Tangentopoli

Materie:Tesina
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Testo

Approfondimento d’esame anno 2007/2008

di Gabriele Massetti
Gabriele Massetti 5°C
Approfondimento d’esame anno 2007/2008
IL CASO MANI PULITE
1.1 Introduzione
Mani pulite è un’indagine giudiziaria attuata contro la corruzione del mondo politico e finanziario distribuita a livello nazionale in Italia agli inizi degli anni ’90.
Il nome “mani pulite” deriva dalla denominazione di questo fenomeno anche in altri paesi europei come l’Inghilterra e la Francia (clean heands).
Tutta questa indagine portò alla fine della prima repubblica italiana (cioè tutta l’organizzazione creata con la costituzione nel 1948,formata principalmente dai Socialisti Italiani e da Democrazia Cristiana)con la conseguente scomparsa dei suoi partiti cardini.
Il sistema di corruzione dei partiti prese il nome di Tangentopoli.
1.2 L’inizio
Il fenomeno Tangentopoli prese piede il 17 febbraio 1992,quando un giovane Antonio Di Pietro (allora pubblico ministero)chiese al GIP di Milano la cattura di Mario Chiesa,noto membro delle PSI (partito socialista italiano) e da qui partì la prima inchiesta di Di Pietro cioè Mani pulite.
Curiosa la definizione che diede Bettino Craxi,allora presidente del partito socialista,di Chiesa ; lo definì un “mariuolo isolato” cioè una scheggia impazzita dell’invece sano partito socialista.
Il giudice Di Pietro
1.3 L’esponenziale aumento di denunce
Con queste incriminazioni ,anche Democrazia Cristiana perse tantissimi voto nelle elezioni del ’92,mentre l’opposizione ne guadagnò come ad esempio una giovane Lega Nord al suo solo terzo anno dalla fondazione;per questo motivo il Parlamento creatosi risultò alquanto debole e dovettero instaurare le elezioni anticipate solo 2 anni più tardi.
Tornando alle corruzioni,proprio nell’aprile del ’92 moltissimi industriali sia della maggioranza che dell’opposizione,furono arrestati per corruzione.
Una volta confessato alcuni di essi partì una vera e propria catena che portò all’arresto di moltissimi politici di secondo piano,incriminati dai loro stessi leader di partito.
Ci fu anche un suicidio,nel settembre ’92 di Sergio Moroni ,cosa che scaturì l’ira di Bettino Craxi suo grande amico,il quale parlò di “clima infame”.

