Rivoluzione Francese

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Testo

La Rivoluzione Francese
La Francia prima della rivoluzione Francese
(ancien régime)
Gli illuministi francesi volevano riformare la società abbattendo le strutture feudali, l’”ancien régime” (vecchio regime)
In Francia dopo il clero ,che era il primo stato la nobiltà che era il secondo, per finire c’era il terzo stato: contadini (In Francia l’85% della popolazione era contadina), mendicanti, commercianti, ricchi, medici, avvocati, ecc. ecc .
I ricchi erano utili per lo stato e i nobili perché fondavano banche che appunto aiutavano i nobili e lo stato facendo prestiti.
La popolazione urbana formavano il 5% della popolazione ,questo vuol dire che il restante 10% era diviso tra i nobili e il clero che anche essendo pochi e in minoranza decidevano la libertà del terzo Stato.
I lavori venivano svolti in un modo strano prendiamo ad esempio il tessitore:un giorno un commerciante dava della lana ad un tessitore e poi andava a ritirare il tessuto pronto per venderlo.
Le classi sociali subalterne erano costituite in prevalenza da contadini e da artigiani, la burocrazia clericale partecipava insieme alla aristocrazia tradizionale alla gestione amministrativa dello stato e alla possibilità di sfruttamento delle classi popolari.
L’aristocrazia tradizionale,era una specie di burocrazia politico militare di origine medioevale a cui era affidata la gestione amministrativa dello stato da cui traeva i propri privilegi ,che si caratterizza per la attribuzione individuale delle cariche e dei poteri e per la loro trasmissione ereditaria
Luigi XVI
La lotta tra le tre classi sociali dominanti, cioè l’aristocrazia burocratica di stato, l’aristocrazia propriamente detta e l’aristocrazia burocratica clericale,sin da quando con Luigi XIV era stato imposto più o meno violentemente il dominio della prima sulle altre due, era stata costante.
Le lunghe guerre in America e la crisi economica interna dagli effetti notevolmente destabilizzati avevano spinto il re , gia a partire dagli anni
’80 del XVIII secolo, a cercare di rompere i meccanismi burocratico – feudali in modo da far ripartire l’ economia come già avvenuto in paesi come l’Inghilterra. Si può dire, per certi versi che la rivoluzione francese ,più la fame e la guerra sia stata il tentativo di un re- Luigi XVI –e del suo governo di risollevare la situazione economica e sociale del paese, in modo tale di salvare la classe sociale dominante, cioè l’ aristocrazia burocratica di Stato , che ruotava intorno ad essi, da una sicurezza ed una inevitabile rovina a danno della aristocrazia tradizionale e a tutto vantaggio di quella soggettività sociale, come la borghesia commerciale ed industriale,che, uniche, avrebbero potuto adempiere ad un simile compito
A Luigi XVI sembrava non importasse dello Stato ma dei pettegolezzi di corte tanto che si era sparsa voce che durante i consigli di Stato dormiva. Lui amava tutti tranne sua moglie Maria Antonietta d’Austria che faceva delle leggi da cui Vienna traeva vantaggi sembrava non le importasse di Parigi.Insieme Maria Antonietta e Luigi XVI formavano la peggior coppia di sovrani di Francia.
Nel frattempo i nobili borghesi, le masse urbane, i contadini, cercavano di esaudire i loro desideri, quello dei nobili era quello di convocare gli stati generali per dare il parlamento in mano loro, anche i borghesi volevano la convocazione degli Stati generali ma per far abolirei privilegi nobiliari. La massa urbana era contro l’aumento dei prezzi, i contadini a parer mio erano gli unici che desideravano una cosa giusta
La riforma degli stati generali.
Il 5 maggio 1789 finalmente ci fu la convocazione degli Stati Generali
L’Assemblea si riunì in una delle meravigliose stanze del palazzo di Versailles
Il re Luigi XVI aveva seguito tutti i lavori di questo palazzo, quando era all’ estero chiamava sempre per sapere se i lavori andavano bene.
Gli aristocratici credevano di aver avuto partita vinta finché il terzo stato avanzò la proposta era di avere più persone in parlamento e chiese la riforma del sistema di voto, un voto per ogni deputato. Il Re Sole (Luigi
XVI) decise di dire di si alla proposta del terzo stato
Pochi giorni prima del si del re il terzo stato tentò di entrare nella sala dove si erano riuniti e nobili e il clero senza avvertire; trovarono le porte sbarrate però videro aperta la porta di una palestra di palla corda e li fecero la loro riunione dove fecero un solenne giuramento detto giuramento della palla corda dove tutti i deputati giuravano:”che non si sarebbero separati finché non ci fosse stata una nuova costituzione “
Clero e nobiltà erano con le spalle al muro finirono a far parte dell’ assemblea del terzo stato.
Il re decise di fare una cosa provocatoria: licenziare il ministro Necker fautore della riforma fiscale e dei privilegi nobiliari. A questo punto intervenne una forza che fino ad ora era stata spettatrice:”Il popolo parigino” ,esso cominciò ad armarsi e il 14/7/1789 attaccò la Pastiglia e liberò i prigionieri
