Seconda guerra mondiale

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Testo

LA SECONDA GUERRA MONDIALE
Il I settembre 1939 con l’aggressione della Polonia da parte della Germania, cominciò la seconda guerra mondiale.
• LE CAUSE
1) La grave pace imposta alla Germania, dopo la Prima guerra mondiale, che la privava di numerosi territori, tra cui il corridoio polacco, e la proibiva di armarsi. Fu un provvedimento che isolò la Germania dalle altre potenze europee, mettendo nell’animo dei Tedeschi sentimenti di odio e di “rivincita”. Questi sentimenti maturarono l’ideologia del nazismo di Hitler, che prometteva il ripristino del dominio tedesco in Europa, cioè con il Terzo Reich.
2) Le indecisioni ed i contrasti tra Francia, Inghilterra e Russia per il reciproco dominio in Europa.
Le nazioni europee temevano che la rivoluzione bolscevica potesse estendersi anche all’Europa, ragion per cui non si oppose energicamente alle “aggressioni tedesche”.
3) Le aggressioni tedesche che furono le cause immediate; Hitler, divenuto dittatore della Germania cominciò subito una politica di “rivincita” e di potere nei confronti delle potenze europee. Nel 1934, sulla scia del Giappone che aggredì la Cina, ruppe il patto di pacifica convivenza, e abbandonò la Società delle Nazioni. Avviò il riarmo della Germania ed inizio una serie di aggressioni sugli Stati confinanti, per dare ai Tedeschi “il loro spazio vitale”.
Nel 1938 dopo la firma dell’Asse Roma-Berlino (che alleava l’Italia di Mussolini alla Germania di Hitler), l’Austria fu invasa, occupata e ridotta a provincia orientale della Germania. In seguito Hitler mostra l’intenzione di invadere la Cecoslovacchia, così Francia ed Inghilterra accettarono l’annessione della Cecoslovacchia, sperando di mantenere la pace. Così Hitler crea Protettorato di Boemia e Moravia.
Subito dopo rivendica la città di Danzica ed il corridoio polacco.
Inoltre il Führer stringe un patto decennale di non aggressione con Stalin, capo della Russia.
L’Inghilterra stipula un patto con Francia e Polonia nel quale si promettevano il reciproco aiuto militare in caso di aggressione Tedesca; quest’alleanza venne chiamata “Intesa”.
LE OPERAZIONI DI GUERRA
• PRIMA FASE (settembre 1939-aprile 1941)
Hitler, dopo aver stretto il Patto d’Acciaio con l’Italia e il Patto di non aggressione con la Russia, aggredì la Polonia (I settembre 1939), che non gli aveva voluto concedere l’annessione di Danzica.
Con una guerra-lampo la Germania vinse Danimarca, Norvegia, Olanda e Belgio, conquistò la Francia, e si dispose ad assalire l’Inghilterra.
Nel 1940 anche l’Italia di Mussolini entrò in guerra e decise di attaccare prima la Savoia e poi la Grecia, ma con scarsi risultati. Nelle colonie italiane d’Africa, Etiopia e Libia, le cose non andarono meglio. Occuparono la Somalia Britannica, ma gli Inglesi costrinsero di fare allontanare il fonte di 1.000 km.
Italia, Germania e Giappone stringono una nuova alleanza: il Patto Tripartito, secondo il quale la Germania avrebbe avuto il predominio sull’Europa, l’Italia nel Mediterraneo ed il Giappone nell’Asia meridionale, insulare e sul Pacifico.
La guerra volgeva al termine: i Tedeschi stavano stravincendo ma fu impedito dall’entrata in guerra degli Stati Uniti.
• SECONDA FASE (maggio 1941-autunno 1942)
Nell’estate 1941 gli eserciti dell’Asse avanzarono nel deserto libico e giunsero nel 1942 a 80 Km. da Alessandria d’Egitto.