2 Crollo della DC e aumento della Lega nel 1993
Nelle elezioni dicembrine la DC perse metà voti e Craxi,dopo aver ricevuto tanti avvisi di garanzia,si dimise nel febbraio ’93 da segretario del PSI.
L’indagine comunque proseguì su tutto il territorio italiano rivelando che la corruzione era veramente diffusa su tutta la penisola;basti pensare che ci furono tantissimi procedimenti contro il tesoriere della DC Severino Citaristi,e quindi anche contro la pubblica amministrazione con parlamentari ed amministratori locali del partito di maggioranza.
Essendo che molti di essi facevano parte del governo Amato,il quale aveva sollecitato tutti i parlamentari inquisiti a lasciare il loro incarico, il governo vide un tasso di dimissioni altissimo in corso d’opera.
Quindi molti rappresentanti della PSI si costituirono e proclamarono la verità sul “conto protezione” cioè di un finanziamento illecito che aveva visto come destinatario il partito socialista,con mente Craxi e precettore materiale Martelli.
Nelle elezioni amministrative del ’93 la DC perse ancora metà voti e la PSI praticamente scomparve.
In compenso nel Nord Italia prese molti voti la solita Lega Nord che conquistò addirittura Milano.
Bettino Craxi(a destra) e Silvio Berlusconi
2.1 La reazione del parlamento
Nel marzo‘93, il governo di Giuliano Amato cercò di trovare una "soluzione politica" con una nuova legge sul finanziamento dei partiti. Fu così emanato il decreto Conso, definito criticamente "il colpo di spugna". Si approvò questo decreto legge solo dopo che la Commissione affari costituzionali del Senato aveva accolto un disegno di legge che non penalizzava il finanziamento illecito dei partiti.
Questo però venne fatto violando un tacito accordo il quale dice che il Governo doveva avere il compito di tramutare un dibattito parlamentare in decreto legge,ma quel giorno il Consiglio dei ministri non attese l’approvazione del Senato e lo riversò direttamente in decreto.
L’effetto di questo decreto sarebbe stato quello di disciplinare la materia solo per il futuro ma tramite un articolo del codice penale,sarebbe risultato un decreto applicabile anche a reati commessi in passato (normativa retroattiva) e ,dopo esser passato alla Corte Costituzionale,sarebbe diventato una sorta di amnistia per i reati di corruzione passati.
A tal proposito il presidente della repubblica Scalfaro decise di non firmare il decreto-legge il quale non entrò mai in vigore. A tal proposito nel marzo ’93 il governo Amato si dimise e il Corpo elettorale cambiò la legge elettorale in favore di un sistema maggioritario,mediante un referendum popolare .
2.2 Il processo Cusani
Intanto le indagini relative a tangentopoli continuarono ad andare avanti che rilevò nel marzo ’93 uno scandalo per 250 milioni di dollari riguardante l’ENI (idrocarburi); il suo presidente nello stesso anno arrivò al suicidio per un “buco” di oltre 6 miliardi di lire. Ma vero scalpore e audience fece in questo periodo il processo a Cusani,accusato per reati nella partnership tra Edison e ENI; non fu tanto per il fatto in se,perché Cusani non era un personaggio noto,a far scalpore ma il fatto che nel processo partecipassero molti illustri politi come Arnaldo Forlani ex presidente del consiglio.
Furono intromessi un po’ tutti in questo processo;lo stesso Craxi ammise di aver ricevuto tangenti per 93 milioni di dollari di fondi illegali (famosa la sua risposta alle accuse ),ma anche la Lega con Umberto Bossi,suo presidente,con un capo di imputazione di 200 milioni di finanziamenti illeciti.
Umberto Bossi e la “sua” Lega
3 L’arrivo di Berlusconi e delle “fiamme sporche”
Il settembre ’93 rappresentò una data importante perché le indagini si allargarono anche oltre la politica ; difatti fu arrestato un giudice milanese , Curtò , e 80 uomini della Guardia di Finanza (da qui fiamme sporche) nonché 300 industriali fra cui il segretario Fiat.
Tornando alla politica,nel ’94 Silvio Berlusconi entrò in politica (scese in campo secondo il suo gergo) e stravinse le elezioni ; la prima cosa che fece fu emanare un decreto legge (decreto Biondi) il quale favoriva gli arresti domiciliari per la maggior parte di crimini di corruzioni.
Emblematico il fatto che solo qualche giorno prima,i finanzieri arrestati avevano anche parlato della Fininvest (gruppo della famiglia Berlusconi) ma con questo nuovo decreto il pool dei magistrati di Di Pietro non avrebbero potuto lavorare perché sarebbero entrati in una situazione di conflitto. In ogni modo,onde evitare di mettersi contro la pool di avvocati di Mani pulite,Berlusconi ritirò il decreto Biondi tanto che il Ministro degli Interni (Roberto Maroni della Lega) non fece neanche in tempo a leggerlo per la velocità con il quale fu ritirato.
Indubbiamente questo insospettì Di Pietro che intraprese una battaglia contro Berlusconi (continua tutt’oggi) ; i due continuarono per un paio di anni a beccarsi,continuando Di Pietro le indagini contro Berlusconi e il governo a mandare degli “ispettori” negli uffici dei giudici milanesi per constatarne la regolarità dello svolgimento delle indagini.
3.1 1995 : i complotti contro i magistrati
Nel ’95 furono avviate molte indagini contro Di Pietro,il quale fu assolto comunque da tutte le accuse,mentre a Berlusconi vennero imputate nuove accuse.
In ogni caso Di Pietro,dopo esser stato prosciolto , iniziò una finora non troppo felice carriera politica, e fondò l’Italia dei Valori che è tuttora attivo ed è di solito schierato con le principali coalizioni di centro-sinistra .
Il partito “L’Italia dei Valori” di Di Pietro
4 Il dopo-Tangentopoli e il Berlusconi bis e ter
Dopo il 1994 il rischio che i processi venissero cancellati a causa della prescrizione divenne molto concreto,cosa chiara sia ai giudici che ai politici.
Questo fu documentato dal fatto che da entrambe le coalizioni politiche ( Polo ed Ulivo) si allearono nell’opporsi alla magistratura ed inoltre le riforme giudiziarie da essi presentate sembrerebbero avere un fino perdi-tempo nei processi italiani per far cadere in prescrizione i numerosi reati.
Due tra i più famosi interpreti dell’intera vicenda Mani pulite ,cioè Previti e Craxi,evitarono la galera solo grazie a scappatoie ; per il primo intervenne il Parlamento mentre Craxi ,condannato definitivamente a molti anni di reclusione, scelse la latitanza finendo i suoi giorni nel 2000 in Tunisia.
La tomba di Bettino Craxi in Tunisia
Dopo la vittoria di Berlusconi delle elezioni del 2001 e successivamente nel 2008 ,l’opinione pubblica nei confronti dei giudici si presentava molto diversa da Mani pulite ; divennero infatti sempre più rare in televisione le opinioni favorevoli al pool di Milano.
Per molti tutto questo è dato anche dal fatto che Berlusconi abbia preso sempre più un potere mediatico importante. Interessante da ricordare che anche Bossi,segretario delle Lega, e il suo compagno Orsenigo si presentarono in parlamento con una corda da impiccagione per protestare contro la grande corruzione del sistema politico soprattutto riguardante la “prima repubblica”.
5 Statistiche di Mani Pulite
Qui di seguito riporto una tabella nella quale sono riassunte tutte le cifre di Mani Pulite.
Pool di Mani pulite di Milano (17 febbraio 1992-6 marzo 2002)
Inchieste
Persone inquisite
Oltre 5000
Tra le suddette,le posizioni considerate sono state
4520
tra le posizioni considerate, quelle che il pool di Mani pulite ha trasmesso ad altre Procure per competenza territoriale sono state
1350
tra le posizioni considerate, quelle per cui il pool di Mani pulite ha richiesto il rinvio a giudizio sono state
3200

