Storia per la 2a superiore

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Testo

Appunti di storia: classe 2a


AUGUSTO
Dopo la morte di Cesare i suoi amici avevano preso il sopravvento in particolare Antonio, console nel 44, e Lepido che nel 44 divenne capo della cavalleria.
Il grosso limite dei Cesaricidi era stato il fatto che non erano riusciti a ottenere del senato la legalità del loro gesto.
Cesare aveva mominato come erede principale Ottaviano, suo nipote. Questo ritoenato dalla Grecia viene usato come pedina del senato contro Antonio. Ottaviano si accorda con i Cesaricidi, Cassio e Bruto, e combatte contro Antonio sconfiggendolo a Modena.
Nello stesso tempo Sesto Pompeo occupa la Sicilia e impedisce qualsiasi collegamento tra isola e penisola.
Dopo la battaglia di Modena Bruto otteneva la penisola balcanica e Cassio la Siria, ovverosia l' oriente era in mano a persone che non volevano la tirrannide com pure la Sicilia. A questo punto Ottaviano si allea con Antonio . Nace il secondo triunvirato di cui entra a far parte anche Lepido. Siamo nel 43. Cicerone viene raggiunto dai siceri di Antonio, Bruto e Cassio si uccidono dopo essere stati sconfitti per due volte a Filippi. A questo punto i tre si spartiscono l' impero: a Ottaviano va l' Italao e Spagna (occidente) a Lepido l' Africa e ad Antonio la Gallia e l' Asia dove si allea con Cleopatra.
Ottaviano però in Italia a una serie di difficoltà, a Perugia Lucio Antonio e Fulvia (fratello e moglie di Marco) gli si oppongono senza alcun risultato.
Sesto Pompeo viene eliminato nel 36 e con i soldi della Sicilia riesce a pagare i soldati che avevano combattuto a Filippi
Antonio costruisce una confederazione di stati alla quale metta a capo l' Egitto.
La guerra tra Antonio e Ottaviano è inevitabile.La guerra è una guerra civile ma per avere più consensi Ottaviano la fa apparire com guerra per difendersi dall' Egitto
Nel 31 ad AZIO si scontrano le flotte nemiche e Ottaviano si impossessa della flotta di Antonio quasi senza colpo ferire. Antonio e Cleopatra fuggono in Egitto e si uccidono.
Cleopatra si uccide facendosi mordere da un serpente e ottiene la divinizzazione. Per 18 giorni nel regno hanno governato i figli di Cleopatra perchè Ottaviano non poteva avere lo Stato ne per diritto di vittoria ne perchè era della dinasta regnante. Ottaviano uccide i 3 figli e prende il potere. Nel 27 rientra a Roma e il senato gli concede tutti gli onori visto che aveva vinto la guerra interna ed esterna. Ottaviano rinuncia alla dittatura Vitacitia perchè non vuole assumere cariche che vadano contro l' oligarchia senatoria, lui stesso dirà che le sue cariche non erano maggiore che quelle di un qualunque suo collega magistrato. Lui aveva una carica ben più grande che era l' AUCTORITAS. Questa era la capacità di provvedere al bene collettivo e di accrescerlo. Il rapporto tra Ottaviano e cittadini non era quello di un monarca con i sudditi ma era modellato sul rapporto che esisteva tra Padrone e Cliente. Si pensa che l' auctoritas gli sia stata conferita dagli dei.
Bisogna ricordare che il senato gli aveva conferito il potere sui tribuni della plebe e il comando assoluto delle province.
Importante di questo periodo è ricordare l' Ara pacis augustae dove viene rappresentato Ottaviano con molta gente anche plebea perche voleva sottolineare i lfatto di non aver creato una nuova forma di governo ma di aver creato la repubblica fondata sulle grandi casate.
Si arriva nell' anno 23 che Ottaviano aveva già ricevuto il consolatoper 11 volte, dopo averla rinserica come carica nel 27, lascia anche la censura.
Di fronte al suo rifiuto il popolo si solleva perchè voleva che Ottaviano non perdesse alcuna delle sue cariche. Questo avviene perchè furono scoperte delle congiure tra le più importanti quella di Murena che venne eliminato
DINASTIA GIULIO-CLAUDIA
Ottaviano aveva una sola figlia Giulia che andò in sposa ad Agrippa, i figli dei due Gaio e Lucio furono adottati da Ottaviano ma morirono in giovane età. Dopo la morte di Agrippa Livia sposa Giulia e Ottaviano è costretto ad adottare i loro figli Tiberio.
