Relazione sull'antiinfortunistica

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Categoria:Tecnologia Meccanica

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Testo

I.T.I.S. “E. Mattei ” -So-
Relazione sugli infortuni
sul lavoro
Scritta da
Antidormi Andrea, Cecini Gianni e Miotti Luca
Della classe 2^A
Durante l’ anno scolastico 1999/2000

PREMESSA
Gli infortuni sul lavoro sono causati dallo scarso rispetto delle norme antinfortunistiche. Ce lo insegna la cronaca quotidiana che ormai ci ha abituato a sentire di aziende che non rispettano le norme antinfortunistiche, di malattie causate dal lavoro, di lavoro nero dove non esistono prevenzioni.
Eppure siamo alle soglie del duemila ed è un controsenso morire sul lavoro.
Esiste un organismo, l’INAIL che si dà da fare per ridurre gli infortuni, perché la salute non ha prezzo e l’evoluzione tecnologica dovrebbe evitare queste inutili morti.
LE CIFRE
Ogni anno circa il 5% dei lavoratori (circa 1000000) si infortuna, di questi 30000 restano invalidi (circa ogni giorno 3 persone muoiono sul lavoro). Secondo l’OMS ogni anno ci sono sul lavoro 120 milioni di incidenti e 220000 morti. Il costo di queste invalidità è 10000 miliardi di lire.
LE CAUSE
Le cause sono fondamentalmente di 4 generi:
1) Assenza di dispositivi di sicurezza
2) Mancanza di controlli
3) Assenza di prevenzione
4) Lavoro nero
I NUOVI FATTORI DI RISCHIO
Purtroppo l’avanzamento tecnologico porta all’insorgere di nuove malattie. Molte sostanze sono considerate cancerogene e ogni anno ci sono 4000 casi di tumori.
Inoltre le nuove malattie insorgono con il cambiamento di condizioni di lavoro (danni alla vista per i compiuteristi) e lo stress.
LA NORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA SUL LAVORO
Soltanto nel 1994, con grave ritardo sugli altri paesi dell’UE, l’Italia ha recepito le direttive in materia di sicurezza sul lavoro sulle quali si è riscontrata la forte opposizione dei datori di lavoro che le ritenevano eccessivamente onerose. In effetti l’attuale normativa, complessivamente soddisfacente per la sicurezza dei lavoratori, viene sostanzialmente inapplicata per due ragioni fondamentali:
• da parte dei datori di lavoro l’adeguamento delle norme di sicurezza continua ad essere visto come un costo aggiuntivo, ritenendo peraltro che il rischio dei lavoratori viene già coperto da un’assicurazione obbligatoria;
• gli stessi lavoratori cui la normativa affida anche responsabilità di controllo, non sono preparati, nella maggior parte dei casi, a questo ruolo e si trovano in difficoltà ad esercitarlo.
DIRITTI E DOVERI DEI LAVORATORI
1) Diritto di essere rappresentati in caso di infortunio
Per tutti i problemi in materia di protezione della salute e di sicurezza sul lavoro è possibile rivolgersi al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) che, scelto dai lavoratori, ha diritto a ricevere una formazione specifica ed adeguata ai suoi compiti. I lavoratori possono verificare, mediante il loro RLS, l’applicazione delle misure di sicurezza e di protezione della salute. Il RLS ha diritto di accesso a tutti gli ambienti di lavoro, dopo avere avvertito preventivamente il datore di lavoro; ha diritto di formulare osservazioni e proposte sui rischi e sulle misure di sicurezza e di prevenzione; inoltre deve disporre del tempo e dei mezzi per svolgere le sue funzioni.
2/3) Diritto all’informazione e alla formazione
Il datore di lavoro deve dare adeguate informazioni riguardo a:
-rischi concernenti l’impresa in generale;
-i pericoli connessi all’uso delle sostanze specifiche;
-le misure tecniche e organizzative di prevenzione adottate;
-le procedure antincendio, di pronto soccorso e di evacuazione;
-chi è e come ricorrere al medico aziendale.
Queste informazioni vanno chiarite all’inizio del rapporto di lavoro, pena la carcerazione da 2 a 4 mesi e multe da 1 a 5 milioni.
La formazione deve dunque essere garantita:
- a tutti i lavoratori nell’ambito dell’orario di lavoro a spese dell’impresa;
- al momento dell’assunzione;
- ogni volta che il lavoratore cambia mansione;
- quando l’impresa introduce modifiche tecnologiche.
4) Diritto alla verifica delle misure di sicurezza e di protezione della salute
Il datore di lavoro deve permettere ai lavoratori di verificare mediante il RSL che il lavoro venga eseguito in condizioni di sicurezza e con efficaci misure di protezione della salute. Nelle aziende ad alta pericolosità e in quelle dove sono occupati più di 10 addetti, il datore di lavoro è obbligato a provvedere alla predisposizione di un documento che contenga:
• una relazione sulla valutazione dei rischi:
• le misure di sicurezza da attuare e attuate;
• il programma di miglioramento della sicurezza.
Il RSL può e deve formulare suggerimenti per la sicurezza nei luoghi di lavoro.

