Vaccino HIV

Materie:Appunti
Categoria:Biologia

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VACCINI CONTRO L’HIV:
PROSPETTIVE E SFIDE.

Oggi il virus dell’HIV è uno tra i più conosciuti, ma è ancora un obiettivo difficile realizzare un vaccino contro questo agente patogeno.
Non è possibile comportarsi come per un qualunque altro virus, perché iniettando in un organismo il virus dell’HIV, seppur debilitato o ucciso, il rischio di infezione rimane molto alto e se queste forme del virus causassero l’infezione si avrebbe una catastrofe.
Il vaccino dovrebbe essere in grado di uccidere il virus e distruggere o impedire la riproduzione di tutte le cellule infettate. Ci sono 2 tipi di vaccini: uno attiva la “branca umorale” del S.i. che stimola la produzione di molecole che contrassegnano il virus che verrà in seguito ucciso. Qui i linfociti T helper istruiscono i linfociti B a trasformarsi in cellule memoria che reagiranno nelle infezioni successive. Non è mai stato sperimentato alcun vaccino che stimoli l’altra branca del S.i. ossia la “componente cellulare” che immunizza le cellule dall’infezione virale. Qui i linfociti T citotossici perlustrano il sangue e eliminano i virus presenti. Si pensa comunque che i vaccini più efficaci saranno quelli che stimolano entrambe le branche del S.I. Ora le conoscenze sul virus HIV sono molto avanzate, ma al contrario si conosce ancora molto poco il sistema immunitario. Per riuscire a sconfiggere il virus si dovrà conoscere perfettamente il sistema immunitario e i suoi modi di reazione al virus.
LA PROTEINA Env
Attualmente i migliori candidati per l’eliminazione del virus sono quelli che contengono alcuni amminoacidi della proteina di cui è formato l’involucro esterno del virus. Questo usa la proteina come una chiave per entrare nelle cellule e distruggerle; se si riesce a legare alcuni anticorpi all’estremità della proteina il virus non potrà più entrare nelle cellule per infettarle. La proteina, detta anche Gp161 è formate da 2 parti: Gp120 e Gp41. Gp161 i Gp120 sono state sperimentate come vaccini perché si legano al virus e sintetizzano alcuni anticorpi che lo neutralizzano ed eliminano la sua capacità di infettare altre cellule.
Purtroppo le due proteine sono efficaci solo su alcuni ceppi del virus. Il problema è che la proteina, sintetizzata in laboratorio funziona sui i virus vivi ma debilitati, che hanno una configurazione diversa dal virus originale, molto più compatto.
Si stanno sperimentando forme di Pseudovironi (simili al virus, ma contenenti solo gp161) che sarebbero accettati dal virus e lo potrebbero distruggere. Una delle maggiori difficoltà è dovuta dal fatto che non è facile trovare cavie sulle quali sperimentare il virus. Infatti l’HIV è un virus quasi esclusivamente umano. La sindrome si manifesta anche sulle scimmie, le principali cavie usate per la sperimentazione il cui virus (SIV), è analogo all’ HIV umano.
I vaccini per le scimmie sono più a avanzati che quelli per gli umani, ma preoccupa il fatto che alcuni esemplari sono morti dopo il vaccino.

Da: Le Scienze n° 361, settembre1998

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