Storia italiana dal 1904 al 1914.

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Testo

Nel congresso di Bologna1904 le correnti rivoluzionarie(PSI) assunsero la guida del partito e in seguito ad un eccidio proletario(Sardegna) indissero il primo sciopero generale/nazionale della storia. G. lasciò che la manifestazione si esaurisse da sola. Durante le agitazioni si era sentita l’esigenza di un più stretto coordinamento nazionale: confederazione generale del lavoro1906 (la corrente più estremista fu progressivamente emarginata dal CGL/PSI. Nel Congresso Di R.Emila1912 la guida del partito tornò nelle mani degli intransigenti (emergeva giovane/agitatore/romagnolo) Mussolini :appello diretto alle masse/ricorso a formule agitatorie (sindacalismo rivoluzionario). Il congresso decise l’espulsione dal partito di tutti gli aderenti alla tendenza revisionista che prospettava la trasformazione del PSI in un partito di tipo labourista (collaborazione di governo con le forze democratiche).
Il miglioramento dei rapporti con la Francia portò (1902) a un accordo per la divisione delle sfere di influenza in Africa settentrionale: Italia otteneva il riconoscimento dei suoi diritti di priorità sulla Libia (Francia-Marocco) . L’Austria senza consultare l’Italia annesse Bosnia-erzegovina: il contrasto fondamentale non era più quello fra classi ma tra nazioni capitalistiche/nazioni proletarie.
(1910) L’associazione Nazionalista italiana iniziò un martellante campagna per al conquista della Libia trovando alleati nei cattolico-moderati che legati alla finanza vaticana volevano una penetrazione economica in terra libica. La guerra con la Turchia(che aveva sovranità sulla Libia) si risolse positivamente. Il successo politico e propagandistico dell’impresa introdusse elementi di radicalizzazione nel dibattito politico/scosse gli equilibri su cui si regge va il sistema di Giolitti/ la destra e i nazionalisti si rinforzarono/le correnti riformiste(che si erano opposte alla guerra) si indebolirono .Nelle elezioni (1913) il conte O.Gentiloni presidente dell’unione elettorale cattolica invitò i militanti ad appoggiare quei candidati liberali che una volta eletti avrebbero rispettato un programma: tutela dell’insegnamento privato / opposizione al divorzio/riconoscimento delle organizzazioni sindacali cattoliche. Moltissimi candidati liberali accettarono di sottoscrivere questi impegni. Così i liberali conservarono un’ampia maggioranza più eterogenea e divisa che in passato ciò rendeva la mediazione giolittiana più problematica. 1914G. presentò le dimissioni indicando come suo successore Salandra . G. così incoraggiò una politica conservatrice per lasciarla logorare rapidamente e poi tornare al potere a capo di un ministero orientato a sinistra, ma la guerra in Libia aveva provocato un inasprimento delle tensioni sociali. Settimana rossa 1914 la morte di 3 dimostranti durante una manifestazione antimilitarista provocò un’ondata di scioperi in tutto il paese: assalti ad edifici pubblici/atti di sabotaggio contro le linee telegrafiche/ferroviarie.
Linea politica che aveva favorito una democratizzazione della società incoraggiando al tempo stesso lo sviluppo economico ma che fondata sulla mediazione parlamentare si rivelava inadeguata a fronteggiare le tensioni sprigionate dalla società di massa.

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