5) Diritto ai dispositivi di protezione individuale
Se nonostante le misure di sicurezza permangono i rischi per la salute e la sicurezza del lavoratore, il datore di lavoro deve fornire dispositivi di protezione individuali (DPI) come per esempio: guanti, occhiali, caschi, ecc….
I dispositivi di sicurezza individuali devono:
• essere scelti in base alla valutazione dei rischi;
• essere forniti dal datore di lavoro;
• essere mantenuti in efficienza.
Il datore di lavoro è tenuto a fornire al lavoratore informazioni:
• in merito alle loro caratteristiche di protezione;
• in merito al loro corretto utilizzo.
6) Diritto alla sorveglianza sanitaria
La sorveglianza sanitaria viene realizzata attraverso il controllo individuale della salute dei lavoratori e ha lo scopo di:
• accertare preventivamente l’assenza di controindicazioni al lavoro;
• diagnosticare il più precocemente malattie professionali;
• giudicare l’idoneità alla mansione specifica.
Il medico è un dipendente o un consulente del datore di lavoro se l’azienda prevede rischi alla salute per cui la legge prevede l’obbligo di accertamenti medici.
7) Diritto alla sicurezza in caso di emergenza
Il datore di lavoro deve predisporre tutte le misure necessarie per affrontare:
• incendi;
• malfunzioni;
• terremoti, alluvioni,ecc…
Il RSL controlla che siano state osservate le norme di legge in materia di impianti elettrici, sulla prevenzione degli incendi e sulle attrezzature di pronto soccorso.
8) Rispetto del programma di formazione e addestramento
Affinché ci sia una valida prevenzione anche i lavoratori devono impegnarsi a:
• osservare le disposizioni e le istruzioni che gli sono state impartite mediante la formazione;
• utilizzare correttamente gli strumenti di lavoro;
• utilizzare correttamente i dispositivi di protezione;
• non fumare, mangiare e bere vicino alle attrezzature che possono essere pericolosi;
• rispettare le norme.
L’INAIL, ENTE GESTORE
Lo stato stabilisce l’obbligo dell’assicurazione contro i danni fisici ed economici che il lavoratore subisce a seguito di infortuni e malattie professionali. L’Inail, istituto nazionale assistenza infortuni del lavoro, gestisce questa assicurazione obbligatoria.
Il rapporto assicurativo ha normalmente inizio con la denuncia all’Inail dell’attività esercitata, in quanto ritenuta rischiosa dalla legge. Il costo dell’assicurazione tiene essenzialmente conto della diversa pericolosità tra le varie mansioni e dell’ammontare delle retribuzioni pagate ai dipendenti occupati.
PRESTAZIONI
• Indennità per inabilità temporanea assoluta: assegno giornaliero
• Rendita diretta per inabilità permanente: assegno mensile con invalidità
compresa tra l’11 e il 100%
• Rendita per silicosi e asbestosi: assegni per un anno con invalidità non < 80%
• Rendita ai superstiti e assegno funerario: assegni mensili
• Integrazione rendita diretta: risarcimento spese sanitarie derivate da infortunio
• Assegno per assistenza personale continua: assegno mensile con invalidità completa (100%)
• Assegno di incollocabilità: con grado di invalidità >34% e non di 55 anni di età (più giovane).
RISPETTO DEL PROGRAMMA DI FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO
Affinché ci sia una buona prevenzione i lavoratori devono rispettare alcune regole:
