Economia Aziendale

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Download: 1540Cat: Economia Aziendale    Materie: Appunti    Dim: 10 kb    Pag: 7    Data: 01.07.2008

GLI ASPETTI ORGANIZZATIVI DELLE BANCHE
Le banche sono imprese divise per luoghi; la maggior parte di esse si articola attraverso una sede centrale, sedi secondarie, succursali e agenzie. Esistono però alcune piccole banche che sono imprese territorialmente indivise; ne sono esempi alcune banche di credito cooperativo.
Alle banche si prospettano

Download: 1919Cat: Economia Aziendale    Materie: Appunti    Dim: 8 kb    Pag: 6    Data: 05.08.2008

I problemi derivanti dallo svolgimento di una simile attività sono molteplici a partire dal fatto che il CAP.PROPRIO investito sarà non superiore al 10/20%, sicché una banca non sarà mai ben capitalizzata, poiché perché ciò avvenga c’è bisogno che il capitale proprio si aggiri attorno al 50%. Invece le banche utilizzano per il 90% capitale di terzi, qui

Download: 223Cat: Economia Aziendale    Materie: Appunti    Dim: 3 kb    Pag: 2    Data: 12.08.2008

Come per gli strumenti finanziari, nel d.lgs. n. 394/2003 si richiama il concetto di fair value senza dare alcuna definizione e facendo riferimento ai principi contabili riconosciuti in ambito internazionale. In questa prospettiva, lo IASB definisce il fair value come “il corrispettivo al quale un’attività può essere scambiata, o una passività estinta,

Download: 662Cat: Economia Aziendale    Materie: Appunti    Dim: 4 kb    Pag: 2    Data: 12.08.2008

• Al valore che risulta da modelli e tecniche di valutazione generalmente accettati, per gli strumenti per i quali non sia possibile individuare facilmente un mercato attivo; tali modelli e tecniche di valutazione devono assicurare una ragionevole approssimazione al valore di mercato.
Il concetto di fair value viene specificato e concretizzato

Download: 1628Cat: Economia Aziendale    Materie: Riassunto    Dim: 13 kb    Pag: 9    Data: 25.09.2008

compito di produrre direttamente o indirettamente con lo scopo di
soddisfare i bisogni umani. Esso è formato prevalentemente da imprese
che attraverso aziende operano nei tre settori:
PRIMARIO, SECONDARIO E TER

Download: 1335Cat: Economia Aziendale    Materie: Appunti    Dim: 6 kb    Pag: 4    Data: 11.11.2008

Le obbligazioni sono titoli di credito al portatore, che rappresentano la minima parte del prestito obbligazionario ed incorporano il diritto degli obbligazionisti ad essere rimborsati alla scadenza e a riscuotere periodicamente gli interessi maturati.
Valore Nominale = Prestito Obbligazionario / n° Obbligazioni emesse

Perché una società is

Download: 213Cat: Economia Aziendale    Materie: Appunti    Dim: 9 kb    Pag: 6    Data: 14.11.2008

o DITTA FAMILIARE

I collaboratori hanno diritti di:
- partecipare agli utili dell’impresa
- partecipare ad alcune importanti decisioni quali l’impiego degli utili, incrementi patrimoniali, gestione straordinaria e cassazione dell’impresa
- in caso di cessione, hanno sull’azienda un diritto di prelazione

Il profil

Download: 1076Cat: Economia Aziendale    Materie: Tesina    Dim: 7 kb    Pag: 4    Data: 19.01.2009

Affinché l’outsourcing si sviluppi, è necessario che siano soddisfatte 2 condizione: la prima è la presenza sul mercato di operatori sufficientemente professionali e specializzati, per garantire un efficiente espletamento della funzione esternalizzata; la seconda è il superamento da parte dell’amministrazione societaria delle remore psicologiche, in qua

Download: 3044Cat: Economia Aziendale    Materie: Appunti    Dim: 5 kb    Pag: 4    Data: 27.01.2009

BENI STRUMENTALI
Il dimensionamento

Al momento della costituzione di una società, essa deve stabilire quale sarà il volume dei beni strumentali da acquisire per portare avanti l’attività produttiva. Per fare ciò, è necessario definire la capacità produttiva che l’impresa prevede di avere, ovvero la quantità di beni che essa sarà potenz

Download: 868Cat: Economia Aziendale    Materie: Appunti    Dim: 5 kb    Pag: 3    Data: 16.02.2009

SVALUTAZIONE FISCALE DEI CREDITI:
la svalutazione crediti è ammessa per lo 0,5% del valore nominale dei crediti a meno che l’ammontare complessivo delle svalutazioni non abbia raggiunto il 5% del valore nominale di tali crediti. In questo caso l’eccedenza non è deducibile e concorre a formare il reddito fiscale. Tale criterio riguarda esclusiva