Vita materiale e vita spirituale

Materie:Tema
Categoria:Storia

Voto:

1.5 (2)
Download:211
Data:21.05.2007
Numero di pagine:3
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
vita-materiale-vita-spirituale_1.zip (Dimensione: 4.17 Kb)
trucheck.it_vita-materiale-e-vita-spirituale.doc     22.5 Kb
readme.txt     59 Bytes


Testo

VITA MATERIALE E VITA SPIRITUALE

Molte civiltà antiche hanno lasciato testimonianze di sé. Della civiltà Egizia, possediamo moltissime notizie, la civiltà Egizia si affermò e raggiunse il massimo splendore 5000 anni fa. In diverse epoche si sono fatti scavi, che permettessero il ritrovamento di monumenti e la conoscenza di questo popolo. Grazie al ritrovamento della STELE DI ROSETTA si poté interpretare la scrittura EGIZIA. Si trattava di una pietra levigata, dove erano incisi dei segni.
L’organizzazione dello stato Egizio era molto rigido e suddiviso in 8 caste. A capo di tutto c’era il Faraone, seguito dai sacerdoti, dai nobili, dai funzionari, dagli scribi, dagli artigiani, dai contadini e dagli schiavi. Il Faraone era padrone di tutto il territorio, considerato dai sudditi un DIO. Il suo grande impegno era quello di far costruire templi e santuari celebrando il culto delle divinità e di far costruire canali d’irrigazione. Il Faraone poteva sposarsi con molte donne, anche con una delle sue sorelle, la quale poteva diventare Regina. Il primogenito avuto dalla Regina gli succedeva sul trono. La sua vita si svolgeva con molto lusso e con molte feste interrotte solo da cerimonie religiose. I Faraoni si fecero seppellire nelle piramidi per dimostrare il proprio potere e lasciare testimonianze della propria grandezza nel futuro. Il Faraone era assistito da due viceré, uno nell’Alto Egitto, l’altro nel Basso Egitto. I viceré avevano numerosi compiti. L’impero era diviso in 42 distretti comandati da governatori che avevano gli ordini dai 10 ministri, gestiti dal cancelliere. I governatori amministravano la giustizia, dove le pene erano severe. I sacerdoti, dopo il Faraone, rappresentavano la massima autorità nell’impero. Erano istruiti dai padri, in quanto questa professione si tramandava di padre in figlio. Erano ricchissimi e celebravano complicatissimi riti. Gli Egizi erano politeisti perché adoravano molte divinità. Gli scribi erano coloro che conoscevano i segreti della scrittura. Queste capacità li rendevano potentissimi. Gli artigiani erano specializzati nella lavorazione dei materiali più vari: cuoio, ceramica, oro, argento e raggiunsero un alto grado di perfezione. Tra gli artigiani c’erano anche gli architetti, i geometri, pittori e scultori.
Inizialmente l’impero Egizio aveva un piccolo esercito. Dopo aver subito l’invasione degli Hyksos, il Faraone decise di potenziare l’esercito affidandolo alla casta dei capi militari. In epoche successive, comparvero i carri tirati da cavalli. Il più lussuoso era guidato dal Faraone, in caso di guerra . In caso di vittoria i combattenti ricevevano diversi doni. I contadini rappresentavano la categoria più numerosa dell’antico Egitto. Coltivavano nel limo, sulle rive del Nilo il grano, che rivestiva un’ importanza fondamentale della vita Egizia, ed era usato anche come merce di scambio.
Oltre al grano, coltivavano l’orzo e il lino. Le zone paludose del Nilo erano abitate da cacciatori e pescatori. Per queste popolazioni, la pianta acquatica del papiro, veniva utilizzata in mille modi. Si costruirono anche barche per la pesca. La vita della città era ben diversa dalla vita condotta dai contadini. La residenza del Faraone, dei sacerdoti, dei nobili e degli scribi erano strabilianti. Nel giardino i figli dei Faraoni giocavano con gli animali domestici, mentre i servi innaffiavano le piante. I ricchi conducevano la loro vita dedicandola alla pesca e alla caccia e quando rimanevano a casa si divertivano organizzando feste o giocando a dama, o ai birilli. La vita dei poveri era completamente diversa da quella dei ricchi. I bambini spesso morivano per denutrizione, mentre i meno poveri si nutrivano con pane, aglio e cipolla. Numerosissimi erano i servi; la loro vita dipendeva dai loro padroni, mentre gli schiavi erano i prigionieri di guerra. In Egitto la mortalità era elevatissima. Gli Egizi vedevano la morte come il passaggio ad un’ altra esistenza. I medici Egizi, avevano discrete conoscenze dell’anatomia ed erano riusciti a mettere a punto la tecnica della mummificazione. Una volta mummificato, il defunto veniva deposto nel sarcofago. Si voleva che il defunto, avesse con s’è tutti i suoi oggetti più cari. Nella bara veniva messo anche il libro dei morti. Non a tutti i defunti era riservato un sontuoso funerale. In altri casi ancora, i defunti poveri venivano affidati al Nilo, dove i coccodrilli sacri divoravano i cadaveri.

Esempio