Riassunto STORIA - 1600

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Categoria:Storia
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Testo

Situazione dell’Italia 1600
Il “secolo di ferro” rappresentò x l’italia un epoca di grande involuzione con conseguente calo demografico: perdita del primato sulle manifatture tessili (passato ad Olanda e Inglilterra), sviluppo commerciale passato ai porti atlantici. L’evoluzione del pensiero era stata bloccata dalla Controriforma. In + ad aggravare la situazione si era aggiunto il malgoverno spagnolo (struttura feudale dei territori – aristocratici ke sfruttavano il popolo) si stava ritornando al medioevo.
Il Piemonte e Venezia cercarono di sottarsi all’egemonia Spagnola.
Venezia si riuscì a difendere continuando a perseguire una vigile politica estera caratterizzata da una certa indipendenza. Analogamente a Venezia i Savoia (Piemonte) cercarono di tutelare i propri spazi di iniziativa politica. Tuttavia sotto la pressione della Francia Emanuele 2, ammiratore di colbert, adottò in Piemonte il mercantilismo (favorire la produzione interna e aumentare l’esportazione). In seguito nacque una nouva classe sociale (ceto medio imprenditoriale) che diede vita al capitalismo feudale (attività finanziaria esercitata da un ceto feudale arricchitosi con la produzione agricola)

Inghilterra
Nei primi 40 anni del 600 si era accentuato lo scontro tra monarchia e parlamento. La Camera dei comuni rappresentava la borghesia degl’affari, la piccola nobiltà terriera e i contadini proprietari, tutti decisi ad abbattere i vincoli feudali e ad affermare i principi religiosi del puritanesimo contro l’assolutismo del re e della chiesa anglicana. Inizialmente Carlo 1 dovette riconoscere i diritti del parlamento (Petizioni dei diritti). Dopo che il re avesse sciolto e ricomposto il parlamento, le forze parlamentari misero sotto accusa i + stretti collaboratori del re (arcivescovo di Canterbury) scatenando una guerra civile. Con il re stava lo schieramento filo-feudale (aristocrazia terriera) guidato dall’esercito regio (detto dei Cavalieri). A questo si contrapponeva quello parlamentare (ceti subalterno e puritani). Dopo una serie di insuccessi le truppe parlamentari passarono sotto il controllo di Cromwell formando un esercito di nuovo tipo (Teste rotonde): al contrario delle truppe mercenarie del re, si basava su adesioni volontarie, era sostenuto da profonde motivazioni politico-religiose,e con una struttura organizzativa fortemente democratica, tale da consentire ai + capaci di raggiungere le cariche + alte. In seguito sopraffassero le forze del re. Il re fu catturato e si procedette allo smantellamento delle istituzioni feudali su cui si fondava il potere monarchico (tribunali, proprietà, monopoli, privilegi). Nel successivo dibattito di Putney, si delinearono 3 fazioni: Indipendenti favorevoli alla repubblica, Livellatori chiedevano la separazione dello stato dalla chiesa, il suffragio universale e una redistribuzione + equa della ricchezza, Zappatori salariati agricoli chiedevano l’abolizione dei vincoli feudali. Cromwell (indipendente) ridusse il parlamento ai suoi + diretti sostenitori e fece condannare a morte il re proclamando la libera repubblica.
Cromwell (calvinista-puritano) balzò a capo dello Stato e fu nominato lord protettore della repubblica. Fu sgomberato il terreno da ogni residua incrostazione feudale, venne emanato l’atto di navigazione x l’egemonia sui mari (che rea in mano all’Olanda). Cromwell intervenne contro l’autonomismo scozzese e contro l’Irlanda cattolica trattandola alla stregua di una colonia avviando meta degl’irlandesi verso l’americhe. Morto Cromwell ci fù un grande scontento x il rigorismo morale imposto dalla repubblica puritana e quindi prese potere il generale Gorge Monk, ke ristabilì la monarchia con il consenso del parlamento nella persona di Carlo 2. Il ripristini della monarchia non mise in discussione le conquiste borghesi della rivoluzione: il re era vincolato nelle sue scelte dal parlamento. Anche se l’accesso alle cariche pubbliche spettava solo a coloro ke giurassero fedeltà alla chiesa Anglicana (di nuovo Chiesa di Stato). Nacque nuove tensioni fra tories e wight i primi sostenitori dell re (aristocrazia terriera e chiesa anglicana-conservatori) e gli altri espressione dei ceti mercantili favorevoli alla tolleranza religiosa-progressisti. Comune ai 2 era la simpatia del re x il cattolicesimo quindi offrirono la corona a Guglielmo 3 d’Orange (protestante). Diventò re di Inghilterra, difensore della libertà religiosa e garante del parlamento. Fu una gloriosa rivoluzione in quanto si compì senza spargimento di sangue. In seguito ci fu la Dichiarazione dei diritti che davano l’autorità al parlamento di decidere sui proposti dal re e negargli una forza armata (governo parlamentare)

