La Basilica di San Pietro

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Testo

San Pietro
La ricostruzione di San Pietro, iniziata nel 1506, era ancora poco avanzata, nel 1514, alla morte del primo architetto, il Bramante. A lui succede Raffaello, il quale progetta una basilica longitudinale, con tre àbsidi uguali leggermente sporgenti dalle linee rette del perimetro, per un generico richiamo alla croce latina.
Alla morte di Raffaello subentra Antonio da Sangallo il Giovane, il quale, dapprima con l' aiuto di Baldassarre Peruzzi, poi, morto il Peruzzi, da solo, studia un nuovo progetto unendo un avancorpo alla croce greca inserita in un quadrato, così da soddisfare le opposte esigenze, quelle razionali della pianta centrale e quelle della pianta longitudinale. E' un compromesso privo di organicità e chiarezza.
Quando, morto anche il Sangallo, Paolo III chiama Michelangelo a soprintendere i lavori, l' artista riparte dall' idea fondamentale del Bramante, riconoscendone l' altissimo valore.
Per il resto lì impostazione è del tutto differente e personalissima. Gli spazi interni sono più vasti e maestosi, il perimetro esterno, evitando quasi completamente la linea retta, si flette, modellandosi con potenza scultorea.
L' immensa fabbrica è una forma articolata nello spazio; come nei palazzi dei Conservatori e dei Musei, grandi semipilastri addossati a contropilastri la incatenano verticalmente, con un ordine unico gigante, comprendente più piani di finestre, coronato da un' alto architrave e da un cornicione fortemente aggettante, che accompagnano il movimento delle superfici, come l' attico sovrastante, in una contrapposizione continua di curve e controcurve, di convessità e concavità. E' lo stesso carattere cui è improntata la cupola, la quale deriva, sì, da quella del Brunelleschi a Firenze, ma solo per la tecnica satica( a doppia calotta). Nasce da un tamburo, dal quale sporgono con forza colonne binate, alternate ai vuoti delle finestre, con significato plastico, non lineare come in Brunelleschi.
Quando, il 18 febbraio 1564, Michelangelo moriva, per completare la fabbrica mancava soltanto la volta della cupola, realizzata successivamente da Giacomo Dalla Porta e Domenico Fontana con il sesto un pò rialzato: in quasi diciotto anni aveva compiuto, ricominciando dalle fondamenta, un lavoro quale non era riuscito ai suo predecessori in una quarantina d' anni.
La piazza è un immensa ellissi di 240 m di larghezza, su cui, nel fondo, al di la' di un grandioso sagrato rettangolare, prospetta la facciata della basilica, dominata dalla cupola michelangiolesca. La sommità della croce tocca i 136 m, si può salire fino ad una balconata tramite un ascensore e una stretta scala di 302 gradini da fare a piedi. Il grande colonnato del Bernini è costituito da una quadruplice fila di 284 colonne e 88 pilastri, coronata da 140 statue di santi che abbraccia con 2 emicicli laterali la vasta piazza con al centro l'obelisco neroniano fiancheggiato da 2 fontane.
All'interno si trovano famosissime opere d'arte. Il baldacchino in bronzo del Bernini. La leggenda dice che per la fusione furono usati i bronzi tolti al pronao del Pantheon da cui la pasquinata che dice: quod non fecerunt barbari, fecerunt Barberini (il casato di papa Urbano VIII).
La Pietà di Michelangelo, scolpita tra il 1498 ed il 1500. Dal 1972, protetta da un vetro e non è possibile girarle attorno.
La tomba di Alessandro VII, opera dell'ultimo periodo di attività del Bernini, con le statue della Giustizia, la Prudenza, la Carità, la Verità, la Morte ed al centro il papa.
Volendo parlare delle meravigliose opere delle tre belle Arti, che in Roma si ravvisano, è d' obbligo cominciare dalla Basilica di s. Pietro, dove queste opere spiccano più, che altrove, e in maggiore abbondanza, questa sembra un modello di Paradiso in terra, non solo per li tesori di sagre Reliquie, ed Indulgenze, che in se racchiude, ma per la sua maestosa architettura, che la rende la più vaga e vasta, come anche per l' eccellenza di pitture, e sculture perfette, che vi si ammirano, che l' ornano, e nobilitano al segno maggiore
