L'organizzazione economica

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Categoria:Economia

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Testo

L’organizzazione Economica
ECONOMIA (senso stretto) = ripartizione di mezzi limitati per scopi concorrenziali. Gli esseri umani tendono ad economizzare = ripartire risorse limitate in modo da ottenere il massimo nella realizzazione di determinati scopi con il minimo sforzo.
ECONOMIA (senso ampio) = attività da cui deriva l’approvvigionamento di una società in beni e servizi.

Un’economia è un insieme di attività istituzionalizzate che fondono risorse naturali, lavoro umano e tecnologia, per acquisire, produrre e distribuire beni materiali e servizi specializzati in modo strutturato e ripetitivo. o

Culture diverse C prendono in considerazione beni e servizi differenti e favoriscono o inibiscono distinti tipi di rapporto fra coloro che li producono, scambiano e consumano.
Alcune società danno più importanza alla proprietà comune, altre a quella privata.

Metodi di produzione = caratterizzati dal modo in cui una data tecnologia viene applicata a un determinato ambiente per produrre l’energia da cui dipende la vita sociale.
RELAZIONI PRODUTTIVE comprendono elementi quali lo scambio e il consumo di prodotti e servizi, la proprietà e il controllo differenziato del lavoro e l’accesso alla tecnologia, le risorse naturali e la divisione del lavoro stesso (da finire)

SCAMBIO:
Ciò che viene prodotto dal lavoro umano è distribuito attraverso lo SCAMBIO sottintende il modello di comportamento, diffuso in tutta l’umanità, del dare e del ricevere oggetti o servizi di un certo valore.
i modelli di scambio differiscono notevolmente da una cultura all’altra.
• · Vi sono tre tipi di scambi: 1) reciproco; 2) ridistribuivo; 3) di mercato.

SCAMBIO RECIPROCO: dare o ricevere prodotti e servizi non è soggetto ad una precisa contropartita. Le parti interessate allo scambio prendono secondo i propri bisogni e rendono senza uniformarsi ad un insieme di regole basate sul tempo e sulla quantità (società di cacciatori – raccoglitori e agricole)
- Le forme di scambio reciproco hanno luogo in TUTTE LE CULTURE in particolare fra parenti e amici.
r Nelle economie governate dalla reciprocità, uno scambio molto sbilanciato non passa inosservato.
ELEMENTO DISTINTIVO DI QUESTO TIPO DI SCMBIO = non c’è restituzione immediata, non si calcola sistematicamente il valore dei servizi e dei prodotti scambiati.
Nessuna cultura può basarsi su sentimenti puramente altruistici per ottenere la produzione e distribuzione di beni e servizi.

RECIPROCITA’ E COMMERCIO:
Tra i piccoli gruppi e la gente dei villaggi, le trattative economiche fra NON parenti si basano sull’assunto che ognuno cercherà di trarre il maggior profitto dallo scambio attraverso imbrogli e ruberie.
Un meccanismo per facilitare gli scambi fra gruppi distanti è quello chiamato COMMERCIO SILENZIOSO. In modo da stabilire oltretutto relazioni commerciali più sviluppate.
Soluzione per coloro che commerciano al di fuori dei legami parentali = stabilire una speciale ASSOCIAZIONE COMMERCIALE in questo modo i componenti di diversi gruppi si considerano come se fossero parenti.

SCAMBIO RIDISTRIBUTIVO: i prodotti del lavoro di molti e diversi individui vengono portati in un posto centralizzato, suddivisi per generi, contati e poi distribuiti in modo uguale ai produttori e ai non produttori.
- Esso è un’estensione di alcune forme di scambio reciproco.
e solitamente sono dei singoli individui che fungono da redistributori, a realizzare questa organizzazione. Tendono ad aumentare ed intensificare la produzione.
Esistono forme EGUALITARIE e STRATIFICATE di ridistribuzione:
- - FORMA EGUALITARIE = condotta da un redistributore che ha lavorato più duramente di chiunque altro per produrre gli articoli che devono essere distribuiti. La ridistribuzione risulta un’estremizzazione della reciprocità;
- - FORMA STRATIFICATA = colui o colei che ridistribuisce, trattiene il proprio lavoro dal processo produttivo, incamera la parte maggiore e finisce col possedere più ricchezza materiale di chiunque altro.
SCAMBIO RIDISTRIBUTIVO è inserito in un complesso insieme di relazioni parentali e rituali che possono appannare il significato etico del comportamento di scambio.
RECIPROCITA’ CONTRO DISTRIBUZIONE:
Autocompiacimento e riconoscimento della generosità sono incompatibili con il cerimoniale di base degli scambi reciproci.
A Richiamare l’attenzione sulla generosità di qualcuno vuol dire che gli altri sono in debito e che ci si aspetta che lo ripaghino. Ai popoli egualitari ripugna perfino SUGGERIRE l’idea di essere stati trattati con generosità.