TIBERIO (14-37)
Tiberio a differenza di Ottaviano, proveniva da una famiglia di cavalieri ed aveva sempre appoggiato il senato e non era l' uomo più adatto a cercare un nuovo compromesso tra senato e principe, ma ormai non poteva sottrarsi dal compito assegnatoli, forse questo è il motivo delle sue scelte contaddittorie.
Andò così rafforzandosi una opposizione senatoria, questa era l' unica autorità politica che poteva ostacolare il consolidamento del regime monarchico. Tiberio rifiutò molti degli onori conferiti ad Ottaviano. Il senato acquistò un maggiore carico politico e esonerò il popolo dalle elezioni delle massime candidature( forse ciò era voluto da Seiano). Tiberio in politica esteraa seguì una linea di moderazione. Lungo i confini dell' Europa Centrale mandò il nipote Tiberio, tra il 17 e il 19 vennero conquisate la Cappadocia e il Commagene e con i Parti si raggiunse un nuovo accordo diplomatico. Germanico riscuoteva le migliori simpatie delle popolazioni, gli venne allora conferito l' imperium proconsolare(comando assoluto delle province). Opposta a questa personalità c' era quella di Cneo Pisone uomo di fiducia di Tiberio. La morte improvvisa di Germanico fece ricadere la colpa su Pisone il quale si uccise.
Elio Seiano, prefetto del pretorio, che aveva saputo tramutare il suo comando militare in potere politico che si era rafforzato quando Tiberio andò a Capri nel 26 ,ma alla fine lo strpotere causò l' ira del principe che lo fece condannare a morte. Il ritorno di Tiberio a Roma coincise con una crisi economica che colpiva i piccoli proprietari de terre che non avevano i fondi per pagare i debiti. Così lo stato incominciò a prestare soldi ed a entrare nella politica del credito. Tiberio curò la politica economica tanto che alla sua morte , avvenuta nel 37 , lasciò lo stato in buone condizioni economiche, la situazione ai confini era calma .
CALIGOLA(37-41)
Il senato si accordò e decise che il figlio di Germanico, Gaio Cesare dovesse prendere il comando dello stato. Caligola , chiamato così per i sandaletti che usava portare da bambino, era cresciuto negli accampamenti.
Dotato di carattere stravagnate e di indole feroce Caligola dimostrò di non essere all' altezza della situazione. Non aderì ne alle tendenze senatorie e non continuò nelle scelte di Ottaviano. Adottò cerimoniali tipici dei sovrani dell' oriente, voleva per sé la genuflessione e associò il culto dell' imperatore al culto del dio sole.
Caligola con la sua ferocia instaurò in breve tempo un clima di terrore, al terrore si aggiunse anche l' inasprimento fiscale. Più peggioravano i rapporti con i ceti elevati più si accattivava le simpatie del popolo offrendo giochi e spettacoli pubblici.
In politica militare Caligola non fece nulla di importante, ammise solo la Mauretania alle province più per un suo capriccio.
Non appena si presentò l' occasione i senatori e i cavalieri uccisero Caligola. Alla congiura parteciparono pure i liberti dell' imperatore.
Ormai la politica istitruzionale e sociale di Ottaviano stava degenerando.
CLAUDIO(41-54)
Claudio fu scelto dal senato perchè aveva avuto una vita da studioso. Anche se era zoppo, balbuzziente e cinquantenne fu accettato per far dimenticare il periodo feroce di Caligola. I suoi anni furono anni di tranquilla pace.
Claudio istituì una solida burocrazia e creò dei ministeri affinchè riuscisse a controllare meglio la gigante amministrazione. A capo di questi ministeri mise i suoi liberti alcuni dei quali raggiunse un grande potere e una grande ricchezza.
Restaurò anche la censura per fare un censimento della popolazione, facilita anche il diritto alla cittadinanza romana, in senato vengono ammessi anche provinciali, e i liberti assumono sempre di più potere.
Ridusse a provincia la Tracia e nel 43 conquistò la Britannia, fondò molte città ai confini tra le quali Colonia.
Costruì un grande porto artificiale a Ostia.
Agrippina minore,4 moglie, fece sposare suo figlio con Ottavia, figlia della 3 molglie che aveva avuto anche un altro figlio Britannico, e questi due diedero alla luce Nerone.
NERONE(54-68)
Nerone fu guidato da Seneca, autorevole membro del senato. Per eliminare ogni possibile concorrenza Seneca fece uccidere Britannico nel 55.
Nerone fece uccise sua madre Agrippina e la moglie Ottavia per sposarsi con Poppea che sarebbe morta nel 65. Questo aveva avviato una politica di sprechi.
