Riassunto di Storia, dal 300 al 500

Materie:Riassunto
Categoria:Storia

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Testo

CAP 27
1. La pace religiosa
Fine della guerra civile Causata dall’abdicazione di Diocleziano e Massiminiano Erculio nel 312 a Roma (ponte Milvo) si svolse battaglia decisiva per la guerra tra Costantino (figlio di Costanzo Cloro) e Massenzio (figlio di Massiminiano), la notte prima Costantino vide in sogno Cristo e allora fece scrivere sugli scudi chi (X) e rho (P) e annientò l’avversario che morì annegato nel Tevere
Con questo segno di salvezza… fece poi erigere una sua statua con in mano un simbolo cristiano.
Due Agusti L’impero era governato da Costantino in Oriente (+ autoritario) e Licinio (alleato) in Oriente
L’editto di Milano Nel 313 I due Augusti emisero l’editto di tolleranza a Milano.
2. Ortodossi ed eretici
Una politica cauta Costantino diventa cristiano dalla battaglia di Milvo, ma rimane molto cauto nei confronti di questa, Roma era pagana: ricoprì cariche come pontefice massimo, autorizzò templi in proprio onore e monete raffiguranti divinità
Il significato di cattolico viene da Hòlon il tutto (universale) in greco, vi erano tanti rami della chiesa, Costantino scelse quello con maggiori seguaci, detta quindi universale perché ricunosciuta e protetta dallo Stati
Correnti minoritarie Alcuni avevano e interpretavano le cose diversamente, quelli giusti Cristiani detti ortodossi (dal greco Orthòs = giusto e Dòxa=dottrina)cioè che proclamavano la dottrina più giusta, le altre tendenze erano dette eresie (dal greco àiresis=scelta.. il senso dispregiativo arriva dopo) per i cattolici loro tradivano la fede.
La dottrina di Ario L’eresia più diffusa era l’arianesimo, esso sosteneva che Gesù non fosse generato da Dio bensì creato, quindi non di materia Divina.
Il primo concilio universale Allora nel 325 a Nicea si riunirono 300 vescovi per decidere, formularono il dogma trinitario (Padre, Cristo e Spirito Santo)
Tre sedi episcopali maggiori Lì si decise anche aspetti organizzativi: tre sedi episcopali maggiori Roma (autorità sugli ecclesiastici) Alessandria e Antiochia; poi condotta chierici e celibato ecclesiastico. I vescovi rimanevano in città ciò non le fa decadere nel medio evo.
3. Costantino e il cattolicesimo
Contro gli eretici Lo stato non resto a guardare, ma represse arianesimo e altre eresia, promosse ortodossia.
Immunità fiscali La chiesa ottenne privilegi: nel 313 Costantino non fa pagare tasse ai chierici e altre prestazioni dell’amministrazione pubblica. Iniziano così gli accordi tra stato e chiesa
Il tribunale ecclesiastico nel 318 la chiesa ha la possibilità di giudicare la gente (se le parti consenzienti), il giudice era un Vescovo.
Altri provvedimenti ad esempio possibilità di ereditare, , il che finanziò molto, tra l’altro Costantino pagò alcune chiese e chiamò alle cariche quali prefettura urbana e prefettura al pretorio personaggi cristiani
Vittoria su Licinio Costantino diventa sempre più potente e litiga con il suo alleato, che attua una politica anti-cristiana, nel 324 a Crisopoli si scontrano, vince Costantino e fa giustiziare Licinio dopo un po’.
Contro il paganesimo Costantino abolì i riti pagani nelle cerimonie pubbliche e favorì e tollerò attacchi contro i pagani dei cristiani,il paganesimo se ne sta andando.
4. La Fondazione di Costantinopoli
Costantino a Roma lì dominava il paganesimo, i nobili erano Pagani e avevano antiche tradizioni, e aveva quindi difficili rapporti con l’Imperatore, che fondò Costantinopoli come i greci facevano spesso.
