Collaudo di una turbina Pelton

Materie:Appunti
Categoria:Tecnologia Meccanica

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Testo

Bussacchini Marco 4^I 19/03/2001
In questa esercitazione c’impegniamo a verificare che il rendimento della turbina, una Pelton in questo caso, coincida con quello espresso sulla targa della stessa. Per fare questo dobbiamo calcolare la potenza idraulica (Ni) e quella che effettivamente abbiamo all’albero.
Strumenti utilizzati.
• Strumenti misuratori di portata:
Per misurare la portata utilizziamo un venturimetro con una precisione di un centesimo di l/s. È un venturimetro costruito dalla ditta Bosco.
• Strumenti misuratori di pressione:
Per misurare la pressione d’entrata dell’acqua nella pompa utilizziamo un manometro, costruito dalla Sacma, con un campo di misura ottimale che va da 0 a 80 mca.
• Strumenti misuratori di numero di giri:
Per misurare il numero di giri dell’albero in uscita avevamo due possibilità, un contagiri oppure una dinamo tachimetrica. Noi abbiamo utilizzato un contagiri della ditta francese Jacquette.
• Strumento rilevatore della potenza:
Per misurare la potenza all’albero utilizziamo un freno a pesi, di tipo Prony. Si mettono dei pesi su un’apposita sede, questi esercitano una forza su un’asta orizzontale che farà chiudere delle ganasce. Il braccio di questa forza è pari a 980 mm. Il momento che si opporrà a quello motore sarà uguale visto che il numero di giri è sempre costante. Dai pesi applicati troveremo il momento resistente e, di conseguenza, la potenza all’albero.
Caratteristiche della turbina in esame.
Ditta costruttrice: Riva di Milano
Numero di matricola: 4506
Anno di costruzione: 1960
Salto motore: 35 mca
Portata: 30 l/s
Potenza resa: 7.5 Kw
Velocità di regime: 600 g/min
Impianto
Per ottenere un salto così alto abbiamo collegato in serie due pompe centrifughe. Queste pescheranno l’acqua dalla vasca e la pomperanno, attraverso delle tubazioni, alla turbina. Sulla turbina noi, di volta in volta, rileveremo i dati, li tabuleremo e li confronteremo con quelli della targhetta. Dobbiamo tenere conto, quando confrontiamo i dati, che le norme CEI prevedono uno scarto d’errore, sui dati, attorno al 3÷5 %.
Tabella dei dati rilevati
N° prova
n
(g/min)
Lettura manometro
(kg/cm2)
Dislivello
(mca)
Salto netto (mca)
Lettura portata (l/s)
Per K=10 (l/s)
Potenza idraulica (kw)
Peso al freno (kg)
Potenza effettiva (kw)
η (%)
1
620
34
0.8
34.8
0.75
75
2.58
3
1.86
74.4
2
599
34
0.8
34.8
1.1
11
3.7
5
3.04
82.2
3
599
34
0.8
34.8
1.55
15.5
5.3
7
4.19
79.1
4
613
33.85
0.8
34.65
2
20
6.8
9
5.5
80.9
5
612
34
0.8
34.8
2.65
26.5
9.05
12
7.13
78.8
Grafici a numero di giri costante
Rilevati i dati ora possiamo disegnare il grafico. Questo riporterà due assi delle y con i valori del rendimento e della potenza e sulle x riporterà i valori della portata. Non è teoricamente corretto mettere i valori della portata ma, anche se lo facciamo, non commettiamo un grande errore.
I grafici nei disegni sono stati un po’ ingranditi ma la proporzione esistente tra i vari valori è stata mantenuta. Possiamo osservare come, nel grafico con la potenza, questa sia crescente in un modo molto simile a quello lineare teorico. Nel grafico contenente il rendimento, invece, anziché essere una linea parallela all’asse delle x ci risulti una spezzata che, però non varia di molto. Possiamo ritenere buoni i risultati di questa esperienza.
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