Francia (Luigi 14)
In francia vigeva ancora la struttura feudale. Le classi sociali erano Aristocrazia, Clero e terzo stato.
Luigi 14 sviluppa l’assolutismo monarchico.
Anche in francia all’inizi del 1600 la monarchia aveva subito ripetuti attacchi da parte della nobiltà di sangue contraria sia al centralismo dei sovrani sia al potere assunto dalla borghesia di corte.
Alla morte del cardinale Mazarino (suo tutore) Luigi 14 procedette ad una radicale ristrutturazione del potere esecutivo attraverso uno stato-macchina completamente asservito alla sua volontà. Non + 1 solo ministro ma 3 nei settori chiave dello stato: le finanze, la guerra e gli affari esteri affiancati da consiglieri: una Burocrazia in cui alcuni borghesi dovevano controllare che venissero applicate le disposizioni del re (emissari del potere centrale). L’assolutismo determinava ciò ke nn riusciva al sistema feudale (tempestiva informazione sello stato sociale e economico del paese) sicché la burocrazia si moltiplicò a dismisura favorendo l’ascesa al potere della ricca e titolata borghesia. Colbert fu il principale collaboratore del re come ministro delle finanze e varò la teoria del Mercantilismo (massimizzare le esportazioni e comprimere le importazioni). Questo fece stimolare lo sviluppo coloniale e furono costruite strade e canali x facilitare i trasporti oltre ke ad un inasprimento delle relazioni fra gli altri stati x la troppa aggressività francese. Per frenare il potere dell’aristocrazia, la monarchia aveva operato in 2 direzioni: affidando la macchina dello stato alla classe borghese e trasformando la nobiltà in una corte fastosa, ma priva di potere a livello di governo. L’apparato burocratico con il moltiplicarsi di incarichi, favori e rendite diventò sempre + lento e ingiusto. Per evitare gli abusi di potere e i ritardi, si moltiplicarono i controllori: i loro incarichi erano a tempo, avevano pieni poteri, ma spesso le incombenze erano eccessive ed essi si servivano di altri funzionari a cui delegavano incarichi (diventando sempre + potenti e odiati). Nel 2 caso, x ridurre la nobiltà all’obbedienza e all’impotenza, il re fece costruire la reggia di Versailles dove vennero organizzate feste in continuo, obbligando l’aristocrazia ad alienare parte delle sue proprietà x partecipare alla vita di corte. Il sovrano divenne Re Sole a indicare il fasto e il potere del sovrano.
La pace religiosa (cattolicesimo), uno degli obbiettivi fondamentali della politica interna di Luigi 14, significava x lui una nazione confessionalmente unita, guidata da un clero + ossequiente al re ke a Roma. Il re aveva la possibilità di eleggere i vescovi assoggettati alla corte di Versailles (linea gallicana che aprì un dissidio con la chiesa romana).
Fu anche molto dura l’opposizione del re al giansenismo: corrente religiosa ke fondeva il cattolicesimo al calvinismo, denunciando le ingerenze del potere politico negli affari religiosi.
Drastico fu il suo intervento contro gli ugonotti (comunità autonoma) che rappresentavano un ostacolo x l’assolutismo monarchico. Parte dei protestanti appartenenti alla borghesia + attiva abbandonarono la Francia verso Inghilterra Olanda e Germania. andando ad arricchire con i loro capitali e competenze questi stati. Quelli che rimasero dovettero accettare il culto cattolico ridotto a pura disciplina esteriore.
Dopo un tentativo non riuscito di conquistare i paesi bassi spagnoli, Luigi 14 decise di attaccare l’Olanda che però si difese molto bene sotto il controllo di Guglielmo 3 d’orange e quindi dovette accontentarsi delle Fiandre a spese della Spagna. Dopo che il re Sole annesse al suo stato anche 2 regioni della Germania, contro la sua aggressività nacque una coalizione antifrancese comprendente Austria, Olanda, Svezia, Spagna e Inghilterra. La lunga guerra stremò la Francia ke dovette restituire parte dei territori conquistati. Alla morte di Carlo 2 (re di Spagna). Nacque una nuova guerra x impossessarsi del trono Spagnolo (fra Francia e Germania) con conseguente lega antifrancese (1702): Inghilterra, Austria, Portogallo e Germania. Dopo poche vittorie (superiorità terrestre), la Francia stava cedendo ma morì l’imperatore di Germania e per paura che il figlo del suo successore (Carlo 6°), candidato anche alla corona di Spagna, divenisse troppo potente, si concluse la pace tra Francia, Olanda e Austria con il trattato di Utrecht. La Francia perse però il monopolio sul commercio degli schiavi passato all’Inghilterra che sembrò essere la versa vincitrice del conflitto ottenendo anche la supremazia sui mari. Filippo 5 di Borbone mantenne la corona di Spagna; anche se dovette cedere i domini italiani e fiamminghi all’Austria e all’Inghilterra (Gibilterra, punto strategico militare e commerciale)

