Ricerca storiografica sul monachesimo

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Testo

IL MONACHESIMO
Il monachesimo и definito come costituzione di comunitа monastiche volte a realizzare nel mondo una societа extramondana , ovvero un nucleo a parte, autosufficiente e perfettamente regolato in tutti i suoi aspetti.
ORIGINI
Le prime forme di monachesimo si svilupparono al di fuori del mondo cristiano, in particolare in Asia, India o piщ generalmente in zone dove era diffuso il buddismo.
Queste si basavano sulla pratica dell'ascetismo intesa come duro esercizio della virtщ che mirava a sottomettere i sensi alla soggezione della mente. La visione cristiana dell'ascetismo invece differisce da quella appena citata per l'accentuazione della penitenza e conseguentemente del distacco dal mondo, intendendola perciт come afflizione punitiva di offese recate a Dio.
Le prime manifestazioni complete di tale fenomeno si manifestarono intorno al III-IV sec. d.C. nei deserti di Siria ed Egitto, soprattutto in forma eremitica, attuate da anacoreti (persone che vivevano in disparte). La loro vita era fondata sull'alternarsi di preghiera e lavoro - da cui l' "ora et labora" benedettino di tre secoli dopo -.
Dall'aggregarsi di questi eremiti sorse le prime e piщ antiche comunitа di monaci, dette cenobiti. Essi si impegnavano a stretta ubbidienza nei riguardi dell'abate, all'osservanza della regola stabilita.
S. Basilio di Cesare diede un forte apporto alla disciplina cenobitica con la sua regola, che definiva il monachesimo come vita perfetta prospettata da Cristo nel Vangelo, e identificando quindi l'eremitismo come una visione egoistica della fede e dimentica dei suoi doveri verso gli uomini.
In netto contrasto con questa critica si pose Giovanni Cassiano, ritenendo che fosse errato, nonchй "illusione diabolica", la sollecitudine a convertire e a guidare gli altri; che renderebbe irrealizzabile la "correzione" del monaco stesso.
SVILUPPO DELL'ORDINE BENEDETTINO
Nel VI secolo un nuovo impulso portт alla nascita di una nuova comunitа di monaci che presero il nome di benedettini, dal loro fondatore S. Benedetto da Norcia. Questo nuovo ordine ebbe immediatamente grande diffusione, anche durante la vita del fondatore stesso, in particolare in centro e sud Italia: come a Montecassino o Terracina, destinati a diventare in breve tempo fulcri dell'attivitа culturale della penisola.
La vita dei monaci era scandita dalla regola dell' "ora et labora" che suddivideva la giornata in preghiere alternate allo studio e alla trascrizione dei testi della cultura classica. Nella sua composizione il santo ha selezionato il meglio della precedente cultura ascetica, rifacendosi al testo anonimo della Regula Magistri di un secolo prima ed estrapolandone i concetti principali.
L'ordinamento rimase tale per tutti i secoli successivi e fu adottato dalla maggior parte dei monasteri d'Europa, promosso dalla dinastia Carolingia. Anche Gragorio Magno riuscм a divulgare questa nuova tradizione monastica attraverso i suoi scritti, come ad esempio i "Dialogi".
CLUNIACENSI
Nei secoli successivi all'etа gregoriana un progressivo declino colpм la Chiesa d'occidente; sempre piщ spesso i prelati ricoprivano cariche temporali, si sposavano e si arricchivano a spese della comunitа dimenticando cosм i veri dogmi del cristianesimo.