La fondazione di Costantinopoli Roma pur essendo prestigiosa non era + il centro del potere, i governanti si spostavano sui luoghi vicini alle guerre, queste esigenze l’orientavano sulla scelta del luogo, costruita nel 324 e inaugurata nel 330, dove c’era Bisanzio.
Un grande avvenire era situata in un ottimo posto, un importante crocevia, incontro delle vie terrestri e marine che collegavano est e ovest, situata su un grande promontorio difesa da grandi mura e con un grandissimo porto, divenne presto il cuore culturale politico economico dell’oriente romano.
5. La terrasanta cristiana
Riflesso in Palestina dove la rivoluzione religiosa era originata.
“scoperta” del sepolcro Tornato dal Concilio il vescovo di Gerusalemme fece abbattere il campidoglio della Città e Costantino ci fece costruire la basilica dell’Anàstasis (della resurrezione) dorante la costruzione vennero trovate alcune tombe di cui una identificata come quella di Gesù.
Caccia ai “monumenti” era una tomba qualunque, ma dopo seguirono vari ritrovamenti, pezzo di croce (ad opera Sant Elena madre Costantino) pietra dell’interrogatorio di Pilato e colonna dove fu fustigato.
Viaggi in Terrasanta da allora i viaggiatori videro di tutto canna e spugna del martirio, lancia che colpì cristo.
Non solo a Gerusalemme si trovò altra roba disseminata da Gesù nel sul passaggio per altri paesi (es. Nazaret, il romo dove il signore aveva imparato l’abc la grotta di Betlemme).
Il centro del mondo La palestina considerata come centro del mondo spirituale, e come centro del mondo geografico (più tardi nel medio evo… carte geografiche con palestina in mezzo)
6. Il problema militare
Riorganizzazione Costantino non sconvolse il mondo con cambiamenti religiosi, ma anche con riorganizzazione dell’esercito (seguendo Diocleziano che organizzò l’amministrazione), L’impero sembrava cedere agli attacchi germanici e persiani nel III secolo.
Il reclutamento avveniva in vario modo: volontariato (rado), obbligo ereditario, meccanismo per il quale i proprietari terrieri dovevano dare un tot contadini all’anno (per 25 anni circa), reclutamento dei barbari federati (foedus)
Effettivi insufficienti La qualità era migliore rispetto al III secolo, alcuni comandanti erano barbari, ma erano insufficienti per la vasta estensione dell’impero (600 mila circa)
La strategia tradizionale distribuiva le forze lungo tutto il limes disperdendole, ciò non andava bene perché i confini erano lunghi.
La riforma di Costantino Gli eserciti erano messi in punti strategici o in grandi città vicini al limes pronti per essere usati e spostati velocemente.
Critiche degli antichi storici pagani, dicevano che così aveva rovinato l’impero e l’esercito indebolito dai vizi cittadini e messo in disordine città. Accuse in gran parte false, non poteva fare altro.
7. Vincoli ereditari
Mobilitazione per rilanciare l’impero non si chiedeva ai sudditi solo tasse e militare nell’esercito, ma anche svolgere lavoro per l’interesse comune
Vincoli ereditari cioè i figli delle persone che svolgessero un lavoro indispensabile o utile per la società dovevano continuare sulle orme del padre (anche i soldati)
Sacrifici e privilegi un principio giusto idealmente per lo stato con grossi problemi, ma la popolazione non la vedeva così, si poneva innanzi tutto l’interesse collettivo rispetto a quello
personale, doveva essere così per tutti i ceti, ma vi erano comunque forti squilibri interni.
Costi sociali ma ciò non causava solo scontenti, a volte non era conveniente svolgere certe attività con il grande rischio di cadere in rovina, e si poteva evitare solo fuggendo in luoghi dove lo stato non era presente8. I coloni
Una società a piramide La società tardo antica organizzata in una piramide con in punta le grandi famiglie senatorie, grandi latifondisti, migliaia di schiavi palazzi sontuosi, e alla base gli schiavi, i contadini e i coloni, in genere affittuari di condizione libera, ma ciò cambio in questo secolo (IV)
Servi della terra Costantino costrinse i coloni a restare sulla terra coltivata, ciò li rendeva schiavi e non potevano svincolarsi, ciò per gli interessi dello stato, che coincidevano con quelli dei ricchi.
