Io sento..., Dante

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DANTE ALIGHIERI
Io sento
Io sento si d'Amor la gran possanza,
ch'io non posso durare
lungamente a soffrire, ond'io mi doglio;
perт che 'l suo valor si pur avanza,
e 'l mio sento mancare
si ch'io son meno ognora ch'io non soglio.
Non dico ch'Amor faccia piщ ch'io voglio,
chй, se facesse quanto il voler chiede,
quella vertщ che natura mi diede
nol sosterria, perт ch'ella и finita:
ma questo и quello ond'io prendo cordoglio,
che a la doglia il poter non terrа fede;
e se di bon voler nasce merzede,
io l'addimando per aver piщ vita
da li occhi che nel lor bello splendore
portan conforto ovunque io sento amore.
Entrano i raggi di questi occhi belli
ne' miei innamorati,
e portan dolce ovunque io sento amaro;
e sanno lo cammin, si come quelli
che giа vi son passati,
e sanno il loco dove Amor lasciaro,
quando per li occhi miei dentro il menaro:
per che merzй, volgendosi, a me fanno,
e di colei cui son procaccian danno
celandosi da me, poi tanto l'amo
che sol per lei servir mi tegno caro.
E' miei pensier', che pur d'amor si fanno,
come a lor segno, al suo servigio vanno:
per che l'adoperar si forte bramo,
che s'io ' credesse far fuggendo lei,
lieve saria; ma so ch'io ne morrei.
Ben и verace amor quel che m'ha preso,
e ben mi stringe forte,
quand'io farei quel ch'io dico per lui;
chй nullo amore и di cotanto peso,
quanto и quel che la morte
face piacer, per ben servire altrui.
E io 'n cotal voler fermato fui
si tosto come il gran disio ch'io sento
fu nato per vertщ del piacimento
che nel bel viso d'ogni bel s'accoglie.
Io son servente, e quando penso a cui,
qual ch'ella sia, di tutto son contento,
chй l'uom puт ben servir contra talento;
e se merzй giovanezza mi toglie,
io spero tempo che piщ ragion prenda,
pur che la vita tanto si difenda.
Quand'io penso un gentil disio, ch'и nato
del gran disio ch'io porto,
ch'a ben far tira tutto il mio podere,
parmi esser di merzede oltrapagato;
e anche piщ ch'a torto
mi par di servidor nome tenere:
cosм dinanzi a li occhi del piacere
si fa ' servir merzй d'altrui bontate.
Ma poi ch'io mi ristringo a veritate,
convien che tal disio servigio conti:
perт che, s'io procaccio di valere,
non penso tanto a mia proprietate
quanto a colei che m'ha in sua podestate,
chй 'l fo perchй sua cosa in pregio monti;
e io son tutto suo; cosм mi tegno,
ch'Amor di tanto onor m'ha fatto degno.
Altri ch'Amor non mi potea far tale,
ch'eo fosse degnamente
cosa di quella che non s'innamora,
ma stassi come donna a cui non cale
de l'amorosa mente
che sanza lei non puт passar un'ora.
Io non la vidi tante volte ancora
ch'io non trovasse in lei nova bellezza;
onde Amor cresce in me la sua grandezza
tanto quanto il piacer novo s'aggiugne.
Ond'elli avven che tanto fo dimora
in uno stato e tanto Amor m'avvezza
con un martiro e con una dolcezza,
quanto и quel tempo che spesso mi pugne,
che dura da ch'io perdo la sua vista
in fino al tempo ch'ella si racquista.
Canzon mia bella, se tu mi somigli,
tu non sarai sdegnosa
tanto quanto a la tua bontа s'avvene:
perт ti prego che tu t'assottigli,
dolce mia amorosa,
in prender modo e via che ti stea bene.
Se cavalier t'invita o ti ritene,
imprima che nel suo piacer ti metta,
espia, se far lo puoi, de la sua setta,
se vuoi saver qual и la sua persona:
chй 'l buon col buon sempre camera tene.
Ma elli avven che spesso altri si getta
in compagnia che non и che disdetta
di mala fama ch'altri di lui suona:
con rei non star nй a cerchio nй ad arte,
chй non fu mai saver tener lor parte.
Canzone, a' tre men rei di nostra terra
te n'anderai prima che vadi altrove:
li due saluta, e 'l terzo vo' che prove
di trarlo fuor di mala setta in pria.
Digli che 'l buon col buon non prende guerra,
prima che co' malvagi vincer prove;
digli ch'и folle chi non si rimove
per tema di vergogna da follia:
che que' la teme c'ha del mal paura
perchй, fuggendo l'un, l'altro assicura.

Autore: D.Alighieri (Firenze, 1265 - Ravenna, 1321)
Note: Nel sonetto Dante riprende i motivi dell'amore
cortese. Guelfo bianco, fu condannato
all'esilio nel 1302. Morм a Ravenna alla
corte di Guido da Polenta nel 1321.