La Polonia e la Prussia
All’inizio del 1600 nel panorama politico dell’Europa Orientale emergevano vasti stati quali l’impero ottomano, la Russia e la Polonia tra loro in precario equilibrio e divisi da profonde differenze e sottoposti a forti tensioni interne. La loro lontananza dal centro Europa faceva persistere il sistema feudale addirittura la Russia era ancora + arretrata. In Polonia il predominio della nobiltà anche sulle elezioni e decisioni del re, rendeva lo stato debole nonostante si dovesse difendere dagli stati confinanti. I privilegi dell’aristocrazia fondiaria impedivano lo sviluppo della borghesia e c’era lo sfruttamento dei contadini. Nonostante ke il re (Giovanni Sobiensky) si riunì in un ennesima lega antiturca con la germania, riuscendo a contenere il loro avanzamento, i vantaggia andarono solamente a quest’ultima. Durante la guerra del nord, dovette cedere alla Svezia alcune regioni del nord. Al declinio della Polonia corrispose l’ascesa del Brandeburgo grazie anche all’arrivo degl’ugonotti che fuggirono dalla francia, riprendendo un efficiente organizzazione economico-militare. Quando Federico 1 elevò a capitale Berlino, il nuovo stato Prussiano diventò la maggior potenza della germania centro-settentrionale e il maggior antagonista della Svezia sul Baltico.

L’impero ottomano
L’ampiezza territoriale di questo antico impero impediva una coesione etnica e politica. L’autorità del sultano era ulteriormente indebolita dalle spinte autonomistiche e una burocrazia inefficiente.
Con l’emarginazione del Mediterraneo l’economia dell’impero, mentre l’agricoltura era arretrata. Elemento di forza era invece l’esercito come la fanteria dei giannizzeri e l’artiglieria. Contando su tale forza e volendo spostare i conflitti interni ke lo laceravano l’impero ottomano sin spinse contro gli Asburgo. La conquista di Vienna fu l’inizio di una generale ripresa dell’iniziativa cristiana contro i turchi ke portò alla formazione di una lega santa a cui parteciparono Polonia, Asburgo Russia e il Papato. Dalla vittoria sui turchi trasse vantaggio l’Austria ke conquistò l’ungheria e si spinse verso la penisola balcanica. Costretti a retrocedere dall’Europa i Turchi tentarono di rifarsi in Asia minore, ma furono battuti da una nuova dinastia persiana. L’immobilismo e l’arretratezza di questo impero lo portarono al suo sfaldamento cosi come quello spagnolo.

