elementi di economia aziendale

Materie:Riassunto
Categoria:Economia Aziendale

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Testo

• L’AZIENDA E I SUOI ELEMENTI FONDAMENTALI
Le aziende sono organizzazioni economiche costituite da elementi combinati per soddisfare i bisogni dell’uomo attraverso servizi e beni. Gli elementi fondamentali delle aziende sono cinque:
- le persone che organizzano e coordinano l’azienda(imprenditori) e quelli che prestano lavoro(operai, dipendenti tecnici ecc.) ottenendo un salario o stipendio;
- i beni possono essere acquistati e poi combinati e coordinati in maniera adeguata per rendere possibile l’attività produttiva dell’imprenditore;
- l’organizzazione per combinare e coordinare persone, operazioni e beni;
- le operazioni(acquisti, vendite, ricavi, pagamenti ecc.)programmate e coordinate per un obiettivo o un fine aziendale.
• L’AZIENDA COME SISTEMA
L’azienda applica un sistema aperto che permette di avere altre relazioni con entità esterne. L’azienda compie due compiti con questo sistema:
- riceve dall’esterno INPUT cioè risorse necessarie;
- cede all’esterno OUTPUT cioè beni e servizi.
L’azienda contiene un sottoinsieme l’ambiente. L’ambiente è il contesto dove l’azienda opera, esso è definito da un insieme di condizioni politiche-legislative, economico, culturale e sociale. L’azienda ha rapporti con realtà diverse e quindi ha un continuo cambiamento.
• CLASSIFICAZIONI DELE AZIENDE
Le aziende hanno uno scopo e per questo scopo possono essere di due tipi:
• AZIENDE DI PRODUZIONE(aziende profit oriented/ imprese)
Esse sono tutte strutture che producono servizi e beni avendo come scopo il lucro, cioè profitto. Le aziende di produzione si distinguono in:
-aziende di produzione diretta trasformano le materie prime in beni e servizi;
-aziende di produzione indiretta attuando un trasferimento nel tempo e nello spazio.
Le imprese sostengono costi (impianti, energia ecc.) e conseguono un ricavo con la vendita di beni e servizi. Affinché le aziende arrivino al suo fine devono arrivare ad un utile tra ricavi e costi cossichè da produrre ricchezza, in caso contrario si distrugge ricchezza.
Le aziende di produzione possono essere divise a seconda del tipo di attività:
-aziende del settore primario, cioè quelle che lavorano le risorse naturali(caccia, pesca, agricoltura,estrattive);
-aziende del settore secondario(produzione diretta) trasformano e lavorano i beni(alimentari, edili, tessili, mercantili, chimiche);
-aziende del settore terziario(produzione indiretta) svolgono servizi:
− aziende mercantili, commercio(acquisto e vendita);
− aziende di servizi, produzione di servizi: 1.aziende di trasporto(trasporto)
2.aziende bancarie(deposito denaro)
3.aziende assicurative(risarcimento danni)
4.aziende del terziario avanzato(produzione servizi x imprese).

• AZIENDE DI EROGAZIONE O CONSUMO
Le aziende di erogazione/consumo hanno come scopo il soddisfacimento del uomo. La loro attività si basa su due momenti importanti:
- reperimento di mezzi(denaro e beni) per soddisfacimento dell’uomo
- consumo del denaro per soddisfacimento dell’uomo:
nelle aziende di erogazione delle associazioni umanitarie ecc., chiamati enti NON PROFIT(terzo settore); il loro scopo è raggiungere obiettivi di vantaggio per coloro che partecipano ma anche per i soggetti esterni. Le aziende di erogazione possono essere pubbliche(comuni ecc.) o private(famiglie ecc.).
le aziende di consumo si distinguono in
-indivise cioè hanno sede unica. Esse possono essere le piccole aziende.
- divise quelle aziende che hanno più sedi detti filiali o pendenza che a volte sono localizzati nella stessa città.
