spazi aerei

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Categoria:Traffico Aereo

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Testo

Spazi Aerei
Gli stati membri dell’ICAO sono tenuti ad indicare, in accordo con quanto stabilito dall’annesso 11 e per i territori sotto la loro giurisdizione, quelle porzioni di spazio aereo e quegli aeroporti per i quali intendono assicurare i servizi del traffico aereo.
Nel delimitare lateralmente gli spazi aerei entro i quali fornire i servizi ATS, viene tenuto conto delle esigenze dei servizi stessi più che dell’andamento dei confini nazionali dei vari stati. Succede, perciò, che dietro accordi bilaterali, porzioni di territorio di uno stato siano poste sotto la giurisdizione di un’altro stato, così come porzioni di oceano o acque extraterritoriali siano poste sotto la giurisdizione di un determinato stato che si assume la responsabilità di assicurare servizi ATS con STANDARDS e procedure conformi a quelli in vigore sul proprio territorio. Tutto ciò deve essere noto tramite debite pubblicazioni sugli AIP Nazionali.
La prima ripartizione dello spazio aereo, quasi dovunque praticata, è quella orizzontale che permette di stabilire uno spazio aereo “INFERIORE” sovrastato da uno “SUPERIORE”.
Lo scopo di questa divisione è consentire l’applicazione di procedure diverse nelle due porzioni di spazio aereo, che di solito sono interessate da aerei che con prestazioni che presentano necessità diverse. La separazione viene effettuata a quote diverse da stato a stato debitamente pubblicate sugli AIP Nazionali.
Per l’Italia tale separazione è fissata a FL 195.
I servizi di informazione e allarme vengono forniti congiuntamente da tutti gli enti ATS a tutto il traffico conosciuto all’interno delle rispettive circoscrizioni.
Tali circoscrizioni, chiamate FIR (Regioni informazione volo), diventano spazi aerei ASSISTITI o comunque NON CONTROLLATI.
Le circoscrizioni entro cui si stabilisce che sia fornito anche il servizio di controllo vengono poste sotto la giurisdizione di un’ ente ATC (Air Traffic Control) e diventano spazi aerei controllati.
Dal 1992, anche l’Italia, insieme agli altri stati europei ha adottato la nuova classificazione ICAO degli spazi aerei.
Nel redigere la nuova normativa che dovrebbe armonizzare le operazioni di volo entro le aree ad uso promiscuo IFR/VFR, gli esperti hanno stabilito che ogni classe di spazio aereo porta con sé la regola che i piloti devono rispettare i servizi che gli enti ATS devono fornire.gli spazi aerei sono stati suddivisi in sette classi, contraddistinte dalle lettere dalla A alla G, che sintetizzano le condizioni in cui devono essere condotti i voli in IFR e VFR.
Le lettere A,B,C,D,E individuano gli SPAZI CONTROLLATI; le lettere F,G individuano gli SPAZI NON CONTROLLATI.
L’ ICAO lascia ad ogni stato la libertà di adottare solo le classi che, in base alle esigenze locali, permettono l’organizzazione più razionale dello spazio aereo nazionale.
Ogni stato deve comunque provvedere a riportare le lettere designatici lungo i confini dei vari spazi aerei rappresentati sulle carte di navigazione in modo da consentire ai piloti di avere la percezione immediata del traffico che potranno incontrare nello spazio aereo in cui si apprestano ad operare.

ATZ
Aerodrome Traffic Zone

Spazio Aereo di definite dimensioni istituito attorno ad un aerodromo per mantenere i parametri di SICUREZZA e REGOLARITA’.

L’AFIS contraddistingue uno spazio aereo NON CONTROLLATO e fornisce solo due tipi di servizi: FIS ed ALS.

CTR
Control Zone
Spazio aereo CONTROLLATO che si estende dal suolo verso l’alto, sino al limite superiore specificato sugli AIP nazionali.
Il CTR è istituito per effettuare il controllo di avvicinamento nelle fasi iniziali e finali degli aa/mm(decollo e atterraggio)in volo strumentale secondo le procedure pubblicate.

