Gli organi interni di un suino

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Categoria:Biologia
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Testo

RELAZIONE SULL’ESPERIENZA IN LABORATORIO

Il giorno 28 febbraio , avendo iniziato lo studio degli apparati del corpo umano la classe si è recata in laboratorio dove è stato possibile osservare alcuni tra i principali organi di un maiale; in particolare: cuore, fegato, polmoni, reni e milza.

FASI DI LAVORO
• Inizialmente tutti gli organi sono stati estratti dal sacchetto in cui erano conservati per poi essere riposti in un apposito recipiente in modo da renderli facilmente visibili e “manovrabili”.
• Con l’aiuto dell’insegnante è stato possibile distinguere i vari organi e le loro componenti , inoltre, munendosi di guanti è stato possibile toccare gli organi in modo da confrontarli nelle loro diversità.

ANALISI DEGLI ORGANI

CUORE :il cuore, come del resto tutti gli organi presi in considerazione durante l’esperienza, era di grandezza superiore rispetto a quella umana.
Osservando quest’ultimo è stato possibile prima di tutto notare lo spessore e la solidità del tessuto muscolare che lo componeva e in un secondo momento distinguerne le rispettive aree: i due atri superiori e i due ventricoli inferiori, inoltre evidentemente distinguibile era la grandezza e robustezza del ventricolo sinistro rispetto a quello destro; sempre osservando il cuore è stato possibile stabilire caratteristiche e posizioni della vena polmonare e dell’aorta, avendo funzioni differenti nel sistema circolatorio i due condotti sanguigni sotto un confronto tattile apparivano evidentemente differenti, infatti la struttura della vena era meno robusta di quella dell’arteria

FEGATO: il fegato era decisamente diverso rispetto al cuore in quanto il suo tessuto di carattere spugnoso non era per niente robusto al contrario del tessuto muscolare del cuore.
Osservando la sua struttura è stato possibile distinguere i due lobi e nello stesso tempo identificare la posizione della cistifellea .

POLMONI: simile dal punto di vista tattile a quello del fegato, il tessuto dei polmoni appariva poco robusto e sempre di carattere spugnoso ma di un colore più rosato.
Per consentire una facile visione della complessiva struttura dei polmoni e del loro apparato più in generale è stato necessario affrancare questi ultimi ad un uncino. Osservando i polmoni è stato possibile notare le differenze tra il destro e il sinistro notando i tre lobi nel primo e i due nel secondo, inoltre tagliando una piccola parte dell’organo e immergendola in acqua si è notato come questa galleggiasse contenendo aria. Tra i due polmoni una serie di anelli che partivano dall’alto fino a scomparire all’interno dei polmoni stessi descrivevano la trachea, un tubo compatto e resistente dove con un’apposita bacchetta introdotta in una diramazione dei bronchi interna al polmone è stato possibile raggiungere un apertura esterna ai polmoni ritornando così alla trachea.

RENI: il rene composto a sua volta da un tessuto semplice appariva esternamente come un fagiolo sormontato dalla ghiandola surrenale. Nel caso dei reni è stato possibile osservare la composizione interna dell’organo distinguendo così: nella parte centrale in comunicazione con l’esterno approssimativamente vicino all’uretere la vena e l’arteria renale, nella parte più interna i vari pelvi renali e sulla zona corticale la forma presso che triangolare delle piramidi di Malpighi.

MILZA: molto più grande di quella umana la milza è stata osservata molto più generalmente rispetto agli altri organi senza trattare caratteri specifici.
Oltre alla visione e alla considerazione degli organi più “grandi” e di conseguenza più importanti è stato possibile vedere altri componenti quali l’epiglottide costituita da un tessuto cartilagineo ,il tessuto connettivo che ricopriva tutti gli organi essenzialmente elastico e all’interno del polmone la differenza tra un condotto bronchiale e uno sanguigno infatti quest’ultimo sotto pressione espelleva sangue.

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