Gli esattori Il fisco e i suoi esattori divennero l’ossessione dei coloni dato che li sottomettevano e li costringevano con ingiustizie e violenze.
Padroni e Coloni si legavano in modo che gli ultimi fossero protetti dai padroni e diventavano quasi loro schiavi, a volte con dei rapporti di solidarietà
9. Gli schiavi
Trasformazioni della schiavitù I coloni oppressi diventavano quasi come schiavi, dato che erano pochi (non più guerre di conquiste) quindi i padroni gli concedevano un pezzo di terra e un’abitazione dove facevano famiglia e si riproducevano, il raccolto lo dividevano con il padrone.
Condizioni simili I coloni erano teoricamente liberi, ma la cosa era peggiorata, vivevano pari pari agli schiavi.
La prospettiva dei padroni erano quasi uguali, i coloni lavoravano con più impegno, ma venivano sottratti dalla leva militare, gli schiavi meno impegno, ma niente leva.
Cristianesimo e Schiavitù il Cristianesimo favorì la schiavitù e fece emanare leggi umanitarie (non si poteva smembrare famiglia), teoricamente non dovevano accettarli, ma in realtà gli schiavi non potevano essere chierici e la stessa chiesa ne aveva
10. La plebe urbana
Una condizione privilegiata usufruiva di distribuzioni gratuite o a prezzo ridotto di grano, e non avevano la capitazione
Un diritto del cittadino la distribuzione era un diritto solo del cittadino di Roma
Costi enormi erano tanti però i cittadini romani, inoltre in quel periodo si tendeva a sfamare la plebe delle città grandi (Antiochia Costantinopoli, Alessandria Cartagine), lo Sforzo era quindi enorme e complessa la sua organizzazione.
Equilibrio precario ciò non vuol dire che stvano bene, certo meglio di quelli di campagna, ma bastava che un convoglio non arrivava e dilagava la fame
Rivolte scoppiavano se non arrivava cibo, per questo i governatori si impegnarono tanto
11. Dal popolo ai poveri
Generosità pagana queste distribuzioni sono già avvenute caso dell’evergetismo (euerghètes = benefattore), ma non di queste dimensioni, ma ciò non è paragonabile alla carità cristiana.
I destinatari per l’evergetismo i destinatari erano i concittadini, potevano anche stare bene economicamente, non quindi per alleviare sofferenza ai poveri ma per far piacere ai benestanti, al contrario la carità.
Le motivazioni Le motivazioni erano ben diverse, il pagano si aspettava una ricompensa terrena e materiale, il cristiano estra-terrena.
CAP 28
Il crollo dell’occidente
1. la tragedia di Giuliano
Dopo Costantino dopo la morte di Costantino nel 337 l’impero fu divisi tra Constatino II, Costante e Costanzo II, prevalse quest’ultimo, che seguì la strategia del padre, gli succedette Giuliano (361 – 363)
Apostata relegato in un latifondo (in Cappadocia) lontano da corte fu istruito e avviato al cristianesimo, ma lui lo ripudiò e prese l’epiteto spregiativo di apostata (colui che rinnega la propria fede)
Rilanciare il paganesimo Voleva farlo, quindi abolì le leggi che lo limitavano, ripristinò templi e riti, scelse governatori e ministri pagani; abolì alcune leggi di Costantino, limitò l’insegnamento ai prof. Cristiani, nessuna persecuzione.
Un progetto audace Per confermare il paganesimo dichiarò guerra ai Persiani.
La campagna persiana fu ben organizzata (66.000 uomini, appoggio navale nell’Eufrate….), fu dura i persiani con arcieri a cavallo, ma Romani vinsero vicino Ctesifonte, ma non la presero, i persiani non accettarono lo scontro frontale, Giuliano morì in una lite trafitto da una lancia.