La Russia
Gli zar tentarono di rafforzare un potere fondamentalmente religioso. Lo zar Michele Romanov realizzò un minimo di organizzazione centralistica, traendoli personale necessario dalle file dell’aristocrazia fondiaria accrescendo il controllo sui contadini. Essi cercarono di sottrarsi all’oppressine dei nobili fuggendo verso le steppe e la Siberia e con rivolte. La causa dell’arretratezza russa era l’assenza di un’organizzazione urbana (vivevano in poveri villaggi) (commercio esiguo e a breve raggio) ke dasse impulso a un’economia comparabile con quella europea. Si ebbe una svolta con l’ascesa al potere dello zar Pietro Romanov quando avviò un processo x superare l’isolamento russo. Si diresse in Occidente x approfondire la conoscenza su come progredire e al suo ritorno fu avviata l’occidentalizzazione: dalla chiesa ortodossa all’esercito con opposizione da parte del clero e dalla nobiltà. L’amministrazione fu resa + efficiente sostituendo i governatori locali con funzionari statali, la chiesa ortodossa fu asservita alla corona come quella anglicana, l’esercito e la flotta furono rese + moderne. Favorì il commercio sul mar baltico verso l’occidente facendo nascere la città di Pietroburgo. La rigidità politica economica protezionistica, favorì lo sviluppo nei settori fondamentali e fu incentivata la produzione agricola. Privata del potere politico, la nobiltà dovette mettersi a studiare x entrare nell’amministrazione e nell’esercito e anke la burocrazia fu sottoposta a un controllo centrale e suddivisa in 3 settori. Mentre lo svecchiamento dell’impero fu enorme, le condizioni dell’immenso mondo contadino erano destinate a peggiorare a causa del rafforzamento dei poteri riconosciuti su di esso all’aristocrazia fondiaria.

L’europa agli inizi del ‘700
Nella maggior parte dell’Europa vigeva ancora un forte arretramento causato dalla persistenza del feudalesimo. La nobiltà e il clero, pur rappresentando solo una piccola parte della popolazione, nonostante il tentativo delle monarchie assolute di sottoporle al loro controllo, conservavano un’indiscussa egemonia e godevano di enormi privilegi. La base del sistema economico era l’agricoltura dove lavoravano (l’80% della popolazione) piccoli proprietari e servi della gleba che dovevano sostenere anche il pagamento di tributi verso la nobiltà e il clero (decime). Il restante 17% della popolazione era costituito dalla borghesia (artigiani, mercanti, imprenditori) le cui attività erano destinate ad una rapida espansione. La borghesia prese esempio da Olanda e Inghilterra e si fece valere contro gli ordinamenti tradizionali, quindi inizio ad conquistare importanti riconoscimenti, potendo contare sull’appoggio dei sovrani ke desideravano una politica di sviluppo economico. Quindi questo ceto sociale iniziò il secolo con un forte rilancio come nei secoli successivi al mille. Cessarono anche di verificarsi calamità naturali e ci fu un aumento demografico. Le campagne grazie al miglioramento delle condizioni climatiche producevano di +. Inoltre con lo sviluppo del colonialismo il commercio era divenuto mondiale e i paesi + progrediti le risorse economiche iniziarono ad essere impiegate nell’industrie. Sul piano culturale si affermò l’illuminismo: ampio movimento di pensiero mosso dagli intellettuali borghesi ke si impegnarono di illuminare le menti degl’ignoranti x liberarli dai pregiudizi ed esaltavano il progresso dell’economia.

Spagna e Portogallo avevano colonie in Africa, Asia e Americhe. In questi territori la monarchia spagnola aveva trasferito un sistema politico simile al feudalesimo della madrepatria. Il Portogallo aveva creato una serie di insediamenti lungo le coste x facilitare il commercio Europa-Africa-America degli schiavi negri. Il declinio di questi 2 stati inizio dopo il 1650 quando dovettero lasciare spazio a Olanda, Inghilterra e Francia, militarmente + potenti. Il punto di forza di questo nuovo colonialismo era rappresentato dalle grandi compagnie che concentravano grandi risorse finanziarie e proponevano flotte armate poderose.
Mediante un complesso sistema di interscambi commercio triangolare, le colonie vennero integrate nell’economia metropolitana, quali fornitrici a basso costo di beni di consumo o materie prime da trasformare in prodotti finitie poi da riesportare. Con tali operazioni la borghesia commerciale si arricchi notevolmente. Si stava così formando il modeno sistema capitalistico.

