Corpo elettorale

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Testo

CORPO ELETTORALE

Il corpo elettorale è uno degli organi costituzionali dello Stato e si riferisce a quella parte dei cittadini a cui è riconosciuto il diritto di voto. L’ art. 1 Cost. stabilisce che: La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
In base al modo in cui il popolo esercita la sua sovranità abbiamo sistemi:
- A democrazia diretta, quando tutto il corpo elettorale è chiamato a decidere sulle scelte politiche da attuare. (referendum)
- A democrazia indiretta, quando il corpo elettorale è chiamato a votare per eleggere i propri rappresentanti ai quali spetterà operare le scelte politiche.
Nel nostro ordinamento sono previsti due tipi di consultazione elettorale:
- Elezioni politiche, quelle dirette a eleggere i componenti della Camera dei deputati, del Senato della Repubblica e i candidati per il Parlamento europeo.
- Elezioni amministrative, quelle dirette a eleggere i Consigli regionali, provinciali e comunali, il Presidente della Regione, della Provincia e il Sindaco.
L’art. 48 Cost. dispone che:
(1) sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età.
(2) Il voto è personale, uguale (nel senso che tutti i voti hanno lo stesso valore), libero e segreto. Il suo esercizio è un dovere civico.
(3) È consentito, agli italiani residenti all’estero, di partecipare alle consultazioni elettorali senza tornare in Italia, inviando per posta il loro voto al più vicino consolato italiano.
(4) Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge.

SISTEMI ELETTORALI NELLE MODERNE DEMOCRAZIE

SISTEMA PROPORZIONALE PLURINOMINALE
Prevede la suddivisione del territorio nazionale in circoscrizioni. Ogni partito presenta una lista di candidati contrassegnata da un simbolo. Questo sistema è proporzionale, perché i partiti conquistano, in ciascuna circoscrizione, un numero di seggi proporzionale al numero di voti ottenuti; e plurinominale, perché in ciascuna circoscrizione viene eletta una pluralità di candidati. Il suo pregio è che con esso, anche i partiti che ottengono una bassa percentuale di voti hanno diritto a un corrispondente numero di seggi. Ma presenta un limite, perché favorisce la dispersione del voto degli elettori tra le tante formazioni politiche e questo rende difficile ottenere la maggioranza assoluta dei seggi.

SISTEMA MAGGIORITARIO SECCO A COLLEGIO UNINOMINALE
Prevede la ripartizione del territorio nazionale in collegi. Viene definito:
- Maggioritario, perché si aggiudica il seggio il candidato che ottiene il maggior numero di voti.
- Secco, perché è previsto un unico turno elettorale.
- A collegio uninominale, perché ciascun collegio può eleggere un solo candidato.
L’aspetto negativo è che con questo sistema i partiti che ottengono una bassa percentuale di voti non vengono rappresentati in parlamento.

CORRETTIVI

• SISTEMA MAGGIORITARIO CORRETTO CON IL DOPPIO TURNO
Nel primo turno di votazione, in ogni collegio risulteranno eletti coloro che avranno raggiunto più del 50% dei voti. Se ciò non avviene, si passa al secondo turno detto anche ballottaggio.
Dal secondo turno sono esclusi i candidati che nel primo hanno ottenuto una bassa percentuale di voti. Questo sistema consente di semplificare l’attività politica in parlamento, dove accedono solo pochi partiti.

• SISTEMA PROPORZIONALE CORRETTO
Per impedire l’accesso al Parlamento di formazioni politiche troppo piccole e favorire così la formazione di maggioranze stabili, possiamo introdurre diverse tecniche:
- Lo sbarramento prevede che le liste al di sotto di una certa percentuale, non ottengano alcun seggio in Parlamento.
- Il premio di maggioranza prevede che il partito che ha raccolto i maggiori consensi, ottenga in premio un numero più alto di seggi.

In Italia la Costituzione lascia alla legge ordinaria la determinazione del sistema elettorale. Il sistema attualmente in vigore per l’elezione della Camera dei deputati e del Senato della repubblica, prevede che il 25% dei seggi sia assegnato con il sistema proporzionale e il 75% con il sistema maggioritario.
IL REFERENDUM
Il referendum è uno strumento di democrazia diretta mediante il quale il popolo viene chiamato a pronunciarsi su una determinata questione. L’art. 75 Cost. introduce nel nostro ordinamento il referendum abrogativo di leggi o atti aventi forza di legge. Possono farne richiesta 500 mila elettori o 5 Consigli regionali. Affinché il referendum sia valido occorre che partecipi alla votazione la maggioranza degli elettori. Se il risultato è favorevole, il Presidente della Repubblica, con proprio decreto, dichiara abrogata la legge.

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