I vincoli della pianificazione urbanistica

Materie:Appunti
Categoria:Tecnologia Delle Costruzioni

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Testo

I VINCOLI DELLA PIANIFICAZIONE URBANISTICA
Il vincolo è una speciale limitazione alla quale sono sottoposti determinati beni, mobili o immobili, di proprietà pubblica o privata, a causa della loro rilevanza per il pubblico interesse.

TIPI DI VINCOLI
• Vincoli da leggi specifiche, cioè non di carattere urbanistico. Esempio:
- Vincoli sulla tutela dei beni culturali e ambientali;
- Vincoli di rispetto;
- Vincolo idrogeologico;
- Vincoli di protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici;
- Vincoli di classificazione acustica e d abbattimento del rumore.
• Vincoli imposti dagli strumenti urbanistici:
- I vincoli di carattere urbanistico quali per esempio il valore superiore al minimo di legge dello standard riguardante un dato servizio;
- I vincoli di carattere edilizio quali per esempio il distacco minimo dai confini e l’altezza massima dei fabbricati.
I vincoli urbanistici derivano dalla: zonizzazione del territorio, la destinazione d’uso degli immobili, i tipi d’intervento, gli standard per il dimensionamento dei servizi, il riconoscimento dei Beni Culturali.
I vincoli edilizi: intervengono nei confronti della proprietà privata e pubblica.Scopo dei vincoli edilizi è quello di evitare che gli interventi di conservazione, trasformazione e costruzione danneggino anziché migliorare l’ambiente esistente. Essi riguardano:
• Indici di utilizzazione delle superfici e dei volumi, quali:
- Il rapporto di copertura;
- La densità fondiaria;
- La densità territoriale;
- L’indice volumetrico abitativo.
• Distanze e altezze dei fabbricati:
- Il distacco dei confini di proprietà;
- La distanza fra i fabbricati (confrontanza);
- L’altezza massima dei fabbricati.
• Allineamenti e arretramenti stradali;
• Dotazione di spazi per il parcheggio privato e verde privato.
RAPPORTO DI COPERTURA (Rc) = Sc/Sf
È il rapporto tra la superficie coperta e la superficie fondiaria (lotto) e rappresenta uno dei parametri che vincolano l’edificazione. Si esprime in una frazione oppure in percentuale. La sup. coperta è la proiezione orizzontale del fabbricato comprendendo balconi, grondaie ecc se sporgono più di m 1.5.
DENSITÁ FONDIARIA DI CUBATURA (Dfc) = V/Sf
È il rapporto tra il volume del fabbricato e la superficie fondiaria del lotto. Per volume si intende il fabbricato emergente dal lotto fino all’intradosso del solaio di copertura, non si calcola nel volume i porticati e sottotetti non abitabile.

DENSITÁ FONDIARIA DI SUPERFICIE (Dfs) = Slp/Sf
È il rapporto fra la superficie utile lorda di un fabbricato e la superficie fondiaria del lotto. Per sup. lorda di pavimento si intende la sommatoria delle superfici di pavimento di tutti i locali fuori terra, comprese le sup. occupate dalle murature che delimitano detti locali e quelle occupate dai collegamenti verticali (scale e ascensori).
DENSITÁ TERRITORIALE EDILIZIA (Dt) = Vm/St
È rappresentata dal rapporto fra l’insieme dei volumi dei fabbricati e la sup. di una determinata porzione di territorio. Sono esclusi gli edifici pubblici.
INDICE VOLUMETRICO ABITATIVO
È rappresentato dal volume di costruzione che corrisponde a ogni vano “teorico” utilizzato da un abitante.
DISTACCO DAI CONFINI
Si intende per distacco la distanza minima che deve essere osservata nel posizionare un fabbricato sul lotto rispetto ai confini del lotto stesso. La regola generale stabilisce un distacco minimo di cinque metri o non inferiore a ½ dell’altezza della facciata del fabbricato. Con l’entrata in vigore del DM n.1444/1968 la distanza minima è stata fissata di 10 metri e da allora in poi il Codice Civile ha alzato la distanza minima a 5,00 m. nelle zone C la distanza minima deve essere pari all’altezza del fabbricato più alto, con un minimo di 10 m, quindi 5 m dal confine.
CONFRONTANZA
È la distanza minima tra due fabbricati. Essa è pari all’altezza del fabbricato più alto, con un minimo di 10 m. vi sono quattro casi:
Primo caso: nelle zone territoriali di tipo C i limiti di confrontanza si stabiliscono in base alla larghezza della strada.
• Per sezione stradale < 7 m: larghezza stradale + 5 per lato.

• Per sezione stradale > 7 m e < 15 m: larghezza stradale + 7,5 per lato.

• Per sezione stradale > 15 m: larghezza stradale + 10 m per lato, con la precisazione che la confrontanza non può essere inferiore all’altezza del fabbricato più alto.
Secondo caso: nelle zone di tipo A, per le opere di ristrutturazione, le distanze tra fabbricati non possono essere inferiori a quelli preesistenti, sei fabbricati sono di rilevanza storica e artistica o ambientale. Si possono eliminare solo fabbricati senza valore artistico, storico e ambientale.
Terzo caso: in tute le altre zone B, D, E, F è prescritta in tutti casi la distanza minima di 10 m indipendentemente dall’altezza del fabbricato.
Quarto caso: nelle zone di tipo C la distanza minima è pari all’altezza del fabbricato più alto. Quando è da valutare la distanza tra due spigoli, vale la regola generale di 10 m.
LIMITE DI ALTEZZA
Per limite di altezza si intende l’altezza massima che può assumere un fabbricato, la misurazione di questa varia nei Regolamenti edilizi a seconda del luogo e delle tipologie edilizie. Di solito si misura nella facciata esterna da piano di spiccato fino estradosso di un fabbricato con copertura piana, mentre si misura fino a metà dell’altezza della copertura inclinata o a cupola o a botte
SPAZI PER IL PARCHEGGIO E IL VERDE PRIVATO
I piani regolatori stabiliscono le quote minime di spazi privati da destinare a parcheggio, tenuto conto dei minimi di legge (1 m2 ogni 10 m3 di volumetrico). Possono stabilire anche superfici destinate al verde al fine di migliorare le condizioni ambientali.
Parcheggio privato: bisogna avere un rapporto di 1 m2 ogni 10 m3 di volume di fabbricato. Inoltre bisogna rispettare le misure standard delle dimensioni di un parcheggio (2,4 x 4.8).
Verde pubblico: non esiste un minimo di legge, tuttavia e prassi stabilire nei PRG un minimo di 3 a 5 m2 per abitante. Il verde privato non è solo giardino od orto ma anche verde condominiale, luogo di svago e riposo.

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