Stati d’animo: Gli addii,del 1911, rappresenta una stazione, al momento dei saluti prima della partenza di un treno.
• La composizione, centrata nella locomotiva( simbolo di progresso),diverge simmetricamente.
• Linee sinuose e rette si contrastano.
• Volumi scomposti e compenetrati.
L’opera comunica la tensione e la vitalità della vita
Arte
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Spazio: Nell’opera gli elementi sono collocati secondo una precisione nello spazio. Tuttavia il pavimento e lo sfondo appaiono quasi verticali.
3^PARTE:DESCRIZIONE ICONOLOGICA/ICONOGRAFICA
E FUNZIONI COMUNICATIVE
Descrizione iconografica:Al centro sono rappresentati Maria e l’arcangelo Gabriele: Maria, a destra, è seduta e si ritrae sorpre
-sostenuto da colonne e non da pilastri polistili, si ispira alle terme di Diocleziano a Roma da lui viste. In questo modo affermava anche la continuità col vecchio edificio carolingio preesistente.
-Monaco di umili origini, ma ingegnoso compagno di studi del re Luigi VI. Ridà lustro alla chiesa che era in abbandono.
l’abate pensava ch
• A ciascuno strumento si richiede esser fatto colla esperienza. Ciascuno strumento per sé debbe essere operato colla esperienza dond’esso è nato.
• Perché si vede più certa la cosa l’occhio ne’ sogni che colla immaginazione stando desto.
• Fuggi e precetti di quelli speculatori che le loro ragioni non son confermate dalla isperienzia.
• …
Manet, anche dissentendo apertamente dalla impostazione del maestro, terminò il corso in sei anni, acquisendo uno stile fortemente e solidamente tradizionale; infatti la sua rivoluzione non era nella tecnica usata ma nella scelta dei temi rappresentati. Lo stesso anno aprì un suo studio con Albert de Balleroy.
Durante questi anni Manet intraprese mo
* struttura e equilibrio compositivo
-peso (in relazione a numero, grandezza e colore)
-linee di forza (linee virtuali)
-struttura statica/dinamica (statica: linee di forza prevalentemente orizzontali o verticali; dinamica: linee di forza oblique)
* elementi del linguaggio visivo
-punto (nitido, sfuocato, ecc…)
-linea (andament
Il secondo San Sebastiano del Mantegna, ora al Museo del Louvre a Parigi, proviene dalla chiesa parrocchiale di Aigueperse... Erika Tietze-Conrat lo poneva nel 1467, al tempo della Camera degli Sposi a Mantova, e in rapporto con l’Ipnerotomachia di Polifilo... Precedentemente era stato suggerito che il dipinto fosse stato portato in dote da Chiara Gonza
Nel 1460 Antonello fece un viaggio probabilmente nell’Italia centrale dove conobbe artisti come Piero Della Francesca e cominciò a interessarsi alle regole prospettiche. Poi rientrò a Messina dove stette fino al 1465, ma non restano opere di questo periodo poiché due terremoti distrussero tutte le sue opere.
Si ipotizza poi un altro viaggio e dal 14
Successivamente dal 1465 ai primi anni ‘70 andò via da Napoli e probabilmente si recò a Firenze, dove entrò in contatto con l’arte Rinascimentale fiorentina, in particolare con quella di Piero della Francesca dalla quale trasse l’uso sapiente della prospettiva.
Dal 1471 al 1474 fu nuovamente in Sicilia dove realizzò alcune opere tra le quali: l’Annu