Mentre in Europa le stesse potenze centrali occuparono la Jugoslavia e la Grecia, i Tedeschi violano il patto con Stalin e con “L’Operazione Barbarossa” attaccano la Russia. Nell’estate 1942 la Germania sferra un attacco verso il Caucaso e verso Stalingrado dove iniziò l’assedio della città.
L’ATTACCO GIAPPONESE AL PEARL HARBOUR: L’ENTRATA IN GUERRA DEGLI STATI UNITI
L’attacco giapponese contro gli Stati Uniti giunge improvviso con numerose formazioni di aerosiluranti, aiutati da numerose navi che all’alba del 7 dicembre 1941 si scagliano senza preavviso contro la squadra navale USA a Pearl Harbor, nelle Haway.
La causa si quest’attacco fu l’imperialismo del Giappone, che ormai considerava propria tutta l’area del Pacifico e spesso si era scontrato in quella zona con l’interesse americano.
Dopo lo scoppio del secondo conflitto mondiale due correnti si opponevano all’interno dello Stato maggiore nipponico: una che tende all’alleanza con la Germania e una che tende a evitare un urto con l’Inghilterra.
Quando Inghilterra, Francia e Olanda sono schiacciate dalla Germania e gli USA incominciano a stanziare truppe nel Pacifico, il Giappone opta per il conflitto aperto.
Gli Stati Uniti cercano di mantenere l’opposizione su un piano diplomatico, dialogando costantemente con la frazione militare giapponese più moderata, ma l’occupazione giapponese dell’Indocina meridionale farà rapidamente precipitare la situazione.
Il 1° dicembre il Giappone decide di passare all’attacco: Roosevelt tenterà di scongiurare il conflitto fino alla fine, inviando un messaggio all’imperatore Hirohito la sera del 6 dicembre; ormai la flotta giapponese si trovava già nei pressi di Pearl Harbour e alla mattinata di domenica 7 dicembre gli Zero giapponesi sono sopra l’obiettivo e il loro comandante lancia il segnale di attacco.
Le corazzate Arizona, Oklahoma, West Virgina e California e la nave bersaglio Utah sono distrutte; la Tennesee, la Maryland e la Pennsylvania vengono gravemente danneggiate; decine di aerei sono distrutti a terra, altri danneggiati. I morti sono 2.400.
L’attacco di Pearl Harbour costringerà gli Stati Uniti a ufficializzare il loro ingresso nel conflitto: il 12 dicembre anche le potenze dell’Asse dichiarano guerra alla Nazione americana.
Sempre nella seconda fase, si erano formati i movimenti di Resistenza, cioè la rivolta dei popoli contro i Tedeschi, che erano sorti in tutti i Paesi dominati dai regimi nazisti e fascisti.
La lotta dei partigiani fu una lotta “pronta, istintiva, indomabile”, ma soprattutto una “rivolta morale” contro le barbarie eseguite dai nazisti con lucidità, ferocia, rigore scientifico, con disciplina così implacabile da far rabbrividire il cuore più indurito.
In questi anni migliaia di persone, soprattutto ebrei, furono sterminate nei vari “Lager”, i campi di sterminio. Essi venivano condannati ai lavori forzati e morivano nelle camere a gas, nei forni crematori, per i quali Hitler aveva deciso lo sterminio della razza, chiamato genocidio. Furono tutte infamie che non si conoscevano e che soltanto dopo la guerra sono apparsi in tutta la loro tragica e raccapricciante realtà.

• TERZA FASE (ottobre 1942-settembre 1943)
Mentre gli eserciti dell’Asse furono fermati su quasi tutti i fronti: in Africa gli Africa Korps ad El-Alamein; in Russia, dove viene liberata Stalingrado ed il fronte russo si avvicina alle porte di Berlino; nel Pacifico dove nelle isole Salomone i Giapponesi furono sconfitti dagli Americani; gli Angloamericani sbarcano in Sicilia.
