Il processo di sedimentazione delle rocce

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Testo

Il Processo Sedimentario

Il processo sedimentario consiste nel depositarsi (sedimentazione) in ambiente subaereo o subacqueo dei prodotti provenienti dalla degradazione di rocce preesistenti o d’altri materiali. La formazione delle rocce sedimentarie, che prendono origine dal processo di sedimentazione avviene attraverso le seguenti fasi:
1. Degradazione
2. Erosione – Trasporto
3. Sedimentazione
4. Diagenesi

Degradazione

Le rocce superficiali sono soggette ad un complesso di fenomeni che portano al loro smantellamento in seguito ad alterazioni di tipo fisico e chimico. La degradazione si manifesta sul posto e quindi prepara i materiali all’erosione e al trasporto che sono la fase successiva.

Erosione – Trasporto

Nel momento in cui un prodotto della degradazione è asportato dalla roccia madre ad opera di un agente qualsiasi, si dice che quella roccia subisce un processo d’erosione e trasporto; queste ultime sono due azioni strettamente legate tra loro.
Il trasporto viene ad opera delle acque, infatti, i prodotti della degradazione sono strappati alla roccia madre dalle onde marine, dalla pioggia battente, da rigagnoli d’acqua o da un fiume e quindi trasportati per rotolamento, in sospensione, in soluzione oppure in sospensione colloidale. Il trasporto può anche avvenire per trascinamento del materiale ad opera dei ghiacciai, e ancora possiamo avere il trasporto eolico che consiste nel trasporto in sospensione del materiale ad opera del vento.

Sedimentazione

I materiali trasportati sono successivamente abbandonati dagli agenti trasportatori, cioè depositati in luoghi diversi, in ambienti diversi secondo varie modalità determinate da fattori fisici, chimici e biologici. Ad esempio le acque torbide di un fiume trasportano grandi quantità di materiali che poi possono essere abbandonati lungo il letto o le sponde del fiume stesso o in aree temporaneamente invase, cioè in località o zone che appartengono ancora al continente. La corrente del fiume trasporta materiali anche fino al mare e questi materiali possono essere dispersi dalle correnti lontano dalle coste e poi abbandonati su fondali marini. Da questi esempi si può intuire quanto numerosi e diversi siano gli ambienti dove avviene la deposizione dei materiali trasportati dai vari agenti. Il complesso di materiali deposti prende il nome di sedimenti.
Gli ambienti di sedimentazione possono essere distinti in tre gruppi fondamentali:
1. Ambiente Continentale: in questa sede i sedimenti possono formarsi sia in presenza d’acqua sia in presenza della stessa.
2. Ambiente di Transizione: è un ambiente intermedio tra la terra e il mare, ad esempio ambiente lagunare e litorale (zona compresa tra l’alta e bassa marea).
3. Ambiente Marino: la sedimentazione avviene nei fondali marini, che possono avere diverse profondità.
Le caratteristiche dei vari ambienti condizionano la presenza e lo sviluppo delle forme organiche (animali e vegetali) che negli ambienti medesimi vivono. La definizione e la conoscenza degli ambienti è quindi molto importante perché ad essi sono legati i vari tipi di rocce sedimentarie e le forme fossili che vi si trovano in base quindi al tipo di roccia e al suo contenuto in fossili si può risolvere o ricostruire l’ambiente ove il sedimento si è formato.

Diagenesi

Con il termine diagenesi s’intende una serie di trasformazioni che i sedimenti appena deposti subiscono per poi diventare rocce sedimentarie.
La diagenesi comprende tre processi:
1. Costipamento: compressione dei sedimenti con conseguente riduzione degli spazi interstiziali ed espulsione dell’acqua negli spazi stessi.
2. Cementazione: le sostanze disciolte nelle sostanze circolanti (calcite, silice, dolomite ecc.) precipitano riempendo gli interstizi rimasti cementando i vari componenti dei sedimenti.
3. Ricristallizzazione: con questo processo i materiali dei sedimenti vengono sciolti in soluzioni circolanti poi successivamente tornano a depositarsi alimentando e ingrossando i cristalli della stessa specie
Le rocce sedimentarie affioranti costituiscono il 75% delle terre emerse; i processi di sedimentazione che generano le rocce sedimentarie si distinguono solitamente in:
1. Processo meccanico da azione di trasporto
2. Processo chimico per evaporazione e per precipitazione da soluzioni
3. Processo organico da attività di organismi
Tra le principali rocce sedimentarie ricordiamo le rocce clastiche da sedimentazione meccanica, rocce di deposito chimico da sedimentazione chimica, rocce organogene da sedimentazione organica e infine rocce piroclastiche derivanti dall’accumulo dei prodotti di esplosioni vulcaniche.
Tra le rocce clastiche ricordiamo le lutti che sono comunemente dette argille contenenti una certa percentuale di carbonato di calcio (CaCO3), vengono denominate marne. Se il contenuto di CaCO3 aumenta, la roccia prende il nome di marna calcarea e infine di calcare.
Rocce piroclastiche derivano e si formano in seguito a fenomeni di esplosione vulcanica. Questi depositi piroclastici si distinguono in: lapilli, sabbia e ceneri.
Le rocce piroclastiche più o meno cementate sono definiti tufi vulcanici. Ricordiamo ancora tra le rocce piroclastiche le pozzolane, usate per la malta idraulica. Le rocce di deposito chimico si depositano per evaporazione o per diminuzione del potere solvente del liquido in cui le sostanze sono disciolte i seguito a reazioni chimiche che avvengono tra queste sostanze. Ricordiamo tra queste il gesso e il salgemma.
Rocce organogene o di deposito organico, derivano dall’attività biochimica degli organismi e dalla loro capacità di accumularsi generalmente in ambiente marino dei residui organici e vegetali. Le rocce organogene possono essere: calcaree, dolomitiche, silicee e fosfatiche.
Le rocce dolomitiche sono costituite da carbonato doppio di calcio e magnesio; sembra che abbiano avuto origine durante la diagenesi da calcari organogeni per metasomatosi, cioè lo scambi tra i sedimenti e il magnesio contenuto nell’acqua marina.
Le rocce silicee sono dovute all’attività e all’accumulo di spoglie silicee di microrganismi.
Le rocce fosfatiche derivano e si formano in seguito a processi di sedimentazione derivanti dall’accumulo del cosiddetto guano prodotto dagli escrementi di certi uccelli. I più importanti depositi di guano si trovano in alcune isole presso le coste del Perù.

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