Gestione strategica delle imprese industriali

Materie:Appunti
Categoria:Economia Aziendale

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Testo

LA GESTIONE STRATEGICA DELLE IMPRESE INDUSTRAILI

Le economie dei paesi post-industrializzati di caratterizzano per la presenza di varie forme di mercato , dove la concorrenza è particolarmente accesa dove ogni impresa deve creare un nuovo valore economico in grado di soddisfare le aspettative dei soggetti portatori di interessi interni ed esterni.
La creazione del valore costituisce il mezzo attraverso il quale le imprese ottengono un vantaggio competitivo che porta al successo.
La missione è il mezzo con cui l’impresa esplicita e comunica ai suoi interlocutori in che cosa vuole essere identificata e quale immagine vuole offrire di sé e dei suoi prodotti, questa missione varia da impresa a impresa a seconda di determinate scelte:
• Al sistema degli interlocutori sociali (Stato, enti locali) con cui interagire;
• Al sistema delle proposte progettuali cioè i programmi che l’impresa vuole attuare , ogni proposta progettuale è diversa a seconda delle circostanze e del soggetto a cui è rivolta;
• Al sistema operativo in cui operare è il mercato in cui l’impresa opera o vuole operare, instaurando rapporti con i clienti;
• Al sistema di prodotto /servizio relativo alle caratteristiche dei prodotti riguardanti le caratteristiche qualitative e quantitative e del prezzo dei prodotti tali scelte dipendono dalla clientela da servire, dalle caratteristiche che si vogliono dare ai prodotti offerti, e dall’insieme delle conoscenze di cui l’impresa è dotata ;
• Alla struttura aziendale intesa in senso lato riguardanti gli aspetti tecnico-organizzativi e dalla struttura del patrimoniale e finanziaria.
Ciascuna impresa nasce e si sviluppa con una propria formula imprenditoriale frutto della esperienze acquistate, attuando delle strategie. La strategia è l’insieme delle scelte e delle azioni ritenute più idonee, in relazione alle risorse e ai mezzi disponibili, attraverso le quali l’impresa persegue una posizione di leadershhip in conformità alla missione prefissata. Esse operano anche delle strategie sociali che comprendono tutte le attività che favoriscono i rapporti con il personale dipendente.
Tali scelte strategiche influiscono in maniera determinante sulla struttura aziendale che costituiscono il legame tra il ruolo sociale e competitivo dell’impresa.
Vi sono poi anche delle strategie competitive tese a far acquistate una posizione di leadership all’impresa ricercando la massima coerenza tra:
• L’atteggiamento da assumere nei confronti del mercato;
• I vantaggi competitivi ricercati.
Quindi le strategie competitive rappresentano il fulcro intorno al quale ruota la formula imprenditoriale. Strategico è tutto ciò che produce conseguenze importanti per l’impresa che investe l’intera struttura, anche per più periodi amministrativi.
Perciò gestire strategicamente un’impresa significa coordinare e indirizzare ogni ciclo gestionale è infatti necessario:
• Analizzare l’ambiente e il mercato in cui l’impresa opera;
• Stabilire gli obiettivi di fondo ;
• Individuare le aree strategiche, le risorse, le azioni
Le strategie prescelte devono essere formalizzate attraverso al pianificazione strategica vale a dire la stesura di un programma di medio-lungo periodo nel quale sono individuati gli obiettivi primari.
Nello svolgimento di un’attività economica vi sono delle opportunità cioè le occasioni favorevoli all’impresa e delle minacce cioè i pericoli da fronteggiare, ovviamente le minacce e le opportunità assumeranno caratteristiche diverse a seconda dell’attività svolta dall’impresa.