Nel 910 l'istituzione monastica ritrovт la fioritura a Cluny, dove venne fondato un monastero benedettino riformista che aveva come scopo il ritorno alle piщ autentiche aspirazioni spirituali della societа. Per i cluniacensi vi era un'incompatibilitа assoluta tra fra la funzione sacerdotale e il concubinato: essi intendevano salvare gli uomini anche "potenziando" la liturgia; aumentarono i salmi da quaranta a duecentoquindici mentre il lavoro divenne piщ che altro simbolico, in quanto l'abbazia si avvaleva dell'aiuto dei signori locali che volevano assicurarsi una parte delle intenzioni che i monaci pronunciavano nelle loro preghiere.
L'attivitа dei monaci benedettini и fondamentale anche in campo artistico, tanto da poter parlare di una vera e propria arte benedettina.
I monasteri si configuravano architettonicamente come complessi autonomi di servizi gestiti dai monaci stessi ma non vincolati a modelli prefissati e che invece potevano variare da luogo a luogo.
Per esempio a Cluny nulla era considerato troppo bello per il Signore e difatti qui si incontrano le anticipazioni dello splendore celeste attraverso le ricchezze degli addobbi.
Largo contributo alla diffusione di quest'arte venne dalla scuola minatoria Cassianese il cui capolavoro и il codice con la vita di S. Benedetto.
CISTERCENSI
Intorno al 1100 un vasto movimento di riforma staccatosi dal monachesimo benedettino si estese in tutta Europa partendo dal monastero francese di Citeaux. Le intenzioni del fondatore S. Roberto erano di vivere la regola di S. Benedetto piщ strettamente e perfettamente: il suo proposito era cioи di raggiungere la santitа attraverso una nuova osservanza delle preghiere e una nuova forma di vita. Ad esempio nel campo della liturgia i cistercensi applicarono il principio di povertа e semplicitа; eliminarono dalle celebrazioni le lungaggini e le aggiunte introdotte dai cluniacensi, mantenendo solo gli uffici dei defunti e riducendo i paramenti liturgici. Gli stessi principi guidarono questi monaci nella costruzione e nell'arredamento dei monasteri, dando i natali allo stile architettonico del romanico di Borgogna.
Sono da segnalare anche le attivitа scientifiche nelle scuole dell'ordine, l'insegnamento nelle universitа, le ricerche sulla storia, la liturgia europea e la pubblicazione di riviste.
Questa splendida fioritura dura fino alla metа del XIV secolo quando l'eccessiva espansione e le troppe richezze ne segnarono il declino inesorabile.
Parallelamente allo sviluppo dell'ordine cistercense maschile avvenne quello femminile, con la fondazione di nuovi monasteri e l'acquisizione di monache benedettine; che tuttavia sottostavano ad un'unica autoritа: quella del capitolo generale di Citeaux.
ORDINI MENDICANTI
Successivamente alle comunitа sopra citate nacquero, nel cuore del Medioevo, circa nel XIII - XIV secolo, gli ordini chiamati apostolici. Il loro nome deriva dal fatto che nel loro programma includevano attivitа apostoliche e la loro povertа detta appunto mendicante. Le piщ importanti congregazioni di questo movimento furono: Francescani, Domenicani, Eremitani, Agostiniani, Carmelitani e Serviti.

