Tobukuro

Materie:Appunti
Categoria:Storia
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Testo

TOBUKURO

Di notte, oltre alla veranda, si chiudono con l'amado anche l'ingresso della casa e le finestre, se ce ne sono. Di giorno queste imposte vengono levate e riposte nei loro contenitori, detti tobukuro. Questi si trovano di fianco all'apertura o alla zona da chiudere, e appena fuori dalla scanalatura in cui devono scorrere le imposte. Sono larghi esattamente quanto una imposta, ma abbastanza profondi da contenere tutte le imposte necessarie a chiudere tutti gli accessi alla casa.
Il tobukuro di una casa normale è fatto di assi sottili, e si presenta come una cassetta poco profonda fissata a un lato della casa, mentre nelle locande di grandi dimensioni spesso la parte anteriore del tobukuro è un'unica tavola di legno ricco di venature. Sul lato del ripostiglio c'è una tacca, perché la mano possa affermare il bordo di un amado per volta e spingerlo verso il solco in cui deve scorrere. Un domestico, in piedi accanto al tobukuro, estrarrà in fretta gli amado uno dopo l'altro, e li in fretta gli amado uno dopo l'altro, e li spingerà nel solco come vagoni di un treno. Il tobukuro è quasi sempre un'attrezzatura fissata su un lato della casa, ma qualche volta si trova sulla veranda in una posizione che, se fosse stabile, impedirebbe alla luce di entrare. Allora viene installato su dei perni in modo che di giorno, dopo che gli amado sono stati riposti, si può farlo ruotare perpendicolarmente alla veranda, e appoggiarlo contro la parete del portico o di un fabbricato adiacente.

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