I tentativi di spiegare la genesi dei crateri lunari portarono alla formulazione di due ipotesi: a chi sosteneva l'ipotesi di fenomeni vulcanici, si opponeva chi preferiva la teoria meteoritica, in base alla quale, non esistendo un'atmosfera lunare che freni e consumi le meteoriti, l'impatto con la superficie sprigionerebbe un'enorme energia e quindi la
Astronomia
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2) RIVOLUZIONE: Lo effettuata lungo un orbita ellittica la cui eccentricità 0.055; quindi ci sarà un perigeo e un apogeo e la distanza media è intorno a 384.000 km. La durata della rivoluzione può però essere di due tipi: SIDEREA O SINODICA. Questo dipende dal punto di riferimento. La diff. che è di circa due giorni è data dal fatto che nel frattempo si
Le costellazioni e la Sfera celeste
I grandi popoli dell’Asia minore hanno radunato le stelle visibili ad occhio nudo in costellazioni, alle quali hanno dato nomi che talvolta derivano dall’immagine suggerita alla fantasia dalla disposizione delle stelle. In realtà le figure attribuite alle costellazioni non hanno alcun significato re
Dato l’aspetto lattiginoso, la mitologia attribuisce l’origine della Via Lattea ad alcune gocce di latte cadute dal seno di Giunone mentre allattava Ercole. La Via Lattea, che come una gigantesca fascia bianca, sfumata, a contorni irregolari, circonda il nostro cielo, non è altro che un immenso ammasso stellare, che fa il giro completo della sfera celes
• Il red-shift ( spostamento verso il rosso ) ovvero la luce delle galassie si spostano verso la parte rossa sello spettro elettromagnetico o verso lunghezze d’onda maggiore. In questo caso il red-shift è segno di un’ allontanamento delle galassie e segue pari passo l’interpretazione di Hubble che associava questo spostamento all’effetto Doppler. Se a
Un'altra famosa supernova del passato altrettanto considerevole per brillantezza apparve nell'ottobre 1604 in Ofiuco e venne descritta dal grande Keplero, già assistente di Tycho Brahe.
Solo negli anni Venti si riuscì a capire che le supernovae, come poi vennero chiamate, non sono solo semplici esplosioni termonucleari sulla superficie di una stella
Secondo la classificazione di Hubble si distinguono in ellittiche, spirali, spirali barrate ed irregolari.
Le galassie ellittiche hanno la forma geometrica di un elissoide e si rappresentano con la lettera E. Il grado di schiacciamento si misura con un indice numerico che va da 0 a 7: quelle di tipo 0 sono sferiche, quelle di tipo 7 sono appiattite.
A questo punto neanche la trasformazione della stella in una stella di neutroni riesce a impedire il collasso completo e la stella precipita sempre più su se stessa. Una situazione particolare si ha quando la massa in contrazione raggiunge un determinato raggio (raggio gravitazionale di Schwarzschild) al di sotto del quale neanche i raggi luminosi posso
Ricaviamo le informazioni che ci occorrono studiando la radiazione che giunge da esse e dal loro moto nello spazio. Possiamo così determinare la massa, il raggio, la temperatura e la densità in ogni punto della stella, la sua posizione nella Galassia e l’orbita descritta attorno al centro galattico.
Da tali parametri si cerca di ricostruire il modo
Nella nostra Galassia, la Via Lattea, sono presenti stelle con età molto diverse. La grande maggioranza è formata da stelle vecchie, con età di qualche miliardo d’anni.
Alla fine di un ciclo evolutivo durato diversi miliardi d’anni, le stelle di massa piccola e media si trasformeranno in nane bianche, cioè stelle dalle minuscole dimensioni (paragon