Storia 1848-1914

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Testo

RIVOLUZIONI EUROPEE DEL 1848

Principali elementi del programma:
• Costituzioni ed istituzioni rappresentative moderne
• Parlamenti dotati di poteri reali ed eletti sulla base di rappresentanza individuale
• Libertà di stampa e associazione
• Indipendenza del potere giudiziario del governo
• Istituzione di guardie civili, milizie composte dai cittadini
• Principio di nazionalità, volontà di indipendenza

INSURREZZIONE NEL REGNO DELLE DUE SICILIE
Gennaio insorse Palermo. Febbraio Ferdinando II concede una costituzione.

FRANCIA
Rivoluzione di febbraio:
Nella Francia di Luigi Filippo le principali forze di opposizione sia quella bonapartista che quelle repubblicane e socialiste erano impegnate per l’allargamento del suffragio elettorale. L’insurrezione durò tre giorni nei quali ci fu la fuga di Luigi Filippo, si costituì quindi un governo provvisorio. Il nuovo governò proclamò la repubblica, costituì gli stabilimenti nazionale per dare lavoro ai disoccupati, elezioni a suffragio universale per l’assemblea Costituente. La Francia non avrebbe ripreso una politica espansionistica, né appoggiato la rivoluzione in altri paesi.
Dalla Seconda repubblica al Secondo impero:
Le elezioni per la Costituente diedero la maggioranza alla destra: orleanisti e legittimisti; ed ai moderati. Intraprese un’azione controrivoluzionaria, scatenando la rivolta del popolo parigino (23-26 giugno). Costituzione repubblicana, basata su parlamento monocamerale. Elezioni presidenziali: Carlo Luigi Napoleone, il quale col colpo di stato del 2 dicembre 1851 riuscì a farsi rieleggere presidente e poi imperatore con il titolo di Napoleone III.

GERMANIA
Ripercussione della rivoluzione parigina sugli Stati tedeschi. Il re di Prussica Federico Guglielmo IV, dopo scontri a Berlino, dovette concedere una costituzione che permise la formazione di un Parlamento a maggioranza liberal-moderata. Problema complicato per l’unificazione tedesca, discussa nell’ Assemblea costituente riunita a Francoforte, dove prevalse la realizzazione dell’unità nazionale della Germania sotto l’egemonia della corona di Prussia. Federico Guglielmo rinunciò alla corona imperiale temendo che l’Austria avrebbe reagito alla costituzione di una Germania unitaria. Lo stesso si fece iniziatore della repressione della rivoluzione che finì con lo scioglimento del Parlamento di Francoforte.

IMPERO ASBURGICO
Nell’impero d’Austria le insurrezioni erano per: ottenimento di istituzioni liberali e conquista indipendenza nazionale ( italiani, slavi, ungheresi). Rivoluzione partì da Vienna e costrinse Ferdinando I a concedere una Costituzione di carattere moderato. Nuovo imperatore Francesco Giuseppe. Nel 49 Austria restie a soffocare nel sangue anche rivoluzione in Ungheria.
5 Giornate di MILANO:
riuscì a cacciare dalla città le truppe austriache, che ripiegarono nelle fortezze del quadrilatero. A capo vi era un Consiglio di guerra guidato da Carlo Cattaneo, contrapposto ad elementi moderati riuniti in Governo provvisorio, a favore dell’intervento truppe piemontesi per evitare guerra contro Austria portasse a rivoluzione democratica.
Insorsero altre città costringendo a ritirata degli austriaci. Venezia proclamata la rinascita della Repubblica di San Marco.

