Schema sulla Costituzione e la Repubblica

Materie:Appunti
Categoria:Storia
Download:528
Data:19.07.2000
Numero di pagine:6
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
schema-costituzione-repubblica_1.zip (Dimensione: 17.05 Kb)
trucheck.it_schema-sulla-costituzione-e-la-repubblica.DOC     76.5 Kb
readme.txt     59 Bytes


Testo

COSTITUZIONE E REPUBBLICA
24 luglio 1943 si torna a riunire il Gran Consiglio su l’O.d.G. Grandi che invitava il Sovrano
“ad assumere con l’effettivo comando delle Forze Armate di terra, di mare e
dell’aria, secondo l’art. 5 dello Statuto del Regno, quella suprema iniziativa
di decisione che le nostre istituzioni a lui attribuiscono”
25 luglio 1943 il Sovrano revoca a Mussolini l’incarico di Capo del Governo e nomina
il Maresciallo Badoglio nuovo Capo del Governo che viene formato da
militari e funzionari di esclusiva sua fiducia e non rappresentativi del
Pnf. Da questo momento l’Italia ha solo un Sovrano ed un Governo,
manca di un organo con funzioni legislative.
Provvedimenti soppressione del Pnf
del Governo
Badoglio soppressione Camera dei Fasci e delle Corporazioni

soppressione del Tribunale Speciale per la difesa dello Stato
decisione di indire elezioni per la formazione della Camera dei
deputati entro quattro mesi dalla fine della guerra, fino a quel momento
tutti gli atti con forza di legge saranno adottati dal Governo sotto forma
di decreti-legge.
8 settembre 1943 Armistizio di Cassibile
con le truppe Alleate

29 settembre 1943 definitivo armistizio
a Malta
28/ 29 gennaio 1944 Congresso di Bari dei partiti antifascisti che chiedono l’abdicazione
immediata del Re e dell’erede al trono e la creazione di una reggenza.
Febbraio 1944 dopo la liberazione la sede del Governo viene spostata a Salerno
12 aprile 1944 il Re si impegna ad abdicare e a nominare suo figlio Umberto
“luogotenente generale del Regno” dopo la liberazione di Roma
21 aprile 1944 Patto di Salerno, un compromesso giuridico-politico tra monarchia e forze
politiche antifasciste dà vita al Governo dell’eptarchia
formato da Dc, Psi, Partito d’Azione, Pci, Pli, Partito
democratico del lavoro, presieduto sempre da Badoglio.
10 giugno 1944 Badoglio è costretto alle dimissioni ed il Re nomina un Governo,
presieduto da I. Bonomi ed espressione del C.L.N.
Agosto 1944 dopo la liberazione la sede del Governo viene spostata a Roma

N.B. il Re non abdica per evitare che il figlio diventi automaticamente il nuovo sovrano, Umberto, dal canto suo, assume una carica atipica per lo Statuto che prevedeva semmai la forma della “supplenza”. La soluzione della questione istituzionale viene rimandata alle decisioni di un’Assemblea Costituente, eletta dal popolo, alla fine della guerra.
Il Governo Bonomi adotta, per legiferare, la forma dei decreti luogotenenziali (Dltg), uno di questi sempre del 1944 diviene la “Costituzione provvisoria” e prevede il rinvio delle scelte istituzionali tra monarchia o repubblica alle decisioni di un’Assemblea Costituente.
Viene portata a termine la liberazione anche del Nord Italia, il Governo Bonomi viene sostituito da quello Parri che rappresenta ancora le forze del CLN le novità più interessanti di questo Governo, l’ultimo sostenuto da tutte le forze antifasciste, sono:
- il diritto di voto alle donne,
- la reintroduzione dell’elettività degli organi di potere degli enti locali,
- la concessione dell’autonomia alle Regioni,
- la soppressione delle limitazioni dei diritti di libertà
- 25 settembre 1945 istituzione della Consulta Nazionale

cessa i lavori nel giugno 1946
D.L. LgT 18 marzo 1946 Seconda Costituzione provvisoria

