Le forme di mercato

Materie:Riassunto
Categoria:Diritto Ed Economia
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LE FORME DI MERCATO

Vi sono 4 grandi tipologie di mercato: la libera concorrenza perfetta, il monopolio , l’ oligopolio e la concorrenza monopolistica.

La libera concorrenza perfetta
Un mercato si trova in condizioni di libera concorrenza perfetta quando sono presenti gli elementi di seguito elencati:
Vi è un elevato numero di imprese di piccole dimensioni che offre un bene e un altretanto elevato numero di compratori che lo richiede.
Di conseguenza nello stesso mercato e nello stesso momento esiste un solo prezzo per ciascuna merce.
Infatti, se un’ impresa decidesse da sola di aumentare il prezzo di un determinato bene, nessun compratore sarebbe disposto ad acquistarlo; dunque il prezzo del bene è frutto dell’ incontro tra domanda e offerta;
I prodotti sono omogenei fra loro e quindi sostituibili l’ uno con l’ altro;
i consumatori e i produttori sono in grado di conoscere, in qualunque momento, ogni genere di informazione relativa al mercato;
i produttori e consumatori sono liberi di entrare e uscire dal mercato.

Il monopolio
Il monopolio è una forma di mercato in cui l’ offerta di un bene o di un servizio è concentrata nelle mani di un solo offerente, mentre molti sono i compratori.
L’ imprenditore monopolista, dunque, non teme la concorrenza di altri produttori e domina il mercato; egli stabilirà il prezzo o la quantità del bene da offrire in maniera da poter ottenere il massimo profitto.
In realtà la presenza di un unico mercato mondiale di enormi dimensioni rende difficile per qualunque impresa privata affermarsi come unico offerente.
Più diffusi sono i monopoli pubblici, distinti in: legali e fiscali:
nei casi di monopolio legale lo Stato fornisce ai cittadini, in regime di monopolio, beni e servizi che i privati non offrirebbero oppure offrirebbero a prezzi più elevati.
Diverso è il caso del monopolio fiscale: con esso lo Stato si riserva la produzione e la vendita di alcuni beni con il solo scopo di reperire entrate.

Il sistema monetario
Schematicamente lo possiamo così rappresentare:
• sistemi monetari metallici, basati cioè sulla circolazione di monete metalliche.
Si possono suddividere in:
- sistemi monometallici, se circolano monete di un solo metallo ( oro );
- sistemi bimetallici, se circolano monete di 2 metalli diversi ( oro e argento ).
• Sistemi monetari cartacei, basati invece sulla circolazione di moneta cartacea.
Tali sistemi a loro volta possono essere:
- convertibili, quando si basano sulla circolazione di biglietti di banca che il possesore può convertire in oro rivolgendosi alla banca emittente;
- inconvertibili, se non sono convertibili in oro; la massa monetaria circola per decisione dello Stato.

Il valore della moneta
Tale concetto può essere usato con 4 significati diversi:
• valore intrinseco, che è il valore dato alla moneta da un metallo con cui essa è coniata.
• valore nominale o legale, che è il valore imposto alla moneta dallo Stato, ed è indicato dalla cifra su di essa stampata.
• valore esterno o cambio, che è il valore della moneta di un Paese rispetto a quello delle monete degli altri Paesi;
• valore estrinseco o potere d’acquisto, che è rappresentato dalla quantità di beni e servizi che può essere acquistata con una certa quantità di moneta.
Il potere d’acquisto della moneta è correlato ai prezzi delle merci, se i prezzi aumentano diminuisce la quantità di beni o servizi che si può acquistare con la stessa quantità di moneta e viceversa.

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