In Italia il 25 luglio 1943 cade il regime fascista. Il Re fece arrestare il “Duce” e dichiarò decaduto il regime fascista. Il nuovo governo fu affidato a Badoglio che decise di continuare la guerra a fianco dei tedeschi, ma entrò in trattativa con gli Alleati per stipulare un armistizio a noi favorevole, ma questi vollero la resa incondizionata che fu resa pubblica l’8 settembre 1943. Hitler, accusandoci di tradimento, sferrò l’operazione Alarico: l’occupazione dell’Italia. L’Italia rispose schierandosi al fianco degli Alleati. Ma l’esercito italiano si era sbandato e la lotta italiano restò solo nelle mani dei partigiani. Mussolini venne liberato dai tedeschi e creò nell’Italia occupata dai Tedeschi la REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA con capitale Salò: venne definito lo stato fantoccio.
• QUARTA FASE (1944-1945)
Il 6 giugno 1944 viene aperto un nuovo fronte con lo sbarco in Normandia da parte degli Alleati, e insieme all’Armata Rossa, Berlino viene stretta il una morsa mortale.
Il 25 agosto 1944 la Francia viene liberata. Tra il 4 e l’11 febbraio 1945, Stalin, Churchill e Roosevelt si riuniscono a Yalta, dove posero le basi per una nuova Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU).
Sul fronte italiano gli Alleati avanzano inesorabilmente, appoggiati dai partigiani e il 25 aprile 1945 l’Italia viene liberata.
Il I maggio 1945 Hitler si suicida e l’8 maggio la Germania firma la resa incondizionata.
Resta in guerra solo il Giappone.
• QUINTA FASE: LA RESA DEL GIAPPONE
Americani ed Inglesi con due grandi battaglie aeronavali avevano iniziato l’accerchiamento del Giappone. Ma la casta militare giapponese ed un fanatismo di tipo razziale li spingevano a non arrendersi. Anzi i giovani piloti addestrati al suicidio, i “Kamikaze” si gettavano con i loro aerei contro le navi americane per affondarle. Il 26 luglio gli Alleati inviano un ultimatum al Giappone per una resa incondizionata. Ricevuto il rifiuto come risposta il presidente americano Truman ordinò di sperimentare una nuova arma: la bomba atomica che fu sganciata il 6 agosto su Hiroshima e il 9 agosto su Nagasaki.
L’EVENTO
Alle ore 8.15 del 6 agosto il B-29 Enola Gay appare sul cielo di Hiroshima, scende in picchiata, sgancia la bomba atomica e si allontana a tutta velocità.
Dopo appena un minuto e mezzo la bomba esplode in aria all’altezza di circa 570 metri producendo una sfera di fuoco di sessanta metri di diametro che raggiunge una potenza di calore di trecentomila gradi.
Sul suolo cadono fiamme caldissime e nel cielo a causa dell’immenso calore appare una colonna di fumo bianco dalla inquietante forma di fungo che raggiunge i novemila metri. Dall’apparizione degli aerei a quella del fungo trascorrono circa otto minuti.
La pressione esercitata dallo scoppio disintegra tutti gli edifici compresi nel raggio di due chilometri e mezzo e un quarto d’ora dopo l’esplosione inizia una pioggia, prima densa poi minutissima, che porta a terra le particelle radioattive di cui la nuvola è carica.
Sul momento muoiono più di 80.000 persone e ne rimangono ferite 40.000, i dispersi sono migliaia. La nuova bomba però condanna alla morte anche i sopravvissuti allo scoppio, le radiazioni nucleari infatti sono micidiali e altre centinaia di persone moriranno dopo pochi giorni, dopo qualche mese, a volte anche dopo alcuni anni.
Il 9 agosto con gli stessi effetti terrificanti una seconda bomba viene sganciata sulla città di Nagasaki.
Dopo la distruzione di queste due città il 15 agosto 1945 l’imperatore Hirohito si arrese, decidendo di porre fine alla guerra. La resa verrà firmata il I settembre 1945:
la seconda guerra mondiale era finita.

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