LA BASE INFRASTRUTTURALE DELLE RIDISTRIBUZIONE E DELLA RECIPROCITA’:
Reciprocità = riflette un adattamento a modi di produzione la cui intensificazione porterebbe rapidamente al punto di riduzione della produttività e all’impoverimento ambientale.
Cacciatori – raccoglitori = raramente hanno la possibilità di intensificare la produzione.
l l’intensificazione rappresenta per questi popoli una grave minaccia, che si presenta sotto forma di decimazione della fauna.
La reciprocità porta anche vantaggi per la maggior parte dei cacciatori – raccoglitori, poiché c’è un largo margine di variazioni possibili nel successo di famiglie e individui da un giorno all’altro.
• · Villaggi agricoli V hanno maggior libertà di azione nell’incrementare la produzione, poiché possono investire più forza lavoro. Sono in grado di elevare i loro livelli di consumo se lavorano più duramente, senza mettere a repentaglio l’efficienza energetica con l’impoverimento dei loro habitat.
• · AGRICOLTURA = modo di produrre più affidabile e meno rischioso della caccia e della raccolta.

RIDISTRIBUZIONE STRATIFICATA:
Vi è una separazione tra le forme egualitarie di distribuzione e quelle stratificate.
• · EGUALITARIE = contributo al fondo comune è volontario e coloro che hanno lavorato si fanno restituire tutto o la maggior parte di ciò che hanno messo in comune, oppure ricevono articoli di pari valore.
- Redistributore non possiede il potere di imporre agli altri un’intensificazione della produzione e deve dipendere dalla loro buona volontà;
• · STRATIFICATA = coloro che lavorano devono contribuire al fondo comune o subire una punizione e non possono farsi ridare nulla.
- Redistributore ha il potere di imporre agli altri un’intensificazione della produzione, e quelli che lavorano devono dipendere dalla sua disponibilità.
s Le forma completamente sviluppate di ridistribuzione stratificata comportando l’esistenza di una classe dominante con il potere di obbligare gli altri a ubbidire ai loro ordini.
Risultato = subordinazione economica delle forze lavoratrici e l’assenza parziale o totale, da parte loro, del controllo sull’accesso alle risorse naturali, sulla tecnologia, sul luogo, sul tempo e sulla durata del lavoro.

SCAMBIO A PREZZO DI MERCATO: comprare e vendere
Luoghi di mercato si organizzano in forma rudimentale dovunque gruppi non imparentati fra loro e stranieri si riuniscono e commerciano un articolo con un altro.
LUOGHI DI TRANSZIONE COMMERCIALE = comportano il baratto di un prezioso articolo di consumo con un altro. In questo tipo di mercato, prima dello sviluppo del denaro polivalente, si scambia solo una limitata serie di beni e servizi. Maggior parte transazioni effettuate tramite scambio ha luogo fuori del mercato e continua a comprendere varie forme di reciprocità e ridistribuzione.
➢ Con il denaro polivalente gli scambi ad un prezzo di mercato finiscono con l’imporsi su ogni altra forma. In uno scambio di questo tipo, il prezzo di beni e servizi commerciati è determinato da compratori e da venditori OGNI COSA PRODOTTA O CONSUMATA FINISCE CON L’AVERE UN PREZZO.
. E’ possibile partecipare ad uno scambio reciproco servendosi del denaro
Sia nella reciprocità che nella ridistribuzione S una volta effettuato il saldo in denaro, non esiste nessuna ulteriore obbligazione o responsabilità tra venditore e compratore che possono separarsi e non incontrarsi più. SCAMBI A PREZZO DI MERCATO = caratteristici per l’anonimato e l’impersonalità del processo di transizione e si pongono in contrasto con quelli personali e parentali delle economie reciproche e ridistribuite.

IL DENARO:
L’idea pratica di attribuire ad un oggetto materiale la capacità di misurare il valore sociale di altri oggetti materiali, animali…ricorrono quasi universalmente. Questi materiali L che stabiliscono il livello di valore sono ampliamente scambiati con beni e servizi.
a Questi materiali monetari mancano di alcune delle principali caratteristiche del denaro riscontrate in economie basate su un prezzo di mercato denaro = elemento commerciale, mezzo polivalente di scambio con le seguenti caratteristiche:
a) trasportabilità; c) convertibilità; e) anonimato;
b) divisibilità; d) generalità; f) legalità.
Merci di valore = possono avere alcune di queste caratteristiche, ma solo il denaro polivalente le possiede tutte.

IL CAPITALISMO:
Scambio basato sul presso di mercato S massima realizzazione CAPITALISMO (forma di economia politica).
Società capitaliste = la compravendita per mezzo di denaro polivalente si estende alla terra, alle risorse e alla casa. LAVORO = prezzo salario.
Il capitalismo è definito come una forma di economia politica in cui il denaro può comprare qualsiasi cosa => ognuno cerca di acquisire più denaro possibile e lo scopo della produzione è quello di aumentare la quantità di denaro posseduto d ricavare un profitto e accumulare un capitale. L’indice della produzione capitalista dipende dal livello dei profitti ottenuti, che a loro volta dipendono dalla frequenza con cui la gente acquista, usa, consuma e distrugge beni e servizi.
➢ Non si attribuisce prestigio alla persona che lavora più duramente o che ridistribuisce la maggior parte della propria ricchezza, ma chi possiede di più e consuma ad un ritmo più elevato.
➢ IL CAPITALISMO porta a disuguaglianze nella distribuzione della ricchezza fondate su differenze di proprietà o su un diverso accesso alle risorse e all’infrastruttura produttiva.
➢ Economie stratificate controllo necessario per impedire che i poveri strappino ai ricchi la ricchezza e i privilegi.

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