PRIMA GUERRA INDIPENDENZA ITALIANA
Nel regno di Sardegna l’opinione pubblica guidata da Cavour incitava il sovrano ad un intervento militare a fianco degli insorti lombardi. Carlo Alberto intraprese le operazioni movendosi in ritardo. Con i piemontesi: regno delle due sicilie la toscana e lo stato pontificio: forze austriache sconfitte. Mutazione nei mesi successivi, sconfitta delle truppe sabaude.
Febbraio 49 repubblica romana: Mazzini, Saffi, Armellini.
Ripresa guerra contro Austria decisa da C.Alberto, sconfitta, armistizio, trattato di pace di Milano in cui Piemonte rinunciò a Lombardia.
SECONDA RESTAURAZIONE
Stati italiani ritornano al regime assoluto, meno il Piemonte sabaudo. 1850 fondazione del Comitato centrale democratico europeo di Mazzini insieme a democratici e repubblicani. Movimento mazziniano si trasformò in Partito d’azione, tentativi insurrezionali.
Sardegna rimase lo Statuto. Svolta liberista nell’economia artefice: Cavour. Convergenza parlamentare tra moderati di destra e quelli di sinistra. Cavour: partecipazione del Piemonte alla guerra di Crimea, a fianco della Francia e Inghilterra contro la Russia. Congresso di Parigi nel 56 dove le potenze occidentali disapprovarono l a politica austriaca in Italia. Gennaio 59 trattato franco-piemontese , intervento dell’alleato solo in caso di aggressione austriaca.

PRUSSIA E LA FORMAZIONE DELLO STATO NAZIONALE IN GERMANIA
Guglielmo I affidò nel 1862 il governo al Junker (membro della nobiltà agraria) conservatore Bismarck. Potenziamento con guerra contro Danimarca.
Guerra lampo nel66 nella quale la Prussia piegò l’Austria costringendola ad accettare la pace di Praga che la estromise dalla Germania centro-settentrionale. 22 stati tedeschi formarono una Confederazione della Germania del nord. Alleata alla P. l’Italia che combattè terza guerra indipendenza.
Unificazione ostacolata dalla Francia, così Bismarck strategicamente ferì orgoglio nazionale della Francia che dichiarò guerra nel luglio 70. Sconfitta, resa di Napoleone III, fine secondo impero, proclamazione Terza Repubblica, Parigi cade nel 71, lo stesso anno firmata la pace di Francoforte.
Conseguenza guerra franco-prussiana fu unificazione Germania. Gennaio 71 Guglielmo I nominato imperatore tedesco (Kaiser), il Reich (lo stato) nacque come federazione di 25 stati. Il governo fu guidato fino al 1890 da Bismarck, per affrontare l’opposizioni dei cattolici della Germania avviò il Kulturkampf (lotta per la civiltà) 1873-1875 campagna in difesa della civiltà germanica e protestante contro il papato. Contro i socialisti nel 1875 il Partito socialdemocratico tedesco SPD.

FRANCIA
Dopo sconfitte subite nella guerra con la Prussia nel marzo 71 sollevazione del popolo parigino contro il governo repubblicano di Thiers. Esperienza della Comune di Parigi 18 marzo- 28 maggio 71, repubblica popolare caratterizzata in senso socialista. Dopo la sconfitta della Comune, Thiers divenne primo presidente della terza repubblica.

