Materie: | Tema |
Categoria: | Storia |
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Data: | 11.01.2006 |
Numero di pagine: | 3 |
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NAPOLEONE E L’EUROPA
L’ascesa al potere di Napoleone come console fu sancita dalla Costituzione dell’anno VIII che, sottoposta a plebiscito, entrò in vigore nel 1799. Questa costituzione prevede che il potere esecutivo spetti al primo console (Napoleone) e gli altri due consoli hanno una funzione consultiva.
Napoleone istituisce i prefetti che sono dei rappresentanti del governo che dipendono esclusivamente dal primo console e hanno la funzione di svolgere un controllo sui cittadini (soprattutto sugli oppositori).
Fu di notevole importanza, per procedere senza ostacoli alla riorganizzazione statale, la repressione delle opposizioni più radicali (deportazioni alle Seychelles).
Per formare un capace ceto di amministratori e di tecnici viene potenziata l’istruzione pubblica: l’Ecole polytechnique per formare tecnici nei settori minerari, edili e militari; i licei che hanno il compito di formare la cultura generale per la classe dirigenziale.
Inoltre lo Stato fu investito dai compiti di assistenza sociale e sanitaria e del controllo dei mendicanti.
Napoleone decide di procedere alla ricomposizione della frattura con la Chiesa romana e con il Concordato del 1801 Papa Pio VII riconosce la Repubblica francese e la vendita dei beni nazionali.
Inoltre il concordato prevede che il primo console nomini tutti i vescovi e che quest’ultimi giurino fedeltà alla Repubblica; tuttavia era loro concesso di nominare direttamente i parroci, mentre lo Stato si impegna alla retribuzione del clero.
Per completare la riforma, nel 1804 Napoleone procede alla promulgazione del Codice civile che prevede l’abolizione definitiva del maggiorascato e vengono riconosciute tutte le conquiste politiche ottenute dopo il 1789 (libertà civili, difesa della proprietà e abolizione dei diritti feudali).
Il 2 Dicembre 1804 nella cattedrale di Notre-Dame Napoleone si incorona Imperatore dei francesi (con la presenza del Papa Pio VII); viene sottoposta a plebiscito e quindi approvata la Costituzione dell’anno XII che istituisce la dignità imperiale ereditaria.
Dopo la sconfitta di Trafalgar (1805) da parte della flotta francese, Napoleone attua il blocco continentale (1806) che impone ai paesi di possedimento francese di non commerciare con l’Inghilterra. La Russia dopo un iniziale partecipazione al blocco si sgancia dall’alleanza con la francia e continua a commerciare con l’Inghilterra.
Nel 1810 Napoleone ripudia la moglie Giuseppina e si sposa con la principessa austriaca Maria Luisa.
La principali trasformazioni politiche in Europa si devono a Napoleone:
• Esercito → ogni cittadino è anche un soldato (tranne gli uomini sposati); era consentito ai ceti più agiati di pagarsi il sostituto e molti dei militari che ottenevano riconoscimenti andavano a far parte della nobiltà di toga;
• Stati vassalli → attuano il modello napoleonico di uno Stato accentrato e attuano le principali riforme decise da Napoleone;
• Consenso limitato → queste nuove riforme promosse da Napoleone fecero in modo che molti stati miravano all’unità nazionale o ad un’ampia libertà.
Nel 1811 Napoleone inizia a preparare la campagna di Russia (vuole diventare il nuovo Carlo Magno possedendo tutta l’Europa) e nell’Estate del 1812 l’imponente esercito francese parte alla conquista della Russia (le truppe erano equipaggiate solo per una breve campagna); tuttavia, i russi indietreggiavano lasciando terra bruciata alle loro spalle.
L’esercito francese arriva a Mosca (distrutta da un gravissimo incendio) a Settembre; il rifiuto da parte dello Zar di trattare la resa e l’avanzare dell’inverno costringono Napoleone alla ritirata che si dimostrerà devastante in quanto resisteranno solo un sesto delle truppe al freddo e alle cariche della cavalleria cosacca.
Nel 1813 tutta l’Europa era in armi contro la Francia: si forma una coalizione tra Inghilterra, Russia, Prussia e Austria; a Lipsia, nella battaglia delle nazioni i francesi furono sconfitti e gli alleati occuparono Parigi nel Marzo 1814.
Il 6 Aprile Napoleone abdica e i vincitori lo esiliano sull’Isola d’Elba; sul trono francese torna un borbone, Luigi XVIII (che concede una costituzione con suffragio molto limitato).
Visto il malcontento degli strati popolari francesi nei confronti del nuovo Re, Napoleone decide di tornare in Francia: il 1° Marzo 1815 sbarca sulle coste francesi e con una marcia trionfale entra a Parigi (abbandonata da Luigi XVIII).
Tuttavia il 18 Giugno viene sconfitto a Waterloo dalle forze inglesi e prussiane; un mese dopo viene catturato e deportato sull’Isola di Sant’Elena dove morirà il 5 Maggio 1821.