Verso la metà del 1700 le imprese mercantili e finanziarie x consolidare le loro fortune occorreva che la circolazione delle merci non fosse ostacolata dai dazi e privilegi feudali e fosse ivece facilitata da un agile sistema di comunicazione. Occorreva anche che il lavoro umano fosse acquistabile come merce dagli imprenditori x incrementare i loro profitti. Ma tutto questo era diffide da realizzare con il persistere dei poteri della nobiltà e del clero e con un’attività manifatturiera. Perciò solo in Olanda e Inghilterra (dove la borghesia si era affermata politicamente gia nel ‘600) i capitali accumulati con il commercio e gestiti dalle banche, poterono liberamente riversarsi nell’agricoltura e nell’industria, dando vita alla rivoluzione agricola e industriale.
Gli imprenditori borghesi inglesi presero in affitto i latifondi degli aristocratici, realizzando moderne e efficienti azienda agrarie, la cui produzione (anziché essere destinata all’autoconsumo)
Veniva interamente commercializzata. Inoltre fu modificata la rotazione delle colture e aggiunti i fertilizzanti x produrre di +. L’incremento della produzione fu enorme e il grano entrò nel mercato internazionale. Anche i profitti della borghesia agraria crebbero a dismisura, ma solo una piccola parte di contadini trovò lavoro sulla terra come salariati; la maggior parte fu costretta ad avviarsi verso le città o ad emigrarie nelle colonie americane. Nell’ambito della manifattura, i mercanti del settore tessile diventarono imprenditori industriali affidando la produzione al lavoro di contadini-artigiani. Successivamente (1750) vennero strasformati dalla borghesia industriale in diretti dipendenti cominciando ad introdurre la prime macchine x filare la seta (sempre + richiesta). Nasceva in tal modo la fabbrica moderna, dove l’energia del vapore sostituiva quella dell’uomo. La produttività del lavoro crebbe molto e i prezzi dei tessuti diminuirono drasticamente, costringendo gli artigiani schiacciati dalla concorrenza della fabbrica a cercarsi un’occupazione come salariati.

Illuminismo (età dei lumi)
La borghesia x sostenere la sua ascesa e legittimare la sua visione del mondo, promosse un vasto movimento ideologico e culturale che iniziò in Inghilterra e raggiunse in francia la massima intensità. I promotori furono gli intellettuali inglesi, eredi di un pensiero critico che aveva avuto i suoi esponenti nella filosofia di john Locke e nella scienza Isaac Newton . Essi si dedicarono a diffondere il sapere moderno e a lodare la prosperità derivante dallo sviluppo dell’agricoltura dell’industria e del commercio. Furono affermate le teorie economiche liberistiche, secondo cui la ricchezza di un paese non derivava da torie protezionistiche (mercantilismo), ma al contrario dallo sviluppo dell’agricoltura, dalle capacità produttive, dalla libertà di mercato e quindi dalla concorrenza. Il massimo teorico delle nuove concezioni economiche fu Adam Smith considerato il fondatore del liberismo. La borghesia trasformò i mezzi culturali x divulgare con maggiore efficacia le nuove idee e abbandonare il passato: furono inventati i giornali x la diffusione del sapere. La trasformazione sociale francese sul modello inglese, invece trovò davanti l’ostacolo della nobiltà e la religione (preti). Allora il movimento rinnovatore dovette radicalizzarsi chiamando la ragione a far luce sugli errori della storia e sulle leggi della natura e a cancellare gli assurdi privilegi. Rafforzata dagli innumerevoli contributi di intellettuali, tra cui i filosofi Diderot e Holbach, di politici come Rousseau e Montesquieu, Voltaire, la nuova cultura si chiamò illuminismo pèr sottolineare l’intento di squarciare le tenebre dell’ignoranza che trovò la sua sintesi teorica nell’Enciclopedia. Dalla Francia si trasmise all’italia, germania fornendo alla borghesia strumenti indispensabili alla sua vittoria.

Esempio



  


  1. mario

    i saperi della storia riassunto CAPITOLO 17