Esiti delle richieste di rinvio a giudizio
Persone condannate dal Gup o dal Tribunale
1254 (55,29%)
...... tra le persone condannate dal Gup o dal Tribunale, quelle con patteggiamento sono state
847 (37,35%)
...... tra le persone condannate dal Gup o dal Tribunale, quelle in rito abbreviato (Gup) o dibattimento (Tribunale), sono state
407 (17,95%)
Persone prosciolte dal Gup o dal Tribunale (la media nazionale attuale è del 30%)
910 (40,12%)
...... tra le persone prosciolte, quelle per estinzione del reato dovuta a prescrizione sono state
422 (18,61%)
...... tra le persone prosciolte, quelle per estinzione del reato dovuta a morte del reo, amnistia, oblazione o ne bis in idem sono state
58 (2,56%)
...... tra le persone prosciolte, quelle assolte nel merito da Gup o Tribunale sono state
430 (18,96%)
Altre posizioni (iunioni, nullità, restituzioni, stralci, ..)
104 (4,59%)
Totale procedimenti conclusi davanti a Gup o Tribunale
2268 (100%)
ancora pendenti davanti a Gup o Tribunale
467
trasmesse ad altre sedi/autorità da Gup o Tribunale
465
Totale
3200
Rielaborazione dei dati ufficiali provenienti dalla Procura della Repubblica di Milano

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