Le aziende a seconda delle dimensioni possono essere grandi, medie o piccole. Per misurare le dimensioni della azienda esistono tre caratteri di distinzione:
-il numero di dipendenti;
- il capitale investito;
-il fatturato(volume delle vendite).
È’ opportuno tenerli presenti tutti.
• L’ATTIVITA’ DI PRODUZIONE
Per svolgere l’attività di produzione attraverso l’acquisto e l’utilizzo servono beni e servizi necessari per l’attività: i fattori produttivi. I fattori produttivi possono presentarsi:
-materiali, cioè dotati di consistenza fisica;
- immateriali come il lavoro;
e si distinguono in:
- a fecondità semplice, valgono per solo un ciclo produttivo;
- a fecondità ripetuta, valgono per più cicli produttivi.
Per far si che ciascun fattore produttivo contribuisce alla produzione bisogna combinarlo opportunamente con gli altri e per questo i fattori sono legati da un rapporto di connessione e interdipendenza. L’imprenditore quando sceglie i fattori produttivi idonei all’obiettivo deve organizzarli e combinarli perfettamente in modo che diano rendimento, cioè la combinazione produttiva.
• LA GESTIONE AZIENDALE
La gestione aziendale è l’insieme delle operazioni combinate per raggiungere gli obiettivi dall’azienda. In una azienda esistono le operazioni di gestione (fatti di gestione, fatti amministrativi) che si distinguono in:
- interna, cioè che tutte le operazioni hanno origine e si concludono dentro l’azienda senza avere rapporti con l’esterno;
- esterna, cioè che tutte le operazioni compiute dall’azienda sono sempre in contatto con l’ambiente esterno. Queste aziende di produzione sono caratterizzate da scambi direttamente monetari oppure con debiti o crediti che al fine diventano moneta.
Le operazioni di gestione esterna hanno movimenti monetari, cioè entrate o uscite di denaro, e la presenza di debiti e crediti. Per acquistare fatti produttivi attraverso mezzi monetari o prestiti, la quantità di denaro impiegata misura il costo dell’impresa. Il costo sono le risorse che l’azienda deve rinunciare per acquistare i fattori produttivi e viene misurato dalla quantità di moneta impiegata per l’acquisto.la vendita dei prodotti consente il recupero dei mezzi monetari usati; questo denaro viene misurato con il ricavo. Il ricavo sono quelle monete recuperate dagli acquisti delle aziende. Esso si misura dalla quantità di moneta ottenuti dalla vendita dei fattori produttivi. Se l’azienda supera il mezzo monetario i piegato per i fattori allora essa ha raggiunto il suo scopo cioè il lucro(guadagno, utile , profitto).
L’utile rappresenta la nuova ricchezza che è misurata dalla differenza positiva tra i mezzi monetari ricavai dalla vendita e i mezzi monetari impiegati per l’acquisto dei fattori.
• IL FABBISOGNO FINANZIARIO E LA RELATIVA COPERTURA
Per gestire un’azienda occorre il fabbisogno finanziario(di capitali), cioè la quantità di mezzi monetari per acquistare fattori produttivi. Tali mezzi verranno recuperati attraverso la vendita. Per determinarlo l’imprenditore programma il fatturato e il tipo di investimenti per raggiungere il fine aziendale. I fattori produttivi in base alla loro destinazione si distinguono in:
-immobilizzazioni, beni a fecondità ripetuta la cui acquisizione, se finanziaria, origina un finanziamento di medio-lungo termine(periodo);
-disponibilità, fattori produttivi a fecondità semplice il cui acquisto origina un fabbisogno finanziario di breve periodo.
