Metodo di separazione 3
IMBUTO SEPARATORE:
esso serve per separare due liquidi
che hanno diversa densità.
Ingredienti:
acqua
tetracloruro di carbonio
metodo:
mescolo i due liquidi assieme in
un beker e posso notare come le
due diverse densità dei due fanno
in modo che siano perfettamente...
Chimica
Ordina per: Data ↑ Nome ↑ Download Voto Dimensione ↑
faccio defluire in basso i due liquidi e avvicino la bacchetta di ebanite (precedentemente caricata con il pelo di gatto)
RISULTATI: l’alcool viene attratto dall’ebanite, mentre il tetracloruro non ha nessun tipo di attrazione.
CONCLUSIONI: il tetracloruro e l’ebanite non sono polari mentre l’alcool e l’ebanite si perché si attraggono.
SO
Attrezzatura: una pastiglia effervescente di aspirina c; un flacone da 100ml con chiusura ermetica; bilancia elettrica; acqua distillata; spruzzetta.
Descrizione:
➢ Misurare la forza peso del flacone vuoto e della pastiglia, separatamente, con la bilancia.
➢ Impostare come tara la forza peso del flacone.
➢ Riempire, per un po’ meno della
• Acqua distillata
• Fenoftalina (indicatore)
Svolgimento della prova:
1. Mettere nella beuta l’acqua distillata più l’indicatore (fenoftalina);
2. Aggiungere il sodio ed osservare la reazione.
Elaborazione:
Na(s) + HO(l) NaOH(l)+H(g)
2 2
2 Na(s) + 2 HO(l)
Durante un processo chimico le sostanze si combinano tra loro, in modo più o meno spedito, per formare i cosiddetti prodotti della reazione. Pertanto la rapidità con cui i reagenti scompaiono, o con cui i prodotti si formano, corrisponde alla velocità di reazione.
Sperimentalmente è possibile dimostrare che la velocità di una reazione dipende da alc
Siccome il pallone che noi stiamo usando non è tarato metteremo del vino pari a 150-200ml.
Abbiamo messo il vino nel pallone, poi colleghiamo con un tubo l’acqua che esce dal rubinetto per arrivare al condensatore però l’acqua che noi abbiamo aperto deve rimanere sempre in circolo.
In precedenza, perciò, abbiamo posto il pallone su un treppiede
Se non accade nulla la lamina metallica è già allo stato ridotto.
Si procede nello stesso modo effettuando tutte le combinazioni possibili tra le soluzioni a disposizione e le lamine metalliche. In base alle osservazioni si crea una tabella qualitativa in cui i metalli presi in considerazione vengono presi in ordine crescente di tendenza a ridursi.~
Se le lamine delle due semicelle vengono collegate ad un voltmetro, si leggerà una certa differenza di potenziale tra le due semicelle. Ogni coppia di semicelle è caratterizzata da una sua differenza di potenziale che dipende, oltre che dalla natura dei metalli, anche dalla concentrazione della soluzione e dalla temperatura delle due semicelle.
Non
Per evitare inutili perdite di tempo nella determinazione del numero di ossidazione di un elemento, esistono le seguenti regole pratiche:
1. L’idrogeno (H) nei suoi composti ha sempre numero di ossidazione +1, eccetto che negli idruri (metallo + idrogeno) in cui ha -1.
2. L’ossigeno nei suoi composti ha numero di ossidazione -2, eccetto che nei
2-inserire la lamina di Rame nel becker contenente il solfato di Rame e la lamina di Alluminio nel becker con il solfato di Zinco( in laboratorio è stato utilizzata una lamina di alluminio ma solitamente nel becker deve essere inserito un metallo immerso in un suo sale, in questo caso sarebbe quindi stato ideale lo Zinco) .
3-riempire il tubo a