Zwingli e la riforma protestante

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Testo

Zwingli (o Zuinglio), Ulrich (o Huldreich) (1484-1531) e Zwinglismo

La gioventù
Ulrich Zwingli nacque nella Svizzera orientale, l'1 Gennaio 1484.
ZWINGLI studiò a Basilea, dove seguì corsi di musica, filosofia e materie umanistiche, e, si laureò nel 1506 in teologia.
ZWINGLI divenne pastore a Glarus (Glarona). Il ruolo di pastore, se da una parte lo impegnava nel solito lavoro di predicatore e curatore di anime, rinforzò la sua già solida cultura umanista imparando il greco antico da autodidatta e leggendo i classici romani, greci e i Padri della Chiesa.
Ebbe inoltre contatti con famosi umanisti come Glareano (Henrich Loriti, 1488-1563) e Erasmo da Rotterdam, che ZWINGLI ammirò sempre moltissimo e di cui lesse il Nuovo Testamento in greco: da queste letture si sviluppò la sua idea di una superiorità delle Sacre Scritture sulla tradizione della Chiesa.
Partecipò, inoltre, a varie campagne militari. Quest'esperienza lo scosse notevolmente per due fattori: l'usanza, da ZWINGLI odiata, dell'arruolamento dei mercenari nei Cantoni Svizzeri, largamente praticata ai tempi dalle potenze europee, tra cui lo stato della Chiesa e la scoperta della liturgia ambrosiana a Milano, diversa da quella da lui utilizzata, e che lo fece riflettere sul fatto che la Chiesa stessa non applicava identiche pratiche rituali in tutto il mondo cristiano.
ZWINGLI venne a conoscenza di una diffusa degenerazione della moralità da parte del clero, contro cui iniziò a combattere. Predicò inoltre concetti riformisti già due anni prima di Lutero: ZWINGLI disse in seguito che non conosceva a quel tempo il grande riformatore tedesco, e quindi asserì di aver lui stesso iniziato la Riforma in Svizzera in maniera indipendente dalle vicende tedesche di Lutero. ZWINGLI fu molto più riformatore della Chiesa, di profeta della Riforma.

Zwingli a Zurigo
ZWINGLI iniziò questa nuova attività con una sistematica esposizione del Vangelo di San Matteo del Nuovo Testamento.
Uomo non del tutto refrattario alle tentazioni della carne, ZWINGLI e visse more uxorio. ZWINGLI maturò l'idea di una riforma, che, come Lutero (sola fide - sola gratia - sola scriptura) ma, come detto, indipendentemente da lui, ponesse l'accento sulla salvezza per fede, dono della grazia di Dio e con l'esclusione delle opere buone. Inoltre la Sacra Scrittura fu assunta come unico riferimento in tema di morale e fede.
Quindi egli convinse progressivamente il consiglio cittadino di proibire qualsiasi pratica religiosa che non avesse il supporto delle Sacre Scritture. Papa Adriano VI intervenne, cercando di convincere il consiglio cittadino di Zurigo a denunciarlo come eretico. Nel 1525 pubblicò la sua opera più importante il Commentarius de vera et falsa religione, nel quale espose lineamenti della sua riforma: il rifiuto di pagare le decime e dell'adorazione delle immagini sacre, l'abolizione del celibato dei preti e della musica in Chiesa, i monasteri furono trasformati in ospedali, la semplificazione del breviario, le funzioni religiose recitate in Tedesco ed infine, dalla Settimana Santa del 1525, la modifica del sacramento della Comunione, e abolì la confezione. Quest'ultima decisione acuì, come vedremo più avanti, la tensione con Lutero. Zwingli concepì i sacramenti, esclusivamente come signa, ossia segni esteriori. Zwingli attaccò inoltre come veemenza la pratica del servizio militare mercenario cui i contadini svizzeri più poveri si dedicavano in gran numero ritenendola indegna di buon cristiano, e ne ottenne l’abolizione.

La crisi degli anabattisti
Dal 1524 sorse un nuovo problema con l'incremento di popolarità degli anabattisti, che insistettero sul battesimo (o, a quel tempo, ri-battesimo, da cui il nome di anabattisti, cioè battezzati nuovamente, in greco) degli adulti e praticavano anche l’uguaglianza sociale, in aderenza al dettato evangelico. ZWINGLI passò rapidamente da un atteggiamento di simpatia nei loro confronti alla preoccupazione ed infine ad una vera e propria persecuzione, facendoli imprigionare e condannare a morte: con la famosa frase di ZWINGLI: Qui iterum mergit, mergatur [Chi immerge nuovamente nell'acqua (cioè ribattezza), sia immerso (cioè sia annegato)].

La crisi sul significato della Comunione con i luterani
Un acuto momento di crisi per la Riforma protestante fu la diatriba nel 1529 tra Zwiglhi e Lutero riguardante il Sacramento della Comunione:
Per Lutero, nella Comunione, grazie all'onnipotenza di Nostro Signore, vi era la reale e sostanziale presenza del corpo e sangue di Cristo nel pane e vino, che tutti i comunicandi ricevevano, che fossero degni o indegni, credenti o miscredenti.
Per ZWINGLI, invece, la Cena del Signore era solo una solenne commemorazione della morte di Cristo, la Sua presenza spirituale: egli rifiutava la presenza reale del corpo e sangue, in quanto:
Gesù era asceso al cielo,
Un corpo non poteva essere presente in più di un posto alla volta (in cielo e nell'ostia) e
Due sostanze (il pane e il Corpo di Cristo) non potevano occupare lo stesso spazio nello stesso momento.
Nel 1529 i sostenitori di Lutero e di Zwingli organizzarono un incontro tra i due riformatori, noto come “colloquio di Marburgo”, durante il quale venne dibattuto il problema della consustanziazione e della transustanziazione dell’ Eucaristia; i contrasti, tuttavia, rimasero insoluti, Zwingli continuò la sua predicazione negli altri cantoni elvetici, sei dei quali aderirono alla Riforma, mentre gli altri cinque, tra i quali Friburgo e Lucerna, rimasero cattolici, creando una profonda divisione nella Confederazione. Nel 1529 l’ostilità tra cantoni cattolici e riformati si trasformò in una guerra civile. Nel 1531, Zwingli che era cappellano e porta bandiera delle truppe che lo sostenevano, fu ferito nella battaglia di Kappel e poi ucciso dai cattolici vittoriosi. Dopo la sua morte la Riforma segnò il passo: la Confederazione elvetica è tuttora divisa tra cantoni cattolici e protestanti. Così morì il Padre della Riforma svizzera e, futura memoria, la sua statua, con la spada in una mano e la Bibbia nell’altra, fu eretta nel 1855 davanti alla Wasserkirche di Zurigo. La sua esperienza religiosa non è però paragonabile a quella di Lutero. Essa non trovò alimento nell’angoscia per la salvezza personale, ma –come ha scritto il padre Pollet- .

Esempio



  


  1. Tangie

    That saves me. Thanks for being so ssenbile!