il mio pensiero, che prima era rivolto solo al canto di Casella,
allargò la sua attenzione, come desiderosa,
e alzai lo sguardo verso la montagna
che si slancia più alto verso il cielo.
Il sole, che rosso fiammeggiava alle mie spalle,
era rotto davanti alla mia figura,
perché i raggi avevano trovato un ostacolo.
Mi volsi da u
Dante
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lo rividi più grosso e più luminoso.
Poi da ogni suo lato mi apparve
qualcosa di bianco, e di sotto
a poco a poco ne apparve un altro.
Il mio maestro restò in silenzio,
finché le prime due forme bianche si rivelarono ali;
allora distinse bene che era il nocchiero,
gridò: “presto, inginocchiati.
Ecco l’angelo di Dio: cong
Solo la cattura, la prigionia, la morte inflitta in forma orrenda a lui e ai quattro giovani innocenti occupano l'animo di Ugolino; le vicende culminate in quella tragedia sono troppo note perché sia necessario ricordarle. Lo sdegno che la narrazione di Ugolino accende nel Poeta lo fa prorompere in una fiera invettiva contro Pisa. Nella terza zona di Co
Allontanatisi da Bocca, i poeti scorgono due dannati confitti in una medesima buca,
in modo che la testa di uno sovrasta, come cappello, quella dell'altro. A colui che rode, come per fame, il cranio del suo compagno di pena, Dante rivolge la preghiera di manifestare la causa di un accanimento così disumano, promettendo che, tornato nel mondo dei viv
Farinata profetizza a Dante che non passeranno 50 mesi e anche D saprà quanto pesa l’esilio. D. spiega che la famiglia di Farinata è condannata per la strage della battaglia di Montaperti, ma Far. dice di aver difeso Firenze quando ne era stata decisa la distruzione. D. ha un dubbio: i dannati prevedono il futuro, ma non conoscono il presente; Far. gli
Nel quinto canto, invece i due poeti si imbattono in Minosse, mitico re di Creta, figlio di Zeus ed Europa, giudice severo e capace legislatore, qui è un giudice orribile e ringhioso, ma anche goffo ed irriverente; ha il compito di giudicare le anime e di condannarle, arrotolando la coda attorno al suo corpo un numero di volte pari a quello d’ordine del
Queste persone sono gli avari e i prodighi. Sono divisi in due schiere e fanno rotolare col petto dei grossi macigni, ognuna di queste schiere gira in senso opposto. Dante rimane colpito dal fatto che in queste schiere ci sono molte teste con la chierica, quindi domanda a Virgilio se erano tutti degli ecclesiastici. Virgilio risponde che furono spiritua
Al contrario del Convivio, però, è scritto in latino, perché, essendo di carattere strettamente scientifico, non è diretto al popolo, ma ai letterati e ai dotti.
Esso dibatte due importantissimi problemi, quello dell’origine della varietà delle lingue parlate, e quello della lingua volgare che deve essere adoperata dagli scrittori italiani nella com
Ci vanno coloro che non hanno commesso peccati, coloro che, per libero arbitrio, hanno scelto la vita in Dio. Però si dice che il numero di coloro che saranno beati è già conosciuto da Dio (predestinazione). Però non lo conosce l’uomo. Sa che è il numero degli angeli che si erano ribellati a Dio. E questo numero è un decimo di tutti gli angeli. In Parad
L’incontro con le tre fiere sta a rappresentare i vizi degli uomini; infatti questi incontri avvengono all’inizio di una salita proprio a testimoniare la fatica e l’angoscia dell’uomo peccatore. La prima fiera che gli si presenta davanti è la lonza, che si pensa sia un animale simile al leopardo o alla pantera, probabilmente essa rappresenta il vizio d