2. Nuovo assalto all’impero
L’impero in difficoltà I persiani imposero una pace umiliante, gli Unni spinsero i Visigoti verso oriente, Valente (364-378) che sapeva di non poterli fronteggiare li accolse in Tracia e li fece militare nel esercito.
Il disastro di Adrianopoli al popolo non piacquero i Visigoti, e li trattavano male, allora si unirono ad Alani e Ostrogoti e devastarono la penisola Balcanica, Valente li affronto a Adrianopoli ma nel 378 perse
Un grave trauma Choc nel mondo romano, la sconfitta paragonata a quella di Canne contro Annibale, il Vescovo di Milano Ambrogio la definì fine del mondo.
Odio antibarbarico 2. Problemi, uno esterno, difesa confini, uno interno: dopo la sconfitta il popolo non li voleva, sia pagani sia cristiani, a volte in episodi di intolleranza gravi.
Missionari tra i Goti il Vescovo ariano Ulfila e altri raggiunsero i goti al di là del Danubio e tradusse bibbia in gotico, gettò le basi del dialogo (più tardi si convertiranno)
3. Teodosio e l’abolizione del paganesimo
Il massacro di Tessalonica Teodosio (378 395) tentò di far insediare i Goti nell’Illirico ma la plebe si ribellò a un generale Gotico e lo uccise, l’imperatore fu costretto a far fuori migliaia di persone nel Circo
La penitenza di Teodosio Il vescovo di Milano Ambrogio lo scomunicò, lui chiese perdono pubblico e fu riammesso, ciò dimostrò che la chiesa era già superiore e staccata dal governo
Intolleranza nel 380 emanò l’editto di Tessalonica che ufficializzava la religiose cristiana e condannava le altre (rigide pene)
L’ultima resistenza pagana La nobiltà romana si oppose, e con delle truppe guidate da Flavio Eugenio combatte l’imperatore, ma perse.
4. il sacco di Roma
Due eredi Nel 359 muore Teodosio e spartisce l’impero ai due figli Arcadio in oriente e Onorio in Occidente, guidati da Stilicione, ma Arcadio si divincola, il mondo si divise in due parti definitivamente.
Successi militari nel 402 Stilicione sconfisse due volte (Pollenzo e Verona) i Visigoti di Alarico.
Barbari federati Invece di sterminare i vinti, li assunse come federati, ma il senato non era d’accordo, e lo accusò di essere un Barbaro, alcuni ci credettero.
Una situazione difficile nel 405 scnfisse gli Ostrogoti a Fiesole, ma l’anno dopo Alamanni, Alani, Vandali, Burgundi, si allearono e spinti dagli Unni dilagarono, le Gallie si ribellavano, Stilicione chiese parecchie tasse, la situazione era grave.
L’errore di Teodosio Sembrava naturale che l’oriente appoggiasse l’occidente, invece no, questo fu l’errore di Teodosio
Morte di Stilicione L’opinione pubblica pretendeva velocemente grandi vittorie, nel 408 si rivoltarono i soldati, Onorio lo fece decapitare
La tragedia di Roma Alarico rimasto senza il sostegno di Stilicione e osteggiato dal senato decise di saccheggiare Roma 410, ciò un un grande choc, nulla di simili dal tempo dell’incendio gallico.
Il primo stato romano barbarico Alarico andò a sud, ma Ataulfo, suo successore tornò a nord, e occupò la Gallia meridionale, sposò Galla Placidia, sorella di Onorio, cercò di rappacificarsi, la chiesa lo sostenne, Vallia, successroe di Ataulfo, ottenne lo stabile insediamento nella penisola iberica, Regno Visigoto di Tolosa.
5. Le reazioni dei contemporanei
I pagani la consideravano una pnizione divini per il cristianesimo
La città celeste difficile era per i cristiani spiegarlo, Sant'Agostino replica conn innumerevoli sciagiure romane nella sua storia lunga, e il fatto che il Signore mirava a preparare una città celeste perfetta.
Visione ottimistica Paolo Orosio disse che i barbari si sarebbero integrati e avrebbero rinforzato l’impero romano.