• osservare le istruzioni che gli sono state impartite mediante la formazione,
• utilizzare correttamente i macchinari, le sostanze, i mezzi di trasporto,
• utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione,
• segnalare subito al datore di lavoro o a un suo incaricato le carenze delle attrezzature e dei dispositivi di protezione,
• non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza,
• non assumere cibi o bevande e non fumare in luoghi dove ci sono oggetti cancerogeni o infiammabili,
• sottoporsi a controlli sanitari periodici,
• partecipare ad addestramenti riguardanti l’uso dei macchinari e dei dispositivi di protezione,
• collaborare al rispetto delle norme. I lavoratori che non rispettano tali norme saranno puniti con una multa da 400.000 lire a 1.200.000 o con l’arresto fino ad 1 mese.
PROCEDURE DA ESEGUIRE
In caso di infortunio sul lavoro o malattia professionale il datore di lavoro deve garantire che sia fatto tutto quello che la normativa impone.Se ciò nonostante dovesse accadere un infortunio è importante:
1) prestare le prime cure,
2) se necessario chiamare l’ambulanza,
3) informare subito il datore di lavoro,
4) se necessario sorvegliare il luogo o la macchina dove è accaduto l’incidente,
5) nei casi in cui possa prevedersi la morte o l’inabilità superiore ai 30 giorni, richiedere l’intervento del pretore per lo svolgimento dell’inchiesta per cercare le cause per cui è avvenuto l’infortunio,
6) controllare che venga fatta la denuncia all’INAIL entro 5 giorni.
LE MALATTIE PROFESSIONALI
Queste sono riportate su una tabella allegata al Testo Unico Infortuni; per quelle non gabellate per le quali il lavoratore rivendica un risarcimento, bisogna dimostrare che l’evento dannoso ha causato malattia professionale.
Il lavoratore deve informare il datore di lavoro entro 15 giorni, presentare il certificato medico e in caso di prosecuzione delle cure, il certificato del medico curante.
ASSOCIAZIONE NAZIONALE MUTILATI O INVALIDI DEL LAVORO
L’Anmil viene costituita il 19/9/1943 e rappresenta la categoria dei mutilati ed invalidi del lavoro ed è diffusa su tutto il territorio nazionale:
• sede centrale a Roma,
• 21 sedi regionali,
• 103 sezioni provinciali.
• 200 sottosezioni,
• 506 tra delegazioni comunali e fiduciaridi.
Consistenza associativa
L’associazione rappresenta una categoria di 1.300.000 infortunati sul lavoro, 400.000 sono iscritti ad essa.
I servizi ai soci
L’ANMIL propone iniziative per migliorare la legislazione in materia di infortuni sul lavoro e di reinserimento lavorativo. Inoltre offre dei servizi gratuiti:
• consulenza legale,
• patrocinio gratuito per questioni connesse al lavoro,
• istruzione di pratiche in materia infortunistica,
• rapporti con gli enti locali per prestazioni legate all’invalidità,
• invio del periodico bimestrale “Obbiettivo tutela ANMIL” edito dall’associazione.
Per tutti l’ANMIL mette a disposizione 2 numeri verdi:
• 800864173 tutti i giorni feriali dalle 10 alle 13, fornisce assistenza tecnica in materia previdenziale,
• 800275050 è attivo il martedì e il giovedì dalle 17.30 alle 20.30, fornisce un sostegno psicologico agli infortunati sul lavoro e ai loro familiari attraverso un gruppo di professionisti.

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