L’azienda comprende anche i crediti cioè un rinvio del pagamento del prezzo a breve ciclo di utilizzo. Il fabbisogno finanziario si distingue secondo la durata:
-durevole, medio-lungo periodo;
-temporaneo, breve periodo;
questa è connessa con i tipi di investimenti. Le risorse monetarie per finanziare gli investimenti sono reperiti attraverso conferimenti di denaro da parte del proprietario o dei soci(capitale di conferimento) o con prestiti da terzi(capitale si credito/di terzi). Durante l’attività aziendale il proprietario può accumulare una fonte di finanziamento costituita da utili non distribuiti all’esterno, potenziando la struttura finanziaria, cioè l’autofinanziamento.
• PRIME CONSIDERAZIONI SUL CAPITALE O PATRIMONIO
Il capitale o patrimonio è l’insieme di beni materiali e immateriali e il complesso dei finanziamenti in un determinato momento. I suoi elementi subiscono continui mutamenti per le operazioni effettuate. La situazione patrimoniale, cioè il prospetto che rappresenta la struttura del patrimonio aziendale ha una relazione fondamentale rappresentata dall’uguaglianza tra investimenti e finanziamenti.
• I BISOGNI
I bisogni sono le necessità che l’umanità deve risolvere per vivere. Essi hanno quattro importanti caratteristiche:
- illimitatezza: sono illimitati variano da soggetto a soggetto;
- soggettività: ogni bisogno ha un ordine preferenziale che segue nel soddisfarli;
- variabilità: si modificano nel tempo;
- complementarietà.
I bisogni sono, altresì, classificati per:
- importanza: 1. primari, ossia che sono essenziali ed indispensabili per vivere;
2. secondari, sono meno fondamentali e vengono soddisfatti dopo aver fatto fronte ai
primari.
-origine: 1. individuali, soddisfano la persona propria;
2. collettivi, il loro soddisfacimento è la sopravvivenza di una comunità;
-proiezione temporale: 1. presenti, necessità che un individuo ha già;
2. futuri, necessità per un domani.
• I BENI E ISERVIZI
Per soddisfare i bisogni occorrono i mezzi, ovvero i beni e i servizi. I beni sono quegli oggetti che hanno consistenza materiale diversamente dai servizi, che invece, hanno consistenza immateriale.
Essi vengono definiti economici se sono:
- limitati: non sono disponibili in quantità illimitata;
- utili: cioè che sono ideali e soddisfano;
- accessibili: è accessibile a colui che ne ha necessità;
- onerosi: non è gratuito ed ha un proprio prezzo.
I beni e i servizi economici sono caratterizzati anche da:
-destinazione: 1. di consumo: se utilizzati sia dal presente sia nel futuro, cioè durevoli;
2. di produzione: che occorrono per produrre altri beni e servizi, cioè no durevoli.
-relazioni: 1. complementari: quei beni o quei servizi che hanno bisogno di un altro bene per essere per
essere “completo”;
2. succedanei: quei beni o quei servizi alternativi.
I beni e i servizi non economici sono caratterizzati da:
- illimitatezza: non sono limitati;
- liberamente disponibili: cioè gratuiti.
• L’ATTIVITA’ ECONMICA, LE SUE FASI E LA SUA EVOLUZIONE
L’attività umana volta alla ricerca dei mezzi necessari per il soddisfacimento dei bisogni dicesi attività economica ed è rappresentata da cinque fondamentali fasi:
- produzione;
- scambio;
- consumo;
- risparmio;
- investimento.
• LA PRODUZIONE
Produrre significa creare o aumentare l’utilità a beni o servizi. I beni possono essere creati di :
- produzione diretta: cioè la trasformazione fisica-tecnica di determinati beni o servizi e la prestazione di servizi;
- produzione indiretta: cioè la trasformazione economica che si suddivide in:
− trasferimento nel tempo, conservare e fare durare un bene;
− trasferimento nello spazio, trasportare in luoghi diversi da dove sono stati originati;
− adattamento qualitativo/quantitativo.
