Natura delle multinazionali

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Natura delle multinazionali

Una società multinazionale è una società che ripartisce, nello stesso momento, le proprie attività in più paesi.
Affinché una società sia dotata dello statuto di multinazionale, non è dunque necessaria la quotazione in Borsa né un livello minimo di vendite o di esportazioni. Secondo la definizione molto generale data dall’Onu, il controllo di almeno una filiale all’estero, è sufficiente per considerare una società una multinazionale.
Secondo questi criteri, la “conferenza delle nazioni unite per il commercio e lo sviluppo” (Unctad) calcolava, all’inizio del 2000, 63.000 società multinazionali che controllavano 690.000 filiali in tutto il mondo. Un dato molto superiore rispetto al 1995, quando ne erano state censite 44.500 con 227.000 filiali (questo dato corrisponde a una crescita del 7% annuo e del 20% per il numero di filiali). A questo ritmo, il mondo delle imprese sarà ben presto composto solo da filiali controllate da un numero sempre più ridotto di gruppi multinazionali.
Una simile dinamica non solo dimostra la potenza dell’ondata che fa diventare internazionale l’economia, ma soprattutto rende evidente come questo tipo di globalizzazione sia veicolato dal fenomeno imperante di concentrazione di imprese all’interno di gruppi transnazionali (di diverse nazioni).
Secondo questa prospettiva la definizione di multinazionale data dall’Onu risulta limitata in quanto identifica realtà estremamente eterogenee. Ponendo infatti sullo stesso piano società con capacità produttive e dimensioni molto diverse, questa definizione tralascia la questione del potere. Si tratta in definitiva di un criterio che non permette di mettere in luce il fatto che le multinazionali più potenti si trovano quasi tutte nell’emisfero nord del pianeta: secondo una definizione così ampia, Stati Uniti, Giappone ed Europa annoverano poco meno della metà delle società multinazionali.
Se invece si considera l’ultima classifica delle società transnazionali più importanti pubblicata nel 2001, è possibile verificare che le prime 4 sono americane e le prime 57 hanno sede nei paesi più potenti al mondo, quelli della “triade”: 17 americane, 19 giapponesi, 21 europee (di cui 6 tedesche, 4 inglesi e 3 francesi). Sono dunque necessarie analisi approfondite in grado di spiegare l’origine del potere delle multinazionali e la potenza delle loro strategie.

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