E considerabile l' ampia sua piazza, la quale volendo Alessandro VII render meravigliosa, ne fece fare per adornarla più disegni, e dal Cavaliere Gian Lorenzo Bernini Fiorentino, più d'uno dal Cavalier Rainaldi, dè quali erano rimasi i modelli in sua casa.
Fu messo in opera quello del Bernini, che è composto di quattro ordini di grosse colonne di travertino in numero di 320, le quali avendo per centro una smisurata guglia, formano un immenso teatro, per ornamento del quale posa sopra l'ordine attico, che ricorre sopra di esso colonnato un giro di 138 statue, fatte la maggior parte colla direzione del detto Cav. Bernini.
Le statue di travertino, che sono sopra i portici, non sono 44, ma 140. La ragione di questa varietà è provenuta dall' essere state aggiunte posteriormente altre statue, le quali si richiedevano secondo il disegno del Bernini, il che compiuto, come ora è, ne ha fatto giungere il numero a 140.
Si vede poi la guglia di granito Egiziano, eretta per comando di Sisto V, sopra una base molto alta sostenuta da quattro leoni di bronzo dorato.. Fu questa guglia, mirabilmente dal Cav. Domenico Fontana innalzata, si valse di Matteo da Città di Castello, che fece veder prove miracolose del suo valore in genere di meccanica. Questa guglia con la sua infima base fino all' estremità è alta palmi 180, e un quarto, per quello asserisce il Cav. Fontana.
Infatti per innalzarla furono adoperate 5 leve, 40 argani, 900 e più uomini, con 10 architetti soprastanti, e 75 cavalli, e fu drizzata al 10 di Settembre del 1586 di mercoledì a ore 20. Il venerdì fu poi consacrata e benedetta.
La spesa d' inalzare, trasportare, abbassare, e drizzare la detta guglia con tutti gli adornamenti, doratura, ed altre cose, ascese alla somma di scudi 38 mila Romani, senza includervi quel metallo,che servì per fare la Croce posta in cima; ed i leoni posti a basso, in maniera, che pare, che essi sostengano tutta la suddetta struttura.
Ai due lati di questa sono due fontane, che con profluvio di acqua rendono meravigliosa la vista di questa opera, da uno dei fianchi laterali del quale si entra nell' immenso Palazzo Vaticano, e dall' altro si giunge nel portico grande della Chiesa.
Sisto V vi fece voltare la cupola grande al pari del famoso Panteon, oggi detto volgarmente la Rotonda, e si valse di Giacomo della Porta, e del Fontana architetti famosissimi, che tutti seguirono l'eccellente disegno del Buonarroti.
La croce posta nella sommità di essa, e la palla, che per la sua grandezza è capace di circa trenta persone.
Clemente VIII raggiustò la Confessione, dove sta il corpo di s. Pietro, ed il Pontefice Paolo V fece ridurre tutta la chiesa a croce latina, avendo fatto gettare a terra quello, che era rimaso del vecchio verso Oriente, e vi aggiunse tre cappelle per parte con un portico vastissimo, sotto la direzione di Carlo Maderno, come anche la facciata principale, nella quale è sotto la gran ringhiera un bassorilievo di marmo.
A piedi delle scalinate sono due statue dei santi Pietro, e Paolo, opere di Mino da Fiesole.
Da un lato del portico suddetto si ammira la maestosa scala del Palazzo Pontificio, ordinata da Alessandro VII col disegno del Cavalier Bernini; e con suo disegno fu messo il celebre mosaico fatto da Giotto Fiorentino sopra la porta di mezzo della parte interna del portico, il quale mosaico fu risarcito prima da Marcello Provenzale, e poi da Orazio Manenti. Il portico fu lastricato di marmi, nel pavimento del quale vedesi l' arme di Clemente X. Nel fondo di questo portico a man dritta si vede Costantino a cavallo, in atto di rimirare la Croce in aria, opera del medesimo Cavalier Bernini. Sulla sinistra c'è Carlo Magno opera d' Agostino Cornacchini. La porta principale della Basilica è di metallo figurata con più storie, fatta lavorare da Eugenio IV ad Antonio Filarete in compagnia di Simone fratello di Donatello Fiorentino. Sopra di essa porta sta scolpito in marmo un bassorilievo con molte figure, disegno dello stesso Bernini, ove è nostro Signore, quando disse a San Pietro: Pasce oves meas...

Raffaello, pianta di Antonio da Sangallo il Baldassarre Peruzzi,
San Pietro. Giovane, pianta di pianta di San Pietro.

Esempio



  


  1. °Walla°

    potete mettere le immagini per favore?? grazie in anticipo :)