Queste occasioni e minacce sorgono però in seguito al condizionamento che i clienti e i fornitori esercitano sull’impresa, infatti ognuna di queste è condizionata da alcune azioni strategiche che, talvolta provocano la nascita di vere e proprie alleanze strategiche tra più imprese anche se tra loro rivali ma messe d’accordo per fronteggiare i rischi di mercato. Però negli anni passati era possibile soprattutto grazie alla maggiore stabilità economica fare delle previsioni, si attuavano quindi delle previsione di tipo estrapolativoo con la quale le imprese si limitavano a proiettare nel futuro dati provenienti dal passato, attualmente tali previsioni non sono più possibili a causa del dinamismo del mercato, perciò più che effettuare estrapolazioni vere e proprie si cerca di intuire la direzione dei cambiamenti ipotizzati questo viene chiamato previsione di tipo strategico .
Per avere successo occorre che tale strategia produca un vantaggio competitivo ossia che conduca l’impresa verso una posizione di impresa leader , per raggiungere tale posizione le imprese sono costrette a scegliere una o più unità di business in cui specializzarsi e questa viene denominata area strategica d’affari (ASA).
A seconda del tasso di sviluppo vi possono essere:
• ASA ad alto tasso di sviluppo con quote di mercato basse operano in settori emergenti, caratterizzati da un elevato rischio sostenendo più costi che ricavi, questi vengono denominati children (bambini)o punti interrogativi;
• ASA ad alto tasso di sviluppo con quote di mercato elevate operano in settori in fase di sviluppo che dominano il mercato e vengono chiamate stars (stelle);
• ASA a basso tasso di sviluppo con quote di mercato elevate le quali sviluppano produzioni affermate ma in settori maturi e sono dotate di redditività e liquidità soddisfacenti e per questo motivo sono definite mucche da mungere;
• ASA a basso tasso di sviluppo con quote di mercato basse operano in settori in declino e sono definite dogs (cani).
La scelta dell’area strategica di affari viene calcolata da un indicatore che segnala gli investimenti in cui il rendimento del capitale utilizzato eccede il costo del capitale stesso, questo strumento è l’EVA (economic Value Added).
L’orientamento strategico rende evidente il ruolo assunto dall’impresa sul mercato, la sua immagine, la sua missione, rappresenta quindi un insieme di idee-guida che definiscono l’identità dell’impresa, riguardo:
• Che cosa fare
• Perché fare
• Come fare cioè con quale struttura organizzativa operare.
L’orientamento strategico è deciso considerando le risorse disponibili e i punti di forza dell’impresa i quali dipendono dal settore in cui l’impresa opera.
Poi a seconda dei cambiamenti che avvengono sul mercato può essere modificato l’orientamento strategico,attuando strategie di consolidamento le quali sia attuano in caso vi sia la necessità di cambiare orientamento strategico in tal caso si effettuano solo lievi modifiche. E strategie di sviluppo nel caso vi sia l’esigenza di cambiare completamente l’orientamento strategico.
Vi sono poi imprese che ritengono che la strategia migliorare da attuare sul mercato è quello di fissare i prezzi più bassi del mercato, fabbricando gli stessi prodotti, in pratica le strategie da attuare sono la crescita dimensionale e la capacità produttiva attraverso la riduzione dei prezzi di fabbricazione ed attuando modelli organizzativi meno costosi ma allo stesso tempo più flessibili in grado di stimolare il mercato. In tal senso possono essere utilizzate il:
• Just in time basato sul principio”produrre solo quanto e quando effettivamente richiesto”, quindi vi è l’eliminazione di quelle attività che non incrementano il valore dei prodotti, e non si incrementa il costo di fabbricazione;
• Lay-out che consiste nella tendenza di sistemare in uno stesso reparto tutti i macchinari necessari per lo svolgimento del ,ciclo di lavorazione, in questo modo si ha una riduzione dei costi di trasporto;
• La flessibilità produttiva dove vengono utilizzate le stesse macchine per la fabbricazione di prodotti diversi in base alle richieste di mercato, esempio sono le cartiere che utilizzano gli stessi macchinari producendo molti tipi di carta;
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