I barbari come liberatori Salviano e altri li vedevano come liberatori dalle ingiustizie romane
Sfaldamento della società ciò fa notare lo sfaldamento, romano, inoltre alcune campagne e luoghi vedevano favorevole l’arrivo dei barbari, anche se non aiutò molto
6. Il crollo dell’impero d’Occidente
Altre compagini nel 422 Angli e Sassoni invasero la Britannia, fra 438 e il 451, gran parte della Spagna dagli Svevi Nel 443 fu concesso ai Burgundi di insediarsi nella Sapaudia
I Vandali dopo essere passati in Spagna, guidati dal Genserico, conquistarono tutto il nord Africa , duro colpo per Roma che riceveva il grano da lì, Perseguirono sistematicamente il cristianesimo, erano Ariani
Gli unni dopo aver provato a indesiderati in Oriente, sotto la guida di Attila, andarono ad Occidente, nel 451 invasero Gallie, persero la battaglia dei Campi Catalaunici, ma proseguì prendendo il nord Italia, verso Roma
Un evento clamoroso Leone I (Magno) lo convinse a desistere, pestilenze, pressione da oriente e dai barbari occidente, influenza ecclesiastica.
Morte di Attila nel 453, fu anche la morte degli Unni che si sfaldarono rapidamente
Iniziative dei Vandali Dopo aver consolidato il suo potere Genserico, grazie a una forte flotta, saccheggiò Sicilia e Roma, conquistò Sardegna e Corsica.
Un piccolo Romolo nel 475 il nobile Oreste fece proclamare suo figlio Romolo Augustolo, governò per un anno e fu l’ultimo.
La fine Ad abbatterlo fu Odoacre, generale germanico, esiliò Romolo in Campania, mandò le insegne imperiali a Costantinopoli, si proclamò re delle genti (rex gentium) e governò l’Italia.
7. Le cause della catastrofe
Rinuncia alla causa unica L’impero cadde a causa di un insieme di fattori
Un processo lungo iniziato da Marco Aurelio e finito nel 476
I costi dell’impero erano elevati per mantenere l’esercito e l’amministrazione e quindi la pressione fiscale era elevata, colpiva più, però i contadini.
Il momento iniziale La pressione fiscale era cominciata a squilibrarsi ai tempi di Marco Aurelio, grave pestilenze, rincaro dei prezzi, esercito impegnato su due fronti (persiani, germanici)
Immagine dispotica il massimo sforzo militare si aveva durante un periodo di crisi del popolo, aggravata dai vincoli ereditari, il popolo delle provincie non era contento.
Estraneità dei cittadini alla causa imperiale, gente che andava tra i barbari, proprietari terrieri sempre più potenti e avidi, la gente quindi era scontenta
Interessi di parte nobili e aristocratici, pur molti rimpiangendo i vecchi tempi di splendore, facevano prevalere i loro interessi su quelli dello stato.
8. Perché l’Oriente resistette
Un confronto inevitabile per l’Oriente valgono le stesse cose già dette, corruzione degli amministratori e problemi esterni, ma in maniera meno grave
Produttività e popolamento Le campagne dell’Oriente erano maggiormente produttive, estese e popolate rispetto a quelle occidentali.
Aristocrazie a Confronto quella orientale meno ricca della occidentale, e aveva meno peso, quindi vi era la possibilità di far entrare nel governo persone non per un semplice diritto di nascita.
Tasse, eserciti in Oriente esistevano le medie proprietà, quindi più soldi, che dai latifondisti che si sottraevano, quindi più soldi per la difesa senza soffocare troppo.
Nemici Aveva inoltre confini difendibili più facilmente ed eserciti più forti, quindi i barbari attaccarono maggiormente l’occidente.