ITALIA
2 guerra indipendenza 1859
Nascita regno d’italia:
marzo 1961 Vittorio Emanuele II eletto re d’Italia.
Età delle destra 1861-1876, ministri: Cavour, Ricasoli, Rattizza, Farini, Minghetti, di La Marmora, Menabrea, Lanza. Schieramento parlamentare di orientamento liberale, base sociale: gruppi borghesi del capitalismo industriale agrario e finanziario del Nord e grande proprietà fondiaria nobiliare dell Meridione. Si oppose la Sinistra formata da elementi democratici di origine repubblicana ( Depretis, Cairoti, Crispi, Zanardelli).
Destra affrontò problemi: unificazione amministrativa, legislativa e finanziaria del regno, questione dei rapporti con la Chiesa, mancavano per l’unificazione veneto e Roma. Dal 1861 nel meridione fenomeno del brigantaggio, poi represso. Concetto unificatore ed accentratore per cancellare regionalismo. Figura del prefetto nominato in ogni provincia dal ministero degli interni, il suo compito era il controllo politico ed economico delle amministrazioni comunali e provinciali e di tutte le articolazioni locali dello stato.
Unificato l’esercito, nel campo militare.
Legge Casati sulla pubblica istruzione, gratuità della scuola elementare.
Unificazione doganale.
Debito pubblico. Imposta sul macinato.
3 GUERRA indipendenza
obbiettivo conquista di Roma e la liberazione del Veneto.
Veneto conquistato alla fine della guerra combattuta accanto alla Prussia contro l’Austria, pace tra le due fu firmata a Vienna il 3 ottobre 1866.
Per la questione romana mentre la Destra non voleva un piano rivoluzionario, Garibaldi con duemila volontari si mosse dalla Calabria verso Roma, ma Napoleone III comandò che venisse fermato nella battaglia di Aspromonte infatti i volontari vennero fermati, 1862. Ripresa attività diplomatica. Appena alla fine della guerra franco-prussiana, quando i francesi si ritirarono da Roma, l’Italia decise un’azione di forza, 20 settembre 1870, le truppe entrarono nella città dalla breccia di Porta Pia, un successivo plebiscito sanzionò: l’annessione all’Italia del Lazio e di Roma, proclamandola capitale nel 1871.
Caduta della destra:
a partire dalla depressione economica del 73 si sviluppò sfiducia nei riguardi della Destra. La Sinistra con un programma di riforme tributarie e amministrative miranti ad alleggerire il carico fiscale e l’accentramento amministrativo, le valsero una positiva posizione alle elezioni del 74. Caduta della dx nel 76, cadde il governo Minghetti e Deprretis fu incaricato di formare un nuovo gabinetto.
DALL’AVVNETO DELLA SINISTRA ALL’Età GIOLITTIANA 1876-1914
Agostino Depretis fu presidente del Consiglio per oltre un decennio. Il programma della Sinistra prevedeva la concessione di maggiori autonomie ai Comuni, il miglioramento dell’istruzione primaria e l’allargamento del suffragio. Nel 77 D. provoca il passaggio all’opposizione dell’ala più avanzata della Sinistra, guidata da Bestini e Cavalletti. D. adottò il trasformismo, ricerca dell’appoggio di tutte le rappresentanze politiche borghesi presenti nel Parlamento. Nel 77 approvata legge Coppino, istruzione primaria resa obbligatoria fino a 9 anni. Nel 82 riforma elettorale, abbassamento a 21 anni del limitè di età richiesto. Adozione di tariffe doganali protezionistiche. Politica estera: l’adesione alla Triplice Alleanza 1882 con Germania e Austria, rinuncia di Trento e Trieste.
Morto Depretis gli subentrò Francesco Crispi, ex mazziniano, diresse treministeri intervallati da governi guidati da Di Rudinì e Giolitti. Crispi operò per riorganizzazione struttura dello stato: rafforzamento dell’esecutivo, nel 88 riforma dell’ordinamento amministrativo, che allargò il diritto al voto; nel 88 codice sanitario; 90 entrò in vigore il nuovo codice penale, abolizione pena di morte e diritto di sciopero.
Gli anni di Crispi videro anche lo sviluppo del movimento operaio e la diffusione tra le masse del socialismo. Le conseguenze dello sviluppo in senso capitalista dell’industria e dell’agricoltura e il peggioramento delle condizioni di esistenza dei lavoratori dovuto a crisi agricola ed industriale, stimolarono la protesta del proletariato italiano. Nell’agosto 82 venne costituito, durante il congresso di Genova dei gruppi socialisti italiani, il Partito dei lavoratori italiani, che prese il nome nel 1895 il nome di Partito socialista italiano. Scoppiarono gravi moti, in Sicilia tra 91-94 movimento dei Fasci siciliani, mirava a spartizione delle terre dei latifondi. Crispi represse entrambe, sciolse il partito socialista, che potè riprendere la sua attività qualche mese dopo. La causa della caduta di Crispi fu la sua politica estera. Nel 95 riprese l’espansionismo italiano in Eritrea, la sconfitta ad Adua impose allo statista di dimettersi nel marzo 96.