I protagonisti di quella giornata diventata oggi la più grande festa francese furono popolani in armi che si erano dati il nome di Guardia nazionale che si proclamavano :”Custodi della rivoluzione”. Il giorno dopo il re richiamò Necker .intanto l’Assemblea Nazionale aveva preso il nome di assemblea Nazionale costituente ed aveva iniziato i lavori per stendere la nuova Costituzione.
La grande paura
La grande paura cominciò quando il terzo stato scoprì quello che era successo a Parigi allora anche loro naturalmente vollero fare la rivoluzione ma la fecero solo contro i nobili ,ogni nobile che vedevano gli sparavano oppure gli facevano promettere di non tornare mai più li .Non si videro nobili per molto tempo o perché erano morti o perché erano emigrati. La grande paura cominciò da due rivoluzioni la prima era la rivoluzione francese e altra che non erano più i nobili a far paura ai contadini ma i contadini a far paura ai nobili cosa che rivoluzionò il mondo che da monarchia diventò repubblica almeno per la maggior parte .
La Francia
La Francia fa parte dell’ Unione Europea sta a nord dell’Italia ,confina anche con la Svizzera e la Germania, a sud con l’oceano Atlantico a est con la Spagna a ovest col mar Mediterraneo
I prodotti tipici sono: formaggio vino e champagne .In Francia si possono visitare molti castelli tipo: castello di chambord, castello di chenonceaux, castello pierrefonds, anche cattedrali e monumenti tipo: cattedrale di Amiens, cattedrale di chartres, monumento dei caduti della prime guerra mondiale, ponte valenter ,cappella di Notre dame, città fortificata. .
La moda
La moda cambiò dopo la rivoluzione francese. I contadini e i popolani continuarono a vestirsi quasi nello stesso modo anche se dopo la rivoluzione era diventata gente importante e conosciuta e forse anche un po’ temuta dai nobili e lo stato.
Le donne nobili che portavano parrucche altissime, tessuti preziosi, pizzo con cui facevano stupendi vestiti, vestiti così stretti alla vita e così scomodi che portavano a molti svenimenti.(Alcune donne compravano parrucche tanto alte che i parrucchieri per tagliare loro i capelli dovevano prendere delle alte scale) dopo il 14 luglio abolirono tutto questo e anche gli uomini adottarono vestiti molto scuri però nello stesso tempo erano comodi molto larghi alla vita e anche molto eleganti . Per non essere accusati di simpatie monarchiche per far vedere che in un certo senso erano uguali.
La fuga del re e il terrore
Il re e la regina decisero di scappare in Belgio il 20/6/1791, partirono con un ora di ritardo e in quell’ora una delle loro cuoche capi qualcosa e appena partirono riferì quello che aveva sentito a un'altra cuoca così che nel giro di poco tempo lo sapevano quasi tutti . Si misero subito a cercare. Li trovò la proprietaria di una locanda verso il Belgio perché riconobbe la regina Maria Antonietta allora la locandiera chiama le guardie del corpo e dice loro di andarli a prendere e di portarli a Parigi.
Arrivati a Parigi Robespierre trascinò in giudizio Luigi XVI e contro la
destra che proponeva l’ esilio avallò la condanna a morte del re .La sua decapitazione avvenne il 21/01/1793 .Contro gli insorti della vandea, Robespierre usò il pugno di ferro Queste bande contadine erano in rivolta per molti motivi uno di sicuro era quello della religione ,vi erano anche il rifiuto della leva obbligatoria ,il rifiuto delle imposte ecc ecc Contro il nemico esterno e la mancanza di denaro che affliggeva lo Stato Robespierre raggruppò tutti intorno a una sola parola: TERRORE .Come egli stesso volle chiarire in un proclamo si trattava di terrore economico che consisteva nel blocco dei prezzi e dei salari,e di terrore politico con la denuncia immediata di tutti i sospetti di attività CONTRORIVOLUZIONARIA a un tribunale speciale “il comitato di salute pUbblica”. L’era del terrore fu inaugurato da Luigi XVI che fu ghigliottinato, la moglie fu sottoposta alla condanna, e anche gran parte dei Girondini e molti altri membri del clero e dell’ aristocrazia. Molte persone furono ghigliottinate.
La ghigliottina era uno strumento brutto e doloroso: un semplice uomo appoggiava la testa sotto la lama e dopo pochi secondi non l’aveva più. Ma la cosa più bella e che sia Robespierre che monsieur de ghigliotten (inventore della ghigliottina )provarono quel marchingegno e ci rimasero . E dopo la loro morte la rivoluzione continuò si ma su binari diversi.
Studi sociali
In Francia nel 92 si lavorava alla costituzione denominata “costituzione del 91” e si trasformava in assemblea legislativa cioè nell’organismo incaricato di emanare la legge .
Il primo articolo recita :”Gli uomini nascono e rimangono liberi e uguali nei diritti .Le distinzioni sociali non possono essere fondate che sull’unità comune” .
Art.2,:”Il fine di ogni associazione politica è la conservazione dei diritti naturali dell’ uomo. Questi diritti sono la libertà, la proprietà, la sicurezza e la resistenza all’ oppressione”.

Bibliografia di riferimento
Storia
Geografia
Studi sociali
“novecento” –ed.IL MULTILIBRO – G.Gentile
“dentro la storia”vol.2 – ed.MONDADORI –V.Calvani
“l’uomo e la storia”vol.2 – ed.SEI –Nicolini, Consonni
“geografia” – ed.PALUMBO – C.Caldo
“atlante illustrato del mondo” – ed.FABBRI EDITORI – B.
Delf
“l’uomo e la storia”vol.3 –ed.SEI – Nicolini, Consonni
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