9. I popoli hanno un carattere?
L’altro come inferiore Greci, prima e Romani poi, consideravano tutte le popolazioni non romane o greche barbari, quindi inferiori
Luoghi comuni che si danno alle civiltà, sono ingiustificati e non sempre veri, ma sono comunque importanti per lo storico per capire la mentalità collettiva
Esiste un “carattere” dei popoli? Se esiste non è un carattere biologico, dovuto a razze, ma storico, quindi in continua evoluzione grazie a contatti con altri popoli e civiltà.
10. Non c’è storia senza incontri
Grovigli di popoli la storia dei popoli è dovuta a contatti tra essi, che iniziano spesso in guerre, ma non vuol dire che non vi siano scambi tra popoli
Ogni popolo ha la sua storia non esistono popoli superiori ad altri, ognuno ha la sua storia e cultura.
Reciprocità gli scambi tra popoli non sono mai ha senso unico, anche se sbilanciati, era ovvio aspettarsi un cambiamento dell’impero dopo i numerosi contatti con i germani.
Segregazione sì trattò di una difficile integrazione i romani si sentivano superiori, e i germani erano ariani, ma la chiesa aiutò molto convertendo gli ariani.
11. Diritto romano e leggi germaniche
Requisizioni parziali I germani non erano superiori numericamente, quindi la distribuzione delle terre non fu un dramma, eccezion fatta per i Vandali, inoltre andava avanti sul concetto di Hospitalitas, cioè i soldati potevano avere parte delle terre che li ospitavano.
Aristocrazie romane I latifondi vennero ridimensionati, ma non troppo, quindi i proprietari rimasero ricchi e potenti, anche se parte dei territori erano incolti causa decremento demografico, i rapporti tra romani e romani invariati (proprietari, schiavi, coloni..)
Aristocrazie germaniche si formò un’aristocrazia germanica latifondista, uguale alla romana, con schiavi e coloni germani e non.
I problemi del governo dopo essersi spartiti il governo e il territorio, ebbero dei problemi, non avevano apparati stabili di governo e leggi scritte.
L’amministrazione romana continuò a funzionare, anche lo stesso senato, anche se con compiti ristretti, eccezione per i vandali che distrussero tutto.
Il diritto romano i re germanici preservarono anche l’antico diritto romano, Alarico II fece riassumere il Codice Teodosiano, breviaro alariciano.
Il diritto germanico Ma i conquistatori, tra loro, si regolavano sulle loro leggi, non quelle romane.
Organizzazione dualistica dove il diritto romano rimase in vita ci fu la personalità del diritto, cioè l’imputato poteva scegliersi il diritto al quale attenersi
12. Lo spopolamento
Crisi demografica Carestie, epidemie, stragi ma soprattutto emigrazioni, furono il motivo della crisi demografica dell’Europa.
Durata della vita La vita media era 19 – 29 anni, rarissimi erano i sessantenni, molti i bambini morti.
Miseria contadina vivevano spesso su terre infeconde o selvagge, si nutrivano solo di pane, radici ed erbe, bastava troppa pioggia o troppo poca per causare una mortale carestia.
Il problema della manodopera il problema che assillava l’aristocrazia era la manodopera scarsa, ciò spingeva alla schiavitù, nel 541 fu emanata una disposizione per qui gli ecclesiastici non potessero partecipare a razzie, e gli stessi dicevano di non liberare gli schiavi.
Le popolazioni urbane vennero colpite gravemente dalla crisi demografica, donne schiavizzate, mura distrutte…
Dalla città alla campagna i grandi proprietari tendevano ad andare in campagna, trascinandosi, mercati, botteghe, commercianti, lasciando la città senza niente, alcune persero pure il tribunale e quarnigioni militari.
Il vescovo e la città al contrario i vescovi vi restarono, mantenendo in vita le città nel medio evo.
13. Tradizioni alimentari a confronto
Riduzione delle superfici coltivate I contadini tendevano a spostarsi in luoghi marginali o ad andarsene lasciando incolte parecchie terre.
Tradizioni germaniche Ciò fu adatto alle popolazioni germaniche che non coltivavano, e vivevano di rapine, caccia, allevamento, e qualche sporadica coltivazione.

CAP 29
L’impero bizantino
1. Tra Oriente e Occidente

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