Nerone fece dei provvedimenti economici che avvantaggiavano la plebe, sopravvalutando l' argento, la moneta del popolo.
Nel 64 un incendio fece si che circa i 3/4 della città fosse distrutta e sulle macerie Nerone costruì la sua immensa casa: la Domus Aurea.
Il popolo incolpò subito Nerone il quale fece ricadere la colpa su un gruppo di religiosi i Cristiani. Nel 62 alla morte di Burro si aggiunse il ritiro di Seneca. Ormai la politica di Nerone era una politica di terrore.
Nerone tra il66 e il 68 visitò la Grecia vedendo giochi e curando la sua immagine. Partecipò personalmente ai giochi olimpici e intraprese i lavori per tagliare l' istmo di Corinto.
Le altre province erano invece oppresse e Sulpicio Galba intraprese la rivolta accolta dal senato che proclamò Nerone nemico pubblico. Fallita la fuga Nerone preferì uccidersi.
LA DINASTIA FLAVIA
L'ANNO DEI 4 IMPERATORI
La violenta eliminazione di Nerone dal potere aveva gettato nel caos la Stato romano al cui vertice nel 69 si avvicendarono ben quattro imperatori.
Galba procalmato imperatore dette al suo governo l' impronta di un ritorno al passato. La sua ispirazione senatoria causò l' immediata reazione dei pretoriani. Galba fu subito eliminato e al suo posto venne messo Otone. Aulo Vitellio non esitò a scendere in Italia e a sconfiggere Otone. Vitellio assunse un carattere neroniano, e antisenatorio. In oriente, però, Tito Flavio Vespasiano aveva affrontato vittoriosamente una rivolta in giudea, l' Egitto e i seguaci di Vitellio. Il senato gli concesse subito la nomina di imperatore.
VESPASIANO(69-79)
La vittoria di Vespasiano portava per la prima volta al vertice dello stato un uomo che godeva di largo prestigio e che non apparteneva alla antica aristocrazia romana.
Attuando una politica prudente Vespasiano riuscì a conciliare stabilità e innovazione soprattutto nella politica istituzionale e finanziaria
Gia nel 70 Tito filio di Vespasiano, rimasto al comando delle truppe in Giudea aveva respinto ogni attacco ed aveva preso Gerusalemme. La presa di Geruusalemme fu uno dei tanti atti atroci compiuti in questo periodo. La testimonianza più importante è quella dello storico Flavio Giuseppe che racconta della dispersione degli Ebrei e, da qui, le disavventure capitategli. Vespasiano in politica intena si curò di saldare gli interessi dei nuovi gruppi sociali quali la plebe urbana alcune milizie e alcuni ceti senatori.
In Oriente aveva lasciato credere che lui era una divinità, mentre a Roma aveva emanato una legge che sanciva i limiti del suo potere attribuendone al senato senza tralasciare le facoltà e le funzioni del potere monarchico del principe. Sciolse molte legioni per formarne di nuove con reclute provenienti per lo più da provincie occidentali.
Preoccupato dalle simpatie per l' oriente di alcuni suoi predecessori favorì l' ascesa delle provincie orientali e formò una nuova classe dirigente che veniva a formare una tra le più solidi basi per lo sviluppo della nuva dinastia.
Vespasiano associò l' impero ai suoi due figli che sarebbero divenuti per eredità imperatori dello stato: TITO e DOMIZIANO.
Vespasiano per trovare un' alleanza tra i diversi ceti eliminò una certa fronda antidispitica espellendo dall' Italia i filosofi e gli astrologi e creò scuole superiori destinate alla formazione delle nuove classi dirigenti.
Quando Vespasiano prese il potere le casse dello Stato erano asciutte, ma con una rigide amministrazione besata su un insaprimento fiscale riuscì a rinsanarle
TITO(79-81)
Alla morte di Vespasiano la succesione di Tito apparve del tutto naturale. Fu un imperatore generoso e clemente.
Nel 79 un' eruzione el Vesuvio distrusse 3 città: Ercolano Pompei e Stabia cusando la morte di Plinio il vecchio. Nell' anno seguente un incendio distrusse molte case e monumenti a Roma.
Così Tito potè manifestare la sua generosità aiutando le genti colpite da sciagure e riuscì a costruire l' anfiteatro Flavio. Così dopo la sua morte avvenuta a 41 anni il suo fu un ricordo lusinghiero
DOMIZIANO 81-96
Domiziano aveva raggiunto il potere nell'81 alla morte di Traiano, forse uccso da D.