Le dimensioni laterali e verticali del CTR variano a seconda di:
• Orografia del suolo;
• Dislocazione delle radioassistenze;
• Quote fissate lungo le rotte strumentali di arrivo e partenza.
L’Ente di controllo preposto è l’APP (Approach).
L’APP fornisce i servizi di ATCS, FIS e ALS; Trattasi di un controllo effettuato principalmente a mezzo radar e, in mancanza o inefficienza di esso, con il metodo procedurale.
Il CTR può essere diviso in più zone che hanno propri limiti geografici laterali e verticali. Ciò consente una maggiore razionalizzazione dello spazio aereo da attribuire al CTR, dato che permette di escludere porzioni di spazio che risultano inutilizzabili da parte dei voli IFR in arrivo e partenza.
La zona interna(Z1) del CTR centrata sull’a/d, deve partire dal suolo, affinché gli aa/mm decollati possano, anche a bassa quota, operare in uno spazio aereo controllato per tutta la durata della salita iniziale, e lo stesso vale
per gli aa/mm in arrivo.
Le zone esterne(Z2;Z3) possono partire
da una determinata altitudine, in
considerazione del profilo del volo
strumentale di avvicinamento e partenza.
TMA
Terminal Control Zone
Spazio aereo CONTROLLATO istituito alla confluenza delle ROTTE ATS, nelle vicinanze dei principali aa/dd commerciali.

Il TMA, è un’area che permette la continuità del controllo dei voli IFR in uscita dai CTR, nonché il controllo dei voli in arrivo durante la fase di discesa dalle rotte ATS di provenienza.
All’interno del TMA vi opera l’ente ACC(Area Control Centre) a cui è consentito una gestione globale dei voli IFR e, all’occorrenza, di manovrare gli aa/mm anche al di fuori delle previste rotte ATS.
L’ACC fornisce i servizi ATCS, FIS, ALS e Servizio di avvicinamento.
Il Servizio di avvicinamento consente all’ACC di portare gli aa/mm in salita e discesa all’esatto punto per la manovra strumentale di avvicinamento ed allontanamento.
I limiti laterali delle TMA devono contenere i principali aa/dd e le aree circostanti, in modo tale da poter instaurare ordinate e spedite sequenze di avvicinamento.
I limiti verticali hanno un limite inferiore, maggiore/uguale a 700 ft in considerazione del profilo dei voli strumentali in arrivo e partenza.
Le TMA italiane sono quattro: Roma, Milano Brindisi e Padova.
Le quattro TMA italiane fanno parte della “CLASSE A”(servizio di controllo ad esclusivo uso di voli IFR), ma solo alcune porzioni delle TMA di Brindisi e Milano sono di “CLASSE E”(servizio di controllo solo per voli IFR ma con la possibilità per i VFR di volare senza usufruire però di controllo).
AWY
Airway
Area CONTROLLATA, o porzione di essa a forma di corridoio.

Trattasi di uno spazio aereo controllato, dotato di radioassistenze per la navigazione strumentale, che collega le varie TMA.
Le AWY sono la parte più numerosa delle rotte ATS nello spazio aereo inferiore.
Con le AWY viene assicurato un servizio di controllo per tutta la durata del volo.
denominate “Upper” e non partono dal suolo.
Ogni AWY ha il proprio MEL(Minimum Enroute Level) determinato in base all’olografia del suolo e alla dislocazione delle radioassistenze.
Punto di Riporto obbligatorio;
Punto di Riporto facoltativo: può essere omesso se ci si trova sotto vettoriamento radar.
FIR
Flight Information Region
Spazio Aereo di definite dimensioni entro i quali vengono forniti i servizi di FIS e ALS.
Non è uno spazio aereo controllato, pertanto tutti i voli che vi operano non potranno usufruire del servizio ATCS.
La FIR è il più grande spazio aereo istituito dall’ICAO e racchiude tutti gli altri spazi aerei.
L’Ente che opera all’interno della FIR è la FIC (Flight Information Centre) che fornisce servizio FIS e ALS a tutti i voli conosciuti.
Le FIC, collaborano con l’ACC per tutti gli aa/mm che intendono entrare nelle FIR e nelle TMA.
L’ente, fornisce i servizi di ALS e FIS e il servizio ADS o/r (Servizio Consultivo su Richiesta).
I limiti LATERALI di ogni singola FIR è decisa in sede ICAO in base ad Accordi Regionali per la Navigazione Aerea. Essi non rispettano i confini di ogni singolo stato e possono anche comprendere spazi aerei internazionali.
Le FIR appartengono alla classe G.
UIR
Upper Information Region
Spazio aereo verticale che sovrasta la FIR, avente i suoi stessi limiti verticali, a partire da FL195 fino a UNL.
Le UIR sono divise in due settori:
• Da FL195 a FL460 CONTROLLATO
• Da FL460 a UNL NON CONTROLLATO
Gli Enti gestori delle UIR sono due:
• ACC è competente per la zona controllata
• FIC è competente per la zona NON controllata.
ADA
Advisory Area
Area istituita all’interno di una FIR al fine di fornire il servizio consultivo (ADS).
E’ uno spazio di classe F, e NON è presente in Italia.
In Italia è presente l’ ADR, rotte entro le quali è fornito il servizio ADR.
Per i voli IFR, il servizio è fornito dall’ACC competente, mentre per i voli VFR dalla FIC competente.

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