9 maggio 1946 Vittorio Emanuele III “rompe” la tregua istituzionale, abdica e lascia l’Italia, ponendo cosi la premessa statutaria alla proclamazione di Umberto a re d’Italia.
I partiti del CLN si pongono in posizione di attesa per evitare una “guerra civile” in prossimità delle elezioni che si svolgono regolarmente su due schede una per i rappresentanti all’Assemblea costituente ed una per la scelta tra monarchia e repubblica.
Gli elettori iscritti nelle liste elettorali erano 28.005.449 (61,2% della popolazione stimata), i votanti furono 24.947.187 (89,1%).
I risultati del referendum istituzionale - proclamato nel Salone della Lupa a Montecitorio il 10 giugno 1946, con giudizio emesso dalla Corte di Cassazione - riconobbero:
12.672.767 voti per la Repubblica, pari al 54,3% del totale dei voti validi
10.688.905 voti per la Monarchia, pari al 45,7% del totale dei voti validi
Il conteggio effettuato sui voti validi avrebbe dovuto essere fatto, per essere giuridicamente corretto, in rapporto al numero effettivo degli elettori, ed in questo modo i voti validi per la
forma repubblicana sarebbero stati inferiori al 50 + 1 necessari come quorum.
19 giugno 1946 viene nominato primo capo provvisorio della Repubblica appena proclamata l’allora Presidente del Consiglio A. De Gasperi.
25 giugno 1946 riunione a Montecitorio dell’Assemblea Costituente e nomina di un Presidente provvisorio nella persona di V. E. Orlando, quindi con regolare votazione elezione del Presidente effettivo che fu G. Saragat.
28 giugno 1946 a larga maggioranza la Costituente affidò l’incarico di Capo provvisorio dello Stato a Enrico De Nicola che sostituisce De Gasperi.
All’interno dell’Assemblea Costituente erano rappresentati tutti i partiti antifascisti come risulta dal quadro delle percentuali
Dc 35,2% 207 seggi
Psiup 20,7% 115 seggi
Pci 18,9% 104 seggi
Udn 6,8% 41 seggi
Altri 18,3% 89 seggi
Fra tutti gli eletti dal popolo venne scelta la Commissione dei 75 incaricata i redigere un progetto di Costituzione da discutere e approvare in seduta plenaria.
4 Marzo 1947 inizio del dibattito in Assemblea del testo costituzionale
22 dicembre 1947 approvazione della Costituzione con 453 voti favorevoli e 62 contrari
su 515 deputati presenti e votanti.
COSTITUZIONE ITALIANA

Fondamento Sovranità popolare potere originario
Tipo Lunga 139 artt. più 18 artt. Di disposizioni transitorie e finali
Rigida
Programma perché prevede obiettivi da perseguire

Principi
Fondamentali

Struttura della Costituzione
Principi fondamentali : artt. 1 - 12
Parte Prima : Diritti e doveri dei cittadini
Titolo Primo: Rapporti civili artt. 13 - 28
Titolo Secondo: Rapporti etico-sociali artt. 29 - 34
Titolo Terzo: Rapporti economici artt. 35 - 47
Titolo Quarto: Rapporti politici artt. 48 - 54
Parte Seconda: Ordinamento della Repubblica
Sezione Prima: Le Camere artt. 55 - 69
Titolo Primo: Il Parlamento
Sezione Seconda: La formazione delle leggi artt. 70 - 82
Titolo Secondo: Il Presidente della Repubblica artt. 83 - 91
Titolo Terzo: Il Governo Sezione Prima: Il Consiglio dei Ministri artt. 92 - 96

Sezione Seconda: La Pubblica Amministrazione artt.97 - 98
Sezione Terza: Gli organi ausiliari artt. 99 - 100

Titolo Quarto: La Magistratura Sezione Prima: Ordinamento giurisdizionale artt. 101-110
Sezione Seconda: Norme sulla giurisdizione artt. 111-113
Titolo Quinto: Le Regioni, le Province, i Comuni artt. 114 - 133
Titolo Sesto: Le garanzie costituzionali Sezione Prima: La Corte Costituzionale
artt. 134 - 137
Sezione Seconda: Revisione della Costituzione
leggi costituzionali
artt. 138 - 139
Disposizioni transitorie e finali artt. I - XVIII

Esempio