All'inizio D. cerca una collaborazione con il senato, sposa anche una esponente della nobilitas conservatrice: Domizia Longina. Successivamente Domiziano assume un atteggiamento sempre più autoritario esteso a liberarsi del senato.
Ci furono condanne ai danni dei senatori accusati di lusso eccessivo, dissolutezza dei costumi.
Ci furono restrizioni in campo economico, viene ridotta la possibilità di coltivare la vite, coltura redditizia ma costosa, e si favorisce la coltivazione del grano, meno reditizzia ma anche meno costosa e che dava la possibilità all'imperatore di costituire riserve alimentare da dare ai poveri della città, in modo d'avere l'appoggio di questa parte di popoliazione. Esprime il carattere assolutistico del suo governo quando assume il titolo di domius.
Vittime di D. furono anche i filosofi, i cristiani, gli ebrei. Questo portò lo scontento in alcuni personaggi autorevoli che avevano abbracciato la filosofia o una religione orientale. Così nel 96 nacque una congiura che lo portò alla morte. A questa partecipò anche la moglie Domizia che era stata ripudiata perchè non era riuscita a dare al mondo figli maschi.
NERVA 96-98
Alla morte di Domiziano il senato aveva scelto come erede Nerva, il quale si assicura la fiducia del senato assecondando la condanna senatoria del precedente imperatore.
Ma ai soldati il ricordo dell'imperatore precedente era caro, infatti Domiziano aveva aumentato lo stipendio ai legionari. I soldati si ribellano, fanno un'irruzione a Roma e uccidono i due principali mandanti dell' assassinio di Domiziano e umigliano l'imperatore constingendolo a ringrazioare pubbilcamente per il loro gesto, non solo N. per tenerli buoni nominò come successore un comandante popolare TRAIANO che prende potere nel 98 quandom muore N.
TRAIANO 98-117
Traiano fu uno dei più grandi imperatori dopo Augusto. Nato nella betica a Italica in Spagna meridionale, T. si assicura la frontiera germanica e la fiducia delle coorti pretori responsabili dell'ammutinamento ai danni di Nerva, prime di arrivare a Roma.
T. si preoccupò di procurare i fondi neccessari all'educazione e all'istruzione della gioventù meschile della penisola. Costituì risorse alimentarei e di denaro per il popolo, poi costruì il porto di Ostia con anche 150 botteghe.
In politica estera Traiano provvede ad ampliare i confini, in Numidia, in Dacia. Combattecontro Decembalo e nel 106 lo sconfisse. A questo punto l'intera Dacia diventa provincia romana; ci furono conquiste di miniere auree e di salgemma. T. vince una battaglia contro i Parti e assume i titoli di partichus e di optimus. Nel 117 muore di morte naturale.
ADRIANO 118-136
Adriano nasce a Italica. Nel 118 si trova già a Roma dove festeggia il trionfo di Traiano. Subito dopo parte per la Mesia dove combatte contro i Sarmati e i Rossolani, popolazioni che vengono distrutte. Provvedimenti:
- concede l' abbono dei debiti fiscali
- concede pensioni ai senatori meno fortunati
- vengono concessi dei donativi
- vengono eliminati i donativi che gli italici dovevano a Roma.
Con A. si verifica una contrazione dei confini perchè non disponeva di soldi e non voleva eliminare ogni forma di potere indipendente .
Le uniche entrate sono quelle date dal fisco. Vengono creati gli Advocatus fisci(in Roma) e i Curatores fisci (in provincia). Crea anche i Consulares che sono dei giudici itineranti. Fa una rappresaglia contro gli ebrei. Nell'esercito vengono ammessi anche i provinciali. In campo religioso si cerca di unificare il culto al dio Giove. nel 136 muore.
COMMODO 136-138
Non fa nulla di importante e nel 138 muore.
AURELIO ANTONINO PIO 138-161
Antonio Pio cerca non più di conquistare territori , ma di difendere quelli già romani. Nonostante sia stato Consulares in Etruria e in Umbria elimina l' istituzione dei giudici itineranti favorendo il senato.
Il II sec. è chiamato secolo aureo perchè non c'erano state guerre e si era diffuso un certo benessere, ma cerano delle crisi: mancanza di schiavi, maggiore istruzione che crea una classe media che concorre con l'aristocrazia, si impoverisce il commercio delle materie di lusso.
Il mondo romano si stà chiudendo così non riesce a inglobare le altre culture. Le truppe vengono impiegate a scopo difensivo o per manutenzione di strade. I Parti non sono un problema in quanto devono affrontare i Cinesi. La religione diventa sempre più convenizionale e la gente tende a orientarsi verso le religioni orientali. Nel 161 muore.

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