L’attività economica si suddivide in tre diversi settori:
- primario: comprende quelle attività di produzione diretta, volte al reperimento della risorsa naturali. Esse sono: attività estrattiva, agricola, caccia e pesca;
- secondario: attività di produzione diretta di beni. Essi sono industria alimentare, tessile, edile, meccanica e chimica;
- terziario: imprese di produzione diretta di servizi e di produzione indiretta con eventuali variabili.
• I FATTORI DELLA PRODUZIONE
I fattori della produzione(=input) sono gli elementi che adeguatamente combinati consentono lo svolgimento del ciclo produttivo necessario per ottenere il prodotto(=output). La dottrina economica moderna individua sostanzialmente 5 fattori produttivi:
- le risorse naturali : costituite dalla terra, materiali di varia di varia specie che rappresentano le materie prime e delle energie naturali;
- il lavoro: qualsiasi attività svolta dall’uomo allo scopo di ottenere beni e servizi idonei al soddisfacimento dei bisogni. Esso si distingue in:
-lavoro dipendente(sotto la direzione di un altro dirigente);
-lavoro autonomo(svolge la propria attività senza alcun vincolo di subordinazione).
- Il capitale: insieme dei beni economici materiali e immateriali destinati alla produzione di altri beni; è formato da: beni che si consumano in un solo ciclo produttivo(capitale circolante) e beni che possono essere utilizzati ripetutamente(capitale fisso);
- L’organizzazione: scelta delle modalità di composizione e di coordinamenti delle risors produttive e ha lo scopo di combinare opportunamente i fattori produttivi in modo da stabilire funzioni e relazioni all’interno della struttura in cui operano;
- L’infrastrutture offerte dallo stato: costituiti da servizi, opere pubbliche e dando un sistema legislativo funzionante.
• IL PROCESSO PRODUTTIVO
Le principali fasi del processo produttivo sono: l’acquisizione dei fattori produttivi, che richiede l’impegno dei mezzi monetari; organizzazione e coordinamento dei fattori produttivi; la trasformazione dei fattori produttivi; la vendita dei prodotti ottenuti che consente il recupero dei mezzi monetari precedentemente impiegati.
• LO SCAMBIO
Lo scambio è fondato sul principio di specializzazione del lavoro, perciò sono strettamente correlate. I beni che sono oggetto di scambio sono definiti merci. La più antica forma di scambio è il baratto, cioè un metodo di scambio complicato e poco soddisfacente e progressivamente abbandonato; esso consisteva nel cedere merci ottenendone altri, creava molti problemi:
1. stabilire il rapporto di equivalenza
2. trovare il valore della merce;
3. scomodità
4. trovare un moment giusto.
Con l’adozione della moneta si è passati alla compravendita, ossia fece si che ciascun atto di scambio sia separato in una vendita da cui si ricava moneta e in un acquisto dove si cede moneta in cambio di merce. La quantità di moneta che si deve impiegare per acquistare un determinato bene è detto prezzo.
• IL CONSUMO
Il consumo consiste nell’utilizzo di beni e servizi per il soddisfacimento dei bisogni umani. Nell’economia attuale vi sono unità di produzione(imprese) che producono beni e servizi da scambiare con le unità di consumo(famiglie) dietro il pagamento di un prezzo. Le imprese, oltre alla produzione possono esercitare un’attività di consumo di beni dicesi beni intermedi, impiegandoli come fattori produttivi, questi ultimi si distinguono in:
-fattori produttivi a fecondità semplice, utilizzabili in un singolo processo produttivo;
-fattori produttivi a fecondità ripetuta, utilizzabili in più processi produttivi.
• IL RISPARMIO E L’INVESTIMENTO
Il risparmio deriva dalla rinuncia al consumo immediato in vista di un utilizzo futuro. Si distingue in:
- natura: se costituito da beni conservabili per l’avvenire;
- monetario: se costituitola denaro che eccede quanto è necessario ad acquistare beni e servizi destinati al consumo immediato, è infruttifero se viene tenuto come tesoreggia mento, può invece esser fruttiero se realizza una remunerazione e quindi accresce il valore, generando l’investimento.