FRANCESCANI
Con il nome di francescani vengono designati gli appartenenti all'ordine mendicante dei Frati minori, fondato da S. Francesco ad Assisi nel 1208 e poi diviso in tre famiglie autonome: frati minori, frati minori conventuali e frati minori cappuccini.
Sebbene l'ordine fosse stato approvato giа l'anno successivo alla sua fondazione fu soltanto tredici anni dopo che ricevette una vera organizzazione formale basata su una rigida e assoluta povertа, sul lavoro per procurarsi il cibo e sull'elemosina come mezzo sussidiario di sostentamento.
Dopo la morte di Francesco avvenuta nel 1226 furono costruiti il convento e la basilica di Assisi, con le polemiche conseguenti circa la conformitа di simili imponenti edifici con l'ideale di povertа insegnato dal fondatore: fu papa Gregorio IX a decretare l'ammissibilitа dei conventi, mentre l'ordine andт incontro, fra il XIV e il XV secolo, a divisioni profonde. Ad esempio le correnti degli spirituali o "fraticelli" che, rivendicando il ritorno agli ideali francescani, furono condannati per eresia.
Fra le tre famiglie in cui si divise l'ordine meritano un discorso a parte i frati cappuccini: essi si distaccarono dal ramo principale dei francescani per amore di una piщ stretta osservanza della regola. Infatti nel 1525 Matteo da Bascio, un militante dell'ordine, ottenne dal papa il permesso verbale di vivere in eremitaggio. I primi monasteri cappuccini sorsero intorno al 1529, come comunitа ascetico-monastica. Il loro intento era quello di vivere secondo la piщ pura povertа e crebbero rapidamente di numero anche se perseguitati dai frati minori; sono tutt'oggi uno degli ordini piщ popolosi della cristianitа.
SPIRITUALI
All'inizio del XIV secolo l'ordine religioso francescano si scisse nuovamente dando vita ai fraticelli o spirituali. Come del resto tutti gli ordini precedentemente analizzati anche questo rivendicava il ritorno al fondatore e all'ascetismo.
Si proclamarono unici eredi di S. Francesco d'Assisi e modello di veri cattolici; considerarono eretica l'intera Chiesa e rifiutarono i decreti papali, riuscendo a sopravvivere con un buon seguito popolare fino al XV secolo, nonostante la severe repressione ecclesiastica.
Appartenenti a questo periodo sono alcuni dei maggiori filosofi e teologi dell'antichitа come Duns Scoto, Ruggero Bacone e Guglielmo di Occam. Queste insigne personalitа accrebbero in fama l'ordine e fondarono una vera e propria scuola francescana, riguardante la filosofia e la teologia in particolare; questa ebbe solo apparentemente due orientamenti antitetici: mistico con S. Bonaventura e scientifico con Guglielmo di Occam.
Gli spirituali resistettero fino a 1317 quando papa Giovanni XXII li condannт eretici consegnandoli alla Santa Inquisizione.
DOMENICANI
Parallela, per molti versi affine ma non priva di significative differenze, и la vicenda dei frati predicatori, meglio conosciuti come domenicani; dal nome del fondatore: il castigliano Domenico di Guzman.
Domenico, durante un viaggio in Linguadoca, rimase impressionato dall'enorme seguito che l'eresia catara aveva in questa regione e decise di porvi rimedio con una capillare opera di predicazione. Egli intuм che l'ignoranza in materia religiosa del clero cattolico era una della cause principali del successo degli eretici; per questo i domenicani svolsero particolari cure alla loro formazione intellettuale.
L'ordine, nato nel 1206, venne riconosciuto ufficialmente solo nel 1216 quando il fondatore decise di adattare la regola di S. Agostino, dedita alla contemplazione e all'ascetismo, ma che comprende anche una vita attiva mediante la predicazione e l'insegnamento.
I maggiori esponenti del pensiero filosofico medievale vennero proprio dai frati bianchi (cosiddetti per il colore della tonaca); in particolare Tommaso D'Aquino predicava lo studio sotto l'impulso della fede, la superioritа della grazie sulla scienza umana e l'universalitа della vita mistica: quest'ultimo principio si traduce nello sviluppo dell'ordine domenicano femminile, formato da suore di clausura.
La vasta dottrina e il grande zelo nella difesa dell'ortodossia cattolica assegnт ai domenicani un ruolo di primo piano in seno al tribunale dell'Inquisizione.
Gli ordini monastici videro il loro maggiore periodo di fioritura nel Medioevo dove contribuirono fortemente alla conservazione della cultura, dalle materie umanistiche alle scienze. Si puт affermare con sicurezza che senza il monachesimo medievale gran parte della cultura occidentale oggi sarebbe andata perduta; il lavoro svolto da questi individui fu di straordinaria importanza.
Passato il periodo buio (quello dell'etа dei castelli) e con l'avvento delle nuove correnti di pensiero (rinascimento, illuminismo...) gli ordini iniziarono a spopolarsi sempre di piщ fino ad arrivare, ai giorni nostri, quasi nulli.
Rimangono comunque alcune zone in cui la pratica и ancora forte, come ad esempio alcune regioni dell'Asia o del Medio Oriente.
Ci sono tuttora monasteri sparsi con la penisola ma le comunitа sono nettamente calate e i compiti svolti sono cambiati: ora si pensa maggiormente alla vita esterna all'abbazia mentre una volta era necessario solo il proprio sostentamento, oltre alla predicazione.

Del Monte Davide
Donnici Claudia
Gasparroni Daria
Panciroli Gloria
Zivieri Cristian
Liceo Scientifico A. Moro (RE)
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FONTI:
- Herbert Grundmann - Movimenti religiosi nel Medioevo (ed. Il Mulino)
- Andrи Vauchez - La spiritualitа dell'occidente medievale (ed. Vita e Pensieri)
- Gli ordini religiosi (ed. Nardini)
- Enciclopedia "Gedea" (Deagostini editori)
- Enciclopedia Microsoft Encarta 2000
- Enciclopedia Omnia 2000
- Internet

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