Materie: | Appunti |
Categoria: | Tecnologia Meccanica |
Voto: | 1.3 (3) |
Download: | 412 |
Data: | 09.01.2002 |
Numero di pagine: | 3 |
Formato di file: | .doc (Microsoft Word) |
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Costruito per la prima volta dall'inglese Palmer nel 1848 e modificato dieci anni dopo da Sir Joseph Whitworth, il micrometro a vite, o calibro Palmer, è costituito da un arco, o staffa a U, termoisolato, e da un organo di misura costituito da una vite micrometrica di grande precisione con passo di 0,5 mm (per ‘passo’ della vite si intende la misura di avanzamento della vite stessa dopo la rotazione di un giro completo, o meglio la distanza che intercorre tra la cresta di un filetto e quella immediatamente successiva).
Sulla vite, che termina in una parte cilindrica non filettata, è investita una bussola il cui lembo circolare è diviso in cinquanta parti; sulla staffa una contro bussola cilindrica porta una graduazione in millimetri e mezzi millimetri, riferita a una generatrice della stessa. Un nottolino a scatto (o una frizione) permette di serrare la vite in modo che la pressione esercitata sia costante e di valore pari a 105 Pa (1 kg/CM2).
Nella figura qui sopra è visibile l'anello di arresto che blocca l'asta a vite dei micrometro in snodo da tenere fissa la misura sulla quota desiderata o rilevata.
Per usare il micrometro si ruota la bussola agendo sulla parte zigrinata, si completa la chiusura dei beccucci piano-paralleli, tra cui si stringe il pezzo in misura con il nottolino di scatto, e si leggono quindi i millimetri sulla scala rettilinea e le frazioni in centesimo di millimetro sul lembo conico della bussola. Poiché per ogni giro della bussola l'asta avanza di mezzo millimetro, per ogni graduazione l'asta avanzerà di un centesimo di millimetro:
Esistono in commercio vari tipi di micrometro a vite centesimale, costruiti con campi di misura 0-, 25 mm, 25 , 50 mm, 50-, 75 mm, 75 , 100 mm per misure esterne e interne. Nella lettura dello strumento possono presentarsi tre casi:
I. Il tratto della bussola segnato con zero è allineato con la retta di riferimento e l'estremità dei lembo conico collima con una graduazione lineare. Questo tratto fornisce la misura cercata espressa in millimetri o mezzi millimetri.
Misura: 7mm
Misura: 7,20mm
5,16mm < Misura < 5,17mm
2. Un tratto qualsiasi dei lembo conico collima con la generatrice di riferimento e l'orlo dei lembo conico cade nell'intervallo tra due tratti della scala rettilinea (contro bussola). Alla lettura della scala rettilinea in millimetri e mezzi millimetri sono da aggiungere i centesimi di millimetro che sono letti sulla graduazione del lembo conico.
3. Nessun tratto della graduazione dei lembo conico è allineato con la ' generatrice rettilinea di riferimento, trovandosi quest'ultima tra due tratti della graduazione circolare. Si possono effettuare due letture, entrambe inesatte: se si considera il tratto che non ha ancora raggiunto la generatrice di riferimento si ha una lettura per difetto, se si considera invece il tratto che ha oltrepassato la generatrice di riferimento, si ha una lettura per eccesso. La misura reale è compresa tra le due letture: lettura per difetto = 5,16 mm; lettura per eccesso = 5,1 7 mm; approssimazione = 5,17 mm - 5,16 mm = 0,01 mm.
In figura 1 è mostrato un micrometro miliesimale; ai beccuccio di sinistra, in grado di traslare longitudinalmente per un piccolo intervallo, è collegato un indice che scorre su una scala, graduata in millesimi di millimetro, posta nella staffa. Dopo aver registrato lo strumento su un valore prefissato, e azzerato l'in- dice mediante la ghiera in prossimità della scala, si possono valutare le differenze tra il valore prefissato e la dimensione dell'oggetto posto tra i beccucci. Due indici limitatori spostabili sulla scala millesimale consentono di controllare se le dimensioni dei pezzi in esame sono comprese nei limiti di tolleranza previsti.
Per misure rapide di spessore, sono utilizzati anche degli strumenti, detti spessimetri in grado di eseguire misure fino a 50 mm, con precisione di 0,02 mm per gli spessimetri analogici e di 0,001 mm per quelli digitali.