CRISI DI FINE SECOLO
A Crispi succedette di Rudinì, sostenuto da una maggioranza orientata in senso conservatore e reazionario. 98 tumulti in varie parti d’Italia a causa dell’aumento del costo de pane.
Nuovo governo guidato da Pelloux nel 1898-1900, propose al Parlamento leggi di limitazione della libertà di stampa e di associazione, provvedimenti che non vennero approvati, le sinistre adottarono la tattica dell’ostruzionismo. P. sciolse la Camera, ma le elezioni del 1900 segnarono una sconfitta del governo ed una avanzata dell’ Estrema (radicali e socialisti), falli il tentativo di colpo di stato ed il governo fu affidato a G. Saracco. Re Umberto nel luglio 1900 fu assassinato a Monza, gli succedette il figlio Vittorio Emanuele III.
Età GIOLITTIANA
1900-1914, Giolitti, primo ministro dell’interno nel gabinetto di transizione guidato da Zanardelli, presidente del consiglio per un decennio. Il suo programma mirò ad un consolidamento di una prassi di governo liberale, basata sul riconoscimento della libertà sindacale e sul pieno diritto di sciopero; proclamò la neutralità dello stato nei conflitti di lavoro. Notevoli riforme:
• Allargamento delle assicurazioni obbligatorie per gli infortuni sul lavoro
• Riduzione a 12 ore dell’orario di lavoro max per le donne
• Elevazione a 12 anni per l’età minima per il lavoro dei bambini
• Istituzione dell’ufficio del lavoro
• Statizzazione esercito telefonico e delle ferrovie
• Municipalizzazione dei servizi pubblici comunali
• Istituzione del monopolio statale delle assicurazioni sulla vita
Politica estera: riavvicinamento con la Francia.
Nel 1912 fece approvare al Parlamento il suffragio universale maschile, che avrebbe premiati le organizzazioni di massa dei socialisti e dei cattolici. Per le prime elezioni G. cercò un’alleanza con i candidati cattolici( patto gentiloni). Nuova maggioranza difficilmente manovrabile, dimissioni Giolitti, lasciando il posto a calandra.
ECONOMIA E SOCIETà NELL’Età GIOLITTIANA
Definitivo decollo industriale dell’Italia, ancora ancorato a certe zone, vedi triangolo industriale. 1906 Confederazione generale del lavoro-CGL di orientamento socialista riformista; Unione sindacale italiana-USI sindacalisti rivoluzionari e anarchici; Confederazione italiana dell’industria e C. generale dell’agricoltura.
Sciopero generale del 1904, dove G. non impiegò la forza pubblica contro i manifestanti, dal 1907 ciclo di lotte, culminò nella settimana rossa giugno 1914.
Stessi anni influenza del nazionalismo ( Associazione nazionalistica italiana 1910) ostile al parlamentarismo e al socialismo, fautore di stato forte in una politica imperialista. Politica giolittiana accusata di essere grigia e senza progetti.

PRIMA GUERRA MONDIALE
CAUSE:
la causa occasionale fu l’eccidio di Sarajevo 28 giugno 1914, trovarono la morte l’arciduca ereditario d’Austria Francesco Ferdinando e la moglie.
Le vere cause:
1. contrasto imperialistico ed economico tra Germania ed Inghilterra
2. contrasto franco-tedesco
3. pangermanesimo del Reich: Germania estendere la sua frontiera orientale fino al mar Baltico e Polonia russa
4. irredentismo italiano, Italia opposta all’Austria per la questione di Trento e Trieste e controllo Adriatico
5. contrasto austro-russo e irredentismo nei Balcani.
PRIMO ANNO 1914
28 luglio l’Austria –Ungheria dichiarò guerra alla Serbia.
La Germania assicurò appoggio ad alleato austriaco. 1 agosto dichiarò guerra alla Russia, provocando entrata in guerra della Francia, alleata dello zar. Germania, cercarono di aggirare le difese francese invadendo il Lussemburgo e violando la neutralità del Belgio. Inghilterra entrò in guerra a fianco di Francia e Russia. Italia si dichiarò neutrale., anche la Turchia. Giappone dichiarò guerra alla Germania.

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