Il denaro risparmiato se depositato in banca o investito in un titolo di stato riceve sempre una remunerazione dicesi interesse. Questo avviene perché le somme depositate vengono prestate ad imprese e famiglie che a loro volta devono dare una remunerazione. La banca trasferisce in parte ai soggetti che hanno effettuato un deposito e in parte li trattiene; quindi grazie alle banche il risparmio finanzia l’investimento svolgendo così una importante e delicata funzione di intermediazione finanziaria.
• IL CONCETTO DI SISTEMA ECONOMICO
Il sistema economico è l’insieme di:
-soggetti economici, cioè famiglie, imprese e stato che svolgono un’attività economica;
-rapporti economici che si stabiliscono fra soggetti;
-norme e istituzioni che coordinano regolano e vincolano la svolgimento dell’attività economica in un determinato territorio;
che tra loro si organizzano per far si che l’economia sia vincente e positiva.
• I SOGGETTI DELL’ATTIVITA’ ECONOMICA
Il sistema economico è l’insieme di:
-soggetti economici, cioè famiglie, imprese e stato che svolgono un’attività economica;
-rapporti economici che si stabiliscono fra soggetti;
-norme e istituzioni che coordinano regolano e vincolano la svolgimento dell’attività economica in un determinato territorio;
che tra loro si organizzano per far si che l’economia sia vincente e positiva.
Lo svolgimento dell’ attività economica si basa sui soggetti che manifestano il bisogno di soddisfare (=consumatori) , e altri che producono beni e servizi (= produttori) . Tali soggetti si suddividono in quattro categorie:
- famiglie: possono essere costruite da un dolo individuo. Le fasi tipiche sono:
1. producono redditi attraverso il lavoro ottenendo retribuzione dalle imprese;
2. cedono ad altri soggetti i redditi percepiti;
3. consumano beni e servizi;
4. risparmiano una parte di reddito;
5. investono le risorse risparmiate.
- imprese: strutture che producono beni e servizi; composte da differenti elementi per raggiungere l’obiettivo, cioè il profitto. Le imprese producono beni e servizi e creano occupazione, cioè lavoro ai lavoratori, cui corrispondono uno stipendio/salario;
- lo stato e gli enti pubblici: garantiscono soddisfacimento di bisogni di collettività (=bisogni pubblici) attraverso i servizi pubblici .Lo stato per dare questi servizi , sostiene spese pubbliche ripete da risorse finanziarie , esso si procura i mezzi finanziari attraverso :
- tributi imposti ai cittadini(entrate tributarie);
- prestiti risparmiati e vendita di beni e operazioni (entrare extra tributarie).
Resto del mondo: un determinato paese ha rapporti di scambio con il resto del mondo attraverso importazioni e esportazioni di beni servizi attraverso il trasferimento di mezzi monetari. Lo scambio di beni e servizi costituisce il commercio internazionale accrescendo il livello globale di soddisfacimento dei bisogni.
• IL SISTEMA TRIBUTARIO ITALIANO
Per offrire servizi e beni allo Stato occorrono le entrate tributarie, cioè mezzi finanziari derivanti dal versamento dei tributi imposti ai cittadini e fissati in modo arbitrio perché stabilite da norme giuridiche. Il sistema tributario è l’insieme di norme che uno stato applica per prelevare parte della ricchezza dei cittadini, e sono stabiliti dall’art.53 della Costituzione. Esso si basa su due principi fondamentali:
- capacità contributiva è la differenza capacità di ogni cittadino di concorrere alla spesa pubblica a seconda del reddito di cui dispone;
- progressività è il principio di base al quale il prelievo dello Stato cresce proporzionalmente rispetto all’aumento del reddito.
• I TRIBUTI: IMPOSTE, TASSE E CONTRIBUTI
I tributi si distinguono in:
- imposte: parte di ricchezza che lo Stato ed altro enti pubblici prelevano coattivamente per finanziare spese che lo stesso Stato sostiene per servizi generali. È caratterizzato da coattività e dall’assenza di di corrispondenza diretta e immediata fra l’imposta e i servizi resi dallo Stato;
- tasse: somma che un soggetto paga come contropresentazione di un dato servizio a lui reso dallo stato o, più in generale dalla pubblica amministrazione;
- contributi: somma di denaro pagato da soggetti che traggono un vantaggio particolare dalla fornitura di un servizio pubblico generale.
• TERMINI RICORRENTI IN TEMA DI IMPOSTE

SOGGETTO
PASSIVO
Persona fisica o giuridica obbligata a pagare le imposta
BASE
IMPONIBILE
Valore espresso in moneta per calcolare l’imposta.
ALIQUOTA
D’IMPOSTA
Percentuale applicata sulla base imponibile per trovare l’imposta.
PERIODO
D’IMPOSTA
Periodo d’imposta come riferimento per determinare l’obbligo di pagare l’imposta.
SOSTITUTO
D’IMPOSTA
Colui che all’atto di un pagamento ha l’obbligo di compensare una ritenuta allo Stato.
• CLASSIFICAZIONE DELLE IMPOSTE
Le imposte si distinguono in:
• dirette sono commisurate al reddito conseguito o al patrimonio posseduto. Le principali sono:
- IRPEF(imposta sul reddito delle persone fisiche)
- IRPEG(imposta sul reddito delle persone giuridiche)
- IRAP(imposta regionale sulle attività produttive)
• Indirette, colpiscono gli atti di produzione , scambio e consumo di beni e servizi. Le principali sono:
- IVA(imposta sul valore aggiunto)
- imposta di registro
- imposta di bollo.
Esse vengono calcolate attraverso l’aliquota ad una determinata base imponibile. Le modalità di calcolo si distinguono tra :
- proporzionali(aliquota costante)
- progressive(aliquota crescente)
- regressiva(aliquota decrescente)
• LA STRUTTURA DEL SISTEMA TRIBUTARIO ITALIANO
I Sistema Tributario Italiano comprende due categorie di tributi:
- erariali: va alle casse dello Stato
- locali: enti pubblici, territoriali(regioni, province , comuni).
• IRPEF
L’IRPEF è un’imposta che colpisce i redditi prodotti nell’anno solare da persone fisiche residenti e non residenti. È un’imposta:
- erariale: va alle casse dello Stato;
- diretta: commisurata dal reddito prodotto dal contribuente;
- generale: colpisce l’insieme dei redditi percepiti dal contribuente;
- progressivo per scaloni di reddito: reddito complessivo frazionato in scaglioni su cui viene applicata una aliquota via via crescente.
La base imponibile dell’IRPEF è costituito dal reddito netto complessivo percepito in un anno solare ed è formato dai:
- redditi fondiari(terreni,fabbricati);
- redditi di capitale( investimenti di capitale monetario);
- redditi d lavoro dipendenti(stipendi, salari);
- redditi di lavoro autonomo( derivanti dall’esercizio da attività economica);
- redditi d’impresa(attività d’impresa)
- redditi diversi.
Ogni cittadino annualmente deve presentare la dichiarazione di redditi mediante la compilazione del modello attraverso il soggetto passivo, calcolo l’imposta dei prodotti propri redditi applicando il principio di autotassazione. La dichiarazione dei redditi si può presentare con:
- MODELLO CUD: lavoratore dipendente e pensionati senza altri redditi;
- MODELLO UNICO: imprenditori artisti, professionisti dove allegano anche gli obblighi fiscali, contribuitivi e assicurativi;
- MODELLO 730: i lavoratori dipendenti con altri redditi , presentano una compilazione agevolata che può essere compilata dalla CAAF(centro autorizzato di assistenza fiscale).
Il versamento avviene in tre fasi: due di acconto e uno di saldo. Il 20 giugno il primo acconto dell’anno in corso in cui al reddito viene applicata un aliquota del 40% il secondo acconto avviene il 30 novembre e viene applicata una aliquota del 60%. L’IRPEF si calcola seguendo le seguente fasi:
1. determinazione del redito complessivo lordo( tutti i redditi)
2. determinazione del reddito imponibile ( togliere oneri deducibili)
3. determinazione dell’imposta lorda(applicare l’aliquota ai diversi scaglioni)
4. determinazione dell’imposta netta( togliere le detrazioni)
5. determinazione dell’imposta da pagare(togliere ritenute d’acconto e acconti versati).
• IRPEG
L’IRPEG(Imposta sul Reddito delle Persone Giuridiche) colpisce il reddito delle persone giuridiche; è un’imposta erariale, diretta e personale. Ha un’aliquota costante del 36%, perciò è proporzionale.
• IRAP
L’IRAP(Imposta Regionale sulle Attività Produttiva) colpisce la ricchezza prodotta dall’attività produttiva esercitata da ciascuna regione per la società, enti e imprenditori che esercitano arti o professione.e’ imposta proporzionale con aliquota base del 4,25%.
• LE IMPOSTE SOSTITUTIVE
Alcuni redditi non sono presentati dal contribuente nella dichiarazione dei redditi poiché esistono le imposte sostitutive come le banche che applicano una imposta proporzionale con aliquota del 27%.
• LE CONFIGURAZIONI DI COSTI NELLE IMPRESE MERCANTILI
Le imprese mercantili hanno delle configurazioni di costo ovvero le seguenti:
- costo di origine: si determina la quantità di merce acquistata e applicata dal fornitore rappresenta l costo di acquisto specifico;
- costo primo: si determina aggiungendo al costo di origine tutte le spese accessorie sostenute per acquistare quella specifica partita di merce. Sono considerate spese accessorie: il trasporto, l’imballaggio, i costi dell’assicurazione, i dazi doganali ecc.;
- costo di magazzino: si determina aggiungendo al costo primo una quota di spese di magazzino. Queste si sostengono per conservare contemporaneamente più partite di merci. Di conseguenza il costo di magazzino è un costo che non è oggettivamente determinabile;
- costo complessivo: si determina aggiungendo al costo di magazzino una quota di spese generali, l’impresa deve sostenere per l’esercizio della propria attività(spese di amministrazione, imposte ecc.). anche tali spese come quelle di magazzino devono essere attribuite alle singole in seguito ad una stima;
- costo economico-tecnico: si ottiene aggiungendo al costo complessivo gli oneri figurativi: interessi di computo, stipendio direzionale. Se l’imprenditore investisse il proprio capitale invece che nella attività di impresa in banca percepirebbe un interesse al quale invece deve rinunciare(interesse di computo). Lo stesso discorso vale per lo stipendio che l’imprenditore percepirebbe qualora prestasse la propria opera presso altri ( stipendio direzionale). In entrambi i casi non si tratta di spese effettivamente sostenute ma di mancate occasioni di guadagno.
Ogni processo produttivo inizia col sostenimento di costi per l’acquisto dei fattori della produzione e si conclude con il conseguimento dei ricavi connessi alla vendita dei beni e dei servizi prodotti. Se i ricavi sono maggiori dei costi l’impresa raggiunge il suo fine che è quello di ottenere un risultato economico positivo cioè un utile. Il prezzo di vendita dei beni e dei servizi prodotti deve esser superiore alla somma di tutti i costi ottenuti per la loro produzione. L’esatta valutazione è un’operazione indispensabile per la determinazione del prezzo di vendita.
• IL PREZZO DI VENDITA
Il prezzo di vendita di una partita di merce(ricavo lordo) si ottiene moltiplicando il prezzo unitario di vendita per le quantità vendute. Se da tale vengono dedotte le spese di vendita(spese di consegna), provvigioni a intermediari si ottiene il ricavo netto.

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