscita dell’operazionale
Mentre la Vid sarà la differenza tra le tensioni applicate agli ingressi(imputs) dell’operazionale.
Vid = Vp-Vn

Procedimento del collaudo: Per realizzare questa esperienza sarà necessario montare 3 circuiti nei quali potremmo osservare il funzionamento dei raddrizzatori; nel primo e nel secondo circuito avremo un raddrizzatore ad una semi-onda, mentre nel terzo circuito avremo un raddrizzatore ad 1 o a 2 semionde, in base a dove verrà rilevato il segnale di uscita.
In ingresso avremmo un segnale triangolare con una frequenza di 2 KHz e un valore di 10 Vpp con un Offset pari a 0.
Collegare le sonde dell’oscilloscopio una sulla Vi e l’altra invece sulle varie uscite prese in considerazione.
Dopo aver visto le forme d’onda riportarle su carta millimetrata allegata a fine relazione.
Per risolvere il problema delle interferenze dovute dall’alimentazione, riscontrato nel 2° circuito, abbiamo applicato un filtro , costituito da condensatore, tra l’alimentazione e l’operazionale, questo ci ha permesso di avere un segnale pulito.
Raccolta dati: Frequenza 2 KHz
10 Vpp (Volt picco-picco)
0 DC (Offset)
Conclusioni: Oltre al problema riscontrato con le interferenze del segnale l’esperienza si e conclusa con esito positivo, le onde da noi riscontrate in pratica corrispondono alle onde che avevamo teoricamente ipotizzato prima della realizzazione dei circuiti.
Abbiamo imparato a costruire un raddrizzatore ad una o due semi-onde in base ai nostri bisogni utilizzando un operazionale e